Sei giorni prima di perderlo, quando Harry era ancora Harry, Louis passava le giornate con lui più o meno piacevolmente, preoccupato ma rilassato. Il sole poteva ancora trapelare nella stanza nelle ore in cui non batteva sulla fiancata oltre la parete, ed Harry combatteva ancora per fare una passeggiata all'ora del tramonto, respirare. Un giorno, Louis era entrato ed Harry era sembrato particolarmente emozionato, al suo ingresso, mentre reggeva un libro sottile con le dita stanche. Louis gli passava molti libri della biblioteca di Barbara, lo impegnavano e a volte glielo leggeva personalmente, quando i suoi occhi non reggevano; gli aveva mostrato persino il libro su cui aveva trovato le indicazioni per andare in Costa d'Avorio. Harry aveva accarezzato la copertina: ''Gliel'ho regalato io'', era stato l'unico commento, e in quella rivelazione Louis aveva visto una serie di linee collegare lui, Harry, la maledizione, come un sentiero invisibile volto, sperava, a una risoluzione. Quella volta, Harry aveva per lui una serie di poesie:
''Tu ne dois pas être étonnée si, vivant sous tes douces lois, j'appelle ces beaux yeux mes rois, mes astres et ma destinée*. Ti piace? Non credi che sia meraviglioso?'' aveva domandato, prendendogli la mano. Louis aveva annuito sorridendo: vedere Harry di buon umore sollevava il suo spirito, gli faceva credere che andasse tutto bene. Il capitano aveva aggiunto seriamente: ''Credo che qualcuno ti abbia spiato prima di scrivere questi versi, amore mio.''
''Non sei nient'altro che un ruffiano, lo sai?'' era stata la risposta, ed Harry aveva riso. Era stato un verso faticoso, arrochito, ma Louis aveva provato a non farci caso. Si era accoccolato alla sua figura, soddisfatto, leggendo i versi successivi insieme ai suoi occhi, senza lasciare la sua mano.
Ora, si fissa la punta degli stivali. Il sole è sorto e la testa gli gira in maniera strana, mandandogli fitte intermittenti, tanto da non essere in grado di alzarsi. Si stringe le mani, osservando nuove lacrime gocciolare sul legno polveroso, risaltando come piccoli laghi su una terra lontana. Una mano gli stringe la spalla, e per un attimo crede, stupidamente, che sia Harry: alza il capo di scatto e incontra gli occhi gonfi di Niall. Ognuno ha pianto la sua miseria in privato, schermandosi in maniera diversa. ''L'abbiamo'' il secondo in comando (no, Niall è attualmente il capitano della nave, ora che Harry non c'è (non c'è? Come se Harry fosse partito per un lungo viaggio. Harry è morto e una parte di lui ne è stranamente consapevole), ma crede che se mai lo dirà a voce alta, Niall stesso lo getterà a largo) prende un respiro tremulo ''L'abbiamo coperto. Sai, come si fa...''
''Con le salme.''
''Sì.''
''Che è quello che è Harry adesso. Perché è morto.''
''Vuoi rimanere con lui per un po'?''
''La veglia funebre è per chi ha intenzione di rimanere morto, Niall. E io riavrò Harry prima del tramonto. Quindi, caliamo la scialuppa e andiamo'' decide, tirandosi su di scatto. Non può evitare di lanciare uno sguardo alla porta della stanza di Harry, ma ringrazia il Cielo che sia chiusa. Non sa che effetto gli avrebbe fatto vedere il sudario lì, sul loro letto, come se Harry non potesse tornare da lui. Mentre si avvicina al bordo della nave, studiando l'isola, Niall ricorda:
''Io e Liam veniamo con te.''
In risposta, Louis stringe semplicemente il sacchetto con dentro i due fili di perle. Si era curato di prenderlo la sera prima, così da non doversi attardare in quella camera mortuaria più del necessario. Con gli occhi fissi sull'isola, rimugina. Vorrebbe andare da solo, risolvere i suoi problemi senza dover ricorrere agli altri due, riportare Harry dalle ombre con il solo uso delle sue mani, affrontare Europa, se serve, fare qualsiasi cosa. Ma comprende che sia una precauzione necessaria. Hanno navigato ancora un po', finché il fondale l'ha reso possibile, e ora hanno placidamente attraccato. ''Va bene'' acconsente, secco ''Partiamo tra dieci minuti. Comandate la scialuppa.''
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Once Upon a Poisoned Heart ||L.S.||
FanfictionUn vecchio uomo che racconta una storia che nessuno, nemmeno il mare, ha dimenticato. Louis, che incontra Niall fuori una locanda nei bassifondi di Londra, non ha nulla da perdere e nulla da guadagnare, vuole solo dimenticare da dove viene, far sì c...