CAPITOLO 25 - GLASSY

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ATTENZIONE CAPITOLO SMUT: ⚠️⚠️🔞

Era arrivato il momento di far rientro in Giappone. Le gare si erano concluse e la lista di chi aveva passato il turno era stata resa nota.

Izuku stava mettendo in valigia le ultime cose, mentre Katsuki controllava che non dimenticassero nulla.

Un motto di tristezza assalì il verdino. Quei due giorni assieme al biondo erano stati fantastici e ora che tornavano a casa sarebbe tornato tutto alla normalità.

- Sai Kacchan, possiamo considerare questi giorni come la nostra prima vacanza assieme. - Disse, chiudendo la cerniera della sua valigia.

Katsuki era seduto sulla sedia dello scrittoio per allacciarsi le scarpe e quando finì andò ad abbracciarlo da dietro.

- Si nerd. Ma ce ne saranno molte altre. Magari con più giorni dove andremo in giro a visitare le varie città. Che ne dici? - Gli disse baciandogli il collo.

Il verdino di girò verso di lui per abbracciarlo a sua volta e sorridenti dolcemente.

- È una bellissima idea, Kacchan. Tu...Tu verrai in Portogallo con me? - Chiese guardandolo con occhi lucidi.

Il biondo lo strinse forte a sé. Sapeva quanto gli era costata quella domanda, con la paura che la risposta fosse negativa.

- Spero di sì, nerd. Dipende dagli impegni lavorativi e se i rompipalle dei miei mi lasciano venire. - Gli disse dolcemente.

- È giusto. Hai delle responsabilità e devi essere presente. - Rispose triste Izuku, appoggiando la testa sul suo petto. Ma era consapevole che il biondo doveva lavorare.

Katsuki gli fece alzare il viso per guardare quei bellissimi smeraldi già luccicanti di lacrime.

- Nei giorni che mi sono obbligato a starti lontano non ero felice, nerd. Pensavo sempre a te. Ero più nervoso del solito e non mi concentravo in quello che facevo. Ho rischiato di far azionare un dispositivo di fuochi dentro alla fabbrica. - Disse il biondo accarezzandogli una guancia.

Izuku spalancò gli occhi dallo stupore. Quindi anche il biondo non era stato poi tanto bene nei giorni in cui non si erano visti e sentiti.

- E se fosse scoppiato un incendio, tutto il lavoro dei miei sarebbe andato perso. Mia madre, vedendomi giù, mi ha detto di rimanere a casa e prendermi qualche giorno. Ma io avevo solo bisogno di te. - Concluse Katsuki sorridendogli.

Il verdino lo baciò fino a far mancare l'aria a entrambi. Quei giorni lontani erano stati una tortura sia per lui che per Katsuki e avrebbe fatto in modo che non accadesse più.

- Ti amo Kacchan e mi dispiace non aver capito che anche tu stavi male.-

- Come potevi saperlo? Ho fatto di tutto per tenerti lontano da me. - Gli rispose baciandolo tra i capelli.

Izuku si beò di quelle coccole che adorava. Finalmente aveva trovato il ragazzo a cui lasciare ogni parte di sé. Negli anni aveva eretto un muro per proteggersi dagli attacchi esterni, senza affezionarsi a nessuno, ne tanto meno legarsi. Ma con il biondo era diverso. Erano più simili di quanto pensasse. Katsuki si mostrava duro, indifferente, burbero e a volte altamente antipatico. Ma in realtà era solo un ragazzo che cercava delle sicurezze, delle certezze, nascondendo il suo cuore enorme, la sua sensibilità e le sue fragilità. Perché tutte hanno delle fragilità e il biondo non faceva eccezione. Ma ora aveva Izuku che riusciva a penetrare ogni sua barriera, facendolo finalmente sentire bene.

- Sei il mio focolare, Kacchan. E adesso so che qualsiasi cosa succeda, posso contare sempre su di te e il tuo amore. - Disse Izuku buttandosi al collo del biondo.

PER COLPA DI UN'ONDADove le storie prendono vita. Scoprilo ora