PUPILLE

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Restian

Pancake con Nutella e frutti rossi prima di un allenamento sono il toccasana di una dieta regolare.

Alcuni potrebbero dissentire ma io avevo sempre bisogno di zuccheri prima di iniziare una sessione di bicipiti in camera mia; davo il meglio di me quando mandavo i capitoli corretti a Eugénie.

Staccare mentalmente la testa e sforzare il fisico con la musica alle orecchie, buttando via stress e rabbia, mi aveva aiutato molto in questi mesi.

Cercavo di aiutarmi come meglio potevo:
da solo.

A mangiare però mi trovavo in compagnia. Mia sorella era sempre presente quando si menzionava la Nutella.

Dopo aver infilzato l'ultimo pezzo di pancake, ricevetti un messaggio da un numero non memorizzato nella mia rubrica.

Potrebbe essere la rossa? Non le avevo dato il numero, però.

In più, pochi giorni prima, mi aveva mandato a quel paese sulla chat di Instagram visto che non mi ero più fatto vivo dopo aver ispezionato la sua stanza, e non solo, quindi non poteva essere lei.

Qualche cliente? Contatterebbero Terence, no?

L'anteprima del messaggio diceva: Ciao Restian, vorrei parlarti di...

Sperando che non fosse qualche ragazza riemersa dalle ceneri a rompermi le palle, aprii il messaggio per sbirciare la foto ma la tizia o il tizio teneva la privacy: o hai il numero o non vedi la foto.

Lessi però l'intero messaggio.

Ciao Restian, vorrei parlarti
di persona su una questione.

Ciao, chi sei?

Non hai più il mio numero?
Sono Florence.

Hai lo stesso numero
da quando hai 14 anni?

Anche tu a quanto vedo.

Non fa una piega.

Di che vuoi parlare?

Ti ho detto di persona.

Insopportabile.

Quando?

«Perché c'è l'amica di Demian nel nostro cancello?»

Ero da Demian e stavo andando
via, ma se puoi vorrei parlarti
adesso.

Nello stesso momento in cui mia sorella mi aveva riferito che Florence era a casa nostra io l'avevo già letto, e guardato lei in seguito dalla finestra. Tornai a digitare con malavoglia.

Ok.

«Non lo so.» Mi alzai e portai il piatto sporco sul lavello.

«Restian.» La mia sorellina, che stava ormai diventando più alta di me, incrociò le braccia. «L'ultima volta che è successa una cosa del genere hai perso la tua sanità mentale per Hellen.»

In realtà sentire il suo nome mi fa ancora effetto.

«Florence non è Hellen.
E nel caso, preferirei farmi una tua amica.»

Restian Beck - Attraverso i miei occhiWhere stories live. Discover now