capitolo ventuno

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Sapevo che quei due ragazzi si amavano. Ero al corrente dei loro sentimenti. Sapevo quello che facevano dentro quella piccola stanza. Potevo immaginare.

Non era questo quello che volevo. Volevo che si sentissero completamente persi e che potessero trovare una via d'uscita solo nella morte, ma insieme stavano andando avanti. Si sostenevano e diventavano sempre più forti. Ma io potevo permetterlo?

Certo che no.

Da quando avevo ucciso Jeff, tutto era diventato più semplice. Quello scarto di uomo era solo d'intralcio per me. Anche se all'inizio mi tornava utile.

Ero sicuro che a causa del suo carattere predominante e possessivo si sarebbe comportato in questo modo. Ero sicuro che avrebbe cercato di violentare la ragazza. Avevo scelto uno degli uomini più avidi e perversi che avessi nel mio taccuino.

Tutto era andato secondo i miei piani. Ovviamente loro avrebbero odiato anche me, ma meno rispetto all'uomo che aveva cercato di violare una ragazza indifesa. Avevo fatto credere loro di essere più buono rispetto a Jeff, più malleabile, più sensibile. Più.. umano.

Avevo fatto questo così che quei due poveri illusi potessero credere che magari io, vedendo le loro condizioni disperate, li avrei lasciati andare. Ma non sarebbe mai successo.

"Signor Putersmith, lei ha dei problemi causati dai suoi numerosi traumi infantili. Problemi che hanno modificato il suo modo di pensare e di agire. Lei non è in grado di vivere una vita come una persona normale. Ha bisogno di essere controllato 24 ore su 24. Forse lei non se ne rende conto, signor Putersmith, ma lei è un grave pericolo per chi le sta intorno. Non ragiona con la sua testa, signore. La nostra clinica sarebbe felice di accoglierla. Con noi, signor Putersmith, sia lei che le persone al di fuori di queste mura saranno al sicuro. È inevitabile, mi dispiace."

Questo è quello che la dottoressa mi disse prima che io le ficcassi un tagliacarte nella coscia. Scappai, e nessuno mi ritrovò più.

Io volevo solo qualcuno a cui fare del male, non mi interessava chi. Quando poi conobbi Jeff, segnai il suo nome sul mio taccuino, insieme a tutte le sue idee contorte. Osservai i suoi comportamenti e dopo varie analisi approfondite decisi che lui era la persona adatta per commettere questo rapimento.

Lui era stato licenziato dai genitori dei ragazzi, e dopo questo avvenimento, la sua rabbia nei loro confronti era cresciuta a dismisura.

"Perché non rapiamo il figlio di Horan e la figlia di Waller? Quei gran bastardi devono pagare in un modo o nell'altro."

Acconsentii, anche se il mio scopo non era lo stesso di Jeff. I ragazzi, però mi servivano vivi per almeno settanta giorni. Jeff aveva calcato troppo la mano. La sua sete di vendetta era talmente tanta da volerli uccidere con le sue mani.

Non mi aveva lasciato altra scelta.

Quella del riscatto era una scusa bella e buona. A me non interessava dei soldi, io volevo solo infliggere dolore. Volevo che tutto il mondo sapesse chi ero, e volevo che esso imparasse a temermi.

La fine di quei due ragazzi si avvicinava.

Ancora quaranta giorni. Solo quaranta giorni, e i loro occhi si sarebbero spenti per sempre.

-

"E poi mi ricordo che mio fratello cadde, senza fare rumore. Tutti ci girammo e lo trovammo per terra. Credo di non aver mai riso così tanto in tutta la mia vita." Dissi tra una risata e l'altra. Niall rideva a crepapelle, insieme a me. Si teneva la pancia mentre buttava la testa all'indietro. All'improvviso divenne rosso come un pomodoro. Guardarlo ridere mi faceva sentire completa. Il suo sorriso era una delle cose più belle che avessi mai visto, e se fosse stata l'ultima cosa che avrei visto, andava bene così.

"Avrei voluto esserci, non sai quanto!" riuscì a dire.

Dopo qualche minuto, si calmò definitivamente e smise di ridere. Mi guardò, intensamente. Mi faceva un piacere immenso avere i suoi occhi blu su di me, ma essere fissati mette sempre un po' a disagio.

"Perché mi stai fissando?" gli chiesi ridacchiando lievemente. Lui abbozzò un sorriso e mi accarezzò la guancia destra con il pollice.

"Perché sei dannatamente bella." Sussurrò.

Il mio respiro cominciò a diventare irregolare. Quelle parole dette da lui mi facevano uno strano effetto. Penso che non mi sarei mai abituata ai suoi complimenti. Io non mi sentivo di certo alla sua altezza, ma lui mi diceva che ero bella, e così mi faceva sentire.

Gli sorrisi prima di baciarlo dolcemente. Dopo che si staccò da me, aspettai qualche secondo prima di aprire gli occhi, perché immaginavo come sarebbe stato baciarlo al chiaro di luna, su un prato facendo un pick-nik.

Io ci speravo ancora, e so che con un po' di forza di volontà saremmo riusciti ad uscire da quell'inferno. Insieme.

"Mi piacerebbe conoscere tuo fratello." Disse prima di sdraiarsi a guardare il soffitto grigio, rovinato dall'umidità.

"Anche a me piacerebbe che lo conoscessi, anche se è un po' protettivo." Mi guardò stranito, per poi riportare il suo sguardo al soffitto.

"Credi che farebbe storie se sapesse che stai con me?"

Ridacchiai e sentii Niall sbuffare. Mi girai verso di lui e lo invitai a guardarmi, spostandogli il viso verso di me. "Lui ti adorerebbe Niall, proprio come faccio io. E poi, se sapesse cosa hai fatto per me da quanto siamo qui dentro, penso che ti sarebbe infinitamente grato." Sorrise lievemente prima di annuire e riportare lo sguardo altrove.

Dopo un attimo di esitazione, tornò a guardarmi. L'insicurezza gli usciva da tutti i pori.

"Sicura?" domandò.

"Sicurissima."

lo so che vorreste uccidermi per avervi fatto aspettare ben 23 giorni per l'aggiornamento. sono mortificata, ma in questo periodo non ho davvero tempo. tutti i giorni sono occupata dal mattino fino a pomeriggio inoltrato e ho anche gli allenamenti due giorni a settimana,e quando torno a casa sono stravolta. a volte esco con i miei amici e quindi non ho tempo di fare nulla. tra due settimane parto per la cina e ci resto dieci giorni, vi prometto che prima di partire aggiorno. è una promessa e io le promesse le mantengo sempre. dopo che tornerò dalla cina, dovrebbe tornare tutto come prima, ovvero un aggiornamento a settimana. perché finisco il centro estivo e sono a casa a tutti i giorni a tutte le ore. spero che dopo questa lunga attesa non abbiate deciso di smettere di leggere trap. anche se ne dubito fortemente, perché nonostante la mia assenza di quasi un mese, i voti e i commenti non sono cessati.

quindi io vi ringrazio con tutto il cuore. A MASSIVE THANK YOU TO ALL MY INCREDIBLE FANS.

btw, spero che possiate perdonarmi e vi prometto che da oggi in poi sarò presente e non vi farò aspettare più tutto questo tempo.

vi prego, non smettete mai di votare e di commentare.

e ci sentiamo al prossimo capitolo.

ancora scusatemi.

love u all.

p.s. scusatemi se il capitolo è corto. oops.

Trap || Niall HoranNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ