Morfeo

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'' Ed ogni mattina ti svegli e pensi boh.. chissà com'è che oggi tutte a me 🖤 ''

Manuel a quel punto senza dire nulla lo prese per mano portandolo in un luogo '' più appartato'', trascindandolo giù dalle scale e girandosi di tanto in tanto per rendersi conto che non fosse solo un sogno, il suo Simone era lì mano nella mano con lui a sorridergli e ad arrossire, lo squadró dalla testa ai piedi notando la camicia bianca con i polsini girati in malo modo senza aver messo un bottone a fermarli, mezza fuori dai pantaloni e i capelli per la prima volta arruffati ma era comunque perfetto ai suoi occhi

''Dove mi stai portando?
Manu, fermati ahaha''

''Dove possiamo farci du coccole senza essé importunati dottó''

Il terapeuta si fermó riprendendo fiato

''Conosco un posto che fa al caso nostro, seguimi''

Mise le braccia intorno al suo collo portandolo verso le sue labbra, le loro lingue si intrecciarono senza staccarsi mentre camminarono incollati nel corridoio dell'Università si sentirono solo il rumore dei loro sciocchi misto ai loro respiri affannati e le risate sommesse da parte di entrambi, continuarono a baciarsi e a sorridere finché Simone non lo fermó

''Di qua, entriamo qui, è lo studio di mio padre qui non ci disturberà nessuno''

Entrarono e senza staccarsi il Dottore prese la sedia e la mise davanti sigillando la serratura, fecero scontrare i loro colpi contro la scrivania del prof Balestra notando all' interno di esso uno specchio vecchio a tratti scheggiato in legno massello

'' C'è perseguitano quelli Simó ahah''

Si giró a guardarlo con le labbra ancora rosse e le guance che andarono a fuoco

''Bhe vuol dire che se è in questa stanza bisogna sfruttarlo''

''E che vorresti fà?''

''Ho un idea, sali''

E così fece con un balzo sedendosi sul mobile antico, inizió a togliergli prima la maglietta grigia a maniche corte con il fumo bianca poi a sbottonargli i pantaloni fino ad abbassargli i boxer

''Peró, non così diverso dai miei sogni''

''E te credo, ora tocca a me Dottor Balestra però scoprì se anche er tuo è come nei sogni mia''

Lo strinse dai fianchi facendo sfiorare le loro erezioni ormai ben pronunciate

''Mh, non vedo l'ora''

''Se semo già visti ma dettagli ahha''

''Si infatti, ricominciamo da capo dai''

''Tanto pe me ogne volta è come se te vedo pe a' prima''

''Anche per me è così, ti assicuro''

Diventarono due calamite che venivano attratte l'uno dalle labbra dell'altro

''Ah si.. M-Manuel che stai facendo?''

Invertì le posizioni facendo scontrare la schiena di Simone contro la scrivania, prese ad inginocchiarsi davanti a lui e a sbottonargli i pantaloni neri a sigaretta

''Si osservi allo specchio Dottor Balestra mentre eseguó i suoi ordini di stanotte''

Alludendo a uno dei loro sogni più recondi

Gli occhi di Simone a quelle parole brillarono e quando Manuel lo prese in bocca guardó dritto lo specchio che rifletteva l'immagine paradisiaca del suo paziente preferito finalmente ai suoi piedi, più osservava Manuel di spalle completamente nudo più si eccitava al pensiero di poter avere quel potere su di lui, il protrarsi ai suoi piedi lo fece impazzire, per cui infiló una mano nei suoi ricci iniziando a seguire i movimenti del romano

Alterego - Manuel FerroWhere stories live. Discover now