| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀 |
«Sarò per sempre al tuo fianco, indipendetemente dalla situazione, costi quel che costi»
Park Jimin è un giovane Alpha restato intrappolato nella vita tanto caotica ─ quanto devastata ─ del piccolo Yoongi. Credeva sarebbe stato...
A seguito di quel loro momento di supporto, Jimin e Yoongi sembrarono farsi ancora più vicini.
Il moro non aveva certo abbassato le sue difese ─ continuando a rimarcare come non fossero compagni e come il suo legame appartenesse a Namjoon ─ ma ormai la cosa non turbava Jimin più, ormai sapeva di essere il suo compagno, ormai aveva chiaro nella mente il proprio obiettivo e ormai aveva capito come lo stesso Yoongi avesse compreso la sua determinazione.
Era stato decisamente un bene per l'omega avere al proprio fianco qualcuno come Jimin in grado di trasmettergli sicurezza che Taehyung a causa del suo odore e Namjoon a causa del suo lavoro non erano in grado di donargli. Si sentiva bene con il corvino, cercava inconsciamente il suo sguardo ogni qualvolta riuscisse a completare autonomamente una richiesta da parte dell'alpha ─ che fosse l'apparecchiare la tavola o il raccogliere i panni dalla lavatrice ─ perché a causa di Skid Row anche azioni talmente semplici come quelle erano finite con il divenirgli complicate.
Aveva paura di far cadere dei bicchieri ─ terrorizzato dal rumore del vetro infranto ─ temeva quel come lo chiamava lui "macchinario mortale pulisci vestiti" perché in grado di ricordargli come più e più volte avessero tentato di annegarlo pur di testare la sua capacità polmonare e la resistenza delle sue vie respiratorio e allo stesso modo ogni cosa presente in quella casa ─ in un modo o nell'altro ─ non faceva altro che ricordargli tutto il dolore subito.
Jimin però, con quel sorriso che gli regalava ogni volta riuscisse a fare qualcosa senza avere attacchi di panico o perdite di sensi, gli davano una carica inimmaginabile in grado di concedergli la giusta forza e determinazione per non darsi vinto, per reagire e non soccombere.
Nemmeno lui era in grado di capire le dinamiche di tale supporto fisico e mentale, ma aveva scelto di non badarci fin troppo, optando invece con il ricercare sempre più questa vicinanza in grado di farlo stare bene.
La sua vista si era rigenerata piuttosto velocemente rispetto quello ipotizzato dal Dottor. Chung e allo stesso modo le sue condizioni fisico-mentali non parevano essere peggiorate ─ anzi, sembravano essersi sia stabilizzate che migliorate ─ quindi poteva ingenuamente pensare fosse grazie al corvino e grazie all'ambiente che lui e il grigio avevano creato per lui? Poteva credere che passando altro tempo con quei due ragazzi forse sarebbe stato in grado di guarire? Che forse non avrebbe più avuto il terrore di vivere?
