20- Once I was eleven years old

92 6 0
                                    

Jackson's pov

Una volta mio padre mi disse di non cascare mai ai piedi di una donna, ma di far cascare la donna ai miei piedi.

Inutile dire che poi anche lui è cascato ai piedi di mia madre.

Ho avuto solamente una ragazza. Noah. Per quanto scassapalle era, non mi sono mai piegato alla sua volontà e nemmeno lei alla mia. Mi fotteva solamente la carta per fare shopping e incularmi i soldi.

Se dopo quella breve e assurda relazione ho capito una cosa, quella è che non devo mai per nessuna ragione al mondo piegarmi al volere di una donna.

Eccetto mia madre, ma purtroppo lei ora non c'è più.

Il problema è questo. Solo una donna poteva comandarmi. E il suo nome non iniziava per M e finiva per elanie.

Se Melanie mi dicesse "buttati dal ponte di Manhattan" lo farei senza pensarci una terza volta.

E questa cosa non va bene perché non solo significa che mi sto lentamente piegando alla sua volontà, ma soprattutto che lei ha un enorme potere su di me.

Provo dei sentimenti verso di lei, chiaramente non ricambiati, e non mi sento per niente felice e speranzoso.

Tutti parlano dell'amore come una cosa potente, che rende le persone felici e che ti fa stare bene. Invece è straziante. Ti distrugge, l'amore è un'emozione incontrollata che fa soffrire.

Si manifesta contro la tua volontà e non puoi farci nulla. Mi sento sdolcinato a dire certe cose ma in certi momenti quando sto con Melanie l'affetto che provo verso di lei aumenta.

Non è semplice affetto quello che provo verso di lei. Non è solo affetto, è una cosa più forte, più potente, una cosa che si manifesta senza il mio consenso e si dirada dentro di me.

Tachicardia, sudore freddo e ansia. Questo è ciò che provo prima di vederla, dopo che l'ho vista o mentre la sto vedendo.

E potrei elencare tutti i momenti in cui ho sentito il mio cuore scoppiare nel petto semplicemente guardandola.

Partendo dalla prima volta che l'ho vista, a sei anni a casa di Elliot a questa mattina mentre piangeva abbracciandomi.

Aveva tre anni la prima volta che l'ho vista, sapevo che Elliot avesse una sorellina ma ancora non l'avevo mai vista.

Poche volte andavo a casa sua, ancor di meno riuscivo a vedere sua sorella, la principessa che tutti guardavano con gli occhi a cuore. Mio padre compreso.

Penso che lui avesse organizzato il nostro matrimonio sin dalla nascita di Melanie. Poi se io l'ho scoperto solo a venticinque anni, beh, quello è un altro discorso.

Ma per tutto questo tempo non pensavo di provare un sentimento così forte per lei, Jacob ne era stracotto, figuriamoci se avesse scoperto che provavo qualcosa per lei.

Io stesso mi sono messo le mani sugli occhi pur di non vederlo, pur di dire di no, di non provare ciò che avevo paura di sperimentare.

Non avevo mai amato una donna prima di ora. Proprio lei però mi aveva fatto capire cos'era l'amore. Inconsciamente certo, non abbiamo mai parlato prima di un mese fa. Eppure... io già l'amavo.

L'ho sempre amata. Ma ero troppo cieco da rendermene conto. O semplicemente avevo paura di realizzarlo.

"E ora che farai Jackson? Andrai da lei e le dirai che la ami?"
Assolutamente no. O forse si.

La mia idea è quella di dichiararle il mio amore, solo che non lo farò direttamente. Mi servirebbe un gesto, che fatalità ho progettato per tutto il giorno.

To the moon and backWhere stories live. Discover now