16 STEPHANIE - PARTE 2

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«Sono sicura che troveremo un accordo mia cara! Tu conosci bene mio figlio Michael, vero?»

Mi aspettavo parlasse prima di lavoro e poi di suo figlio ma a quanto sembra vuole capire in che rapporti sono con lui prima di darmi un lavoro.

I suoi occhi non lasciano mai i miei e sembra veramente una persona che sa il fatto suo riguardo la vita.

«Lo conosco abbastanza bene. Non a fondo perché ci siamo conosciuti da poco ma passiamo del discreto tempo insieme»

Spero che questo non sia un problema per lei.

«Ammetto che lui mi ha parlato di te e di quanto tu sia una persona molto capace, intelligente e che resti tra di noi,  mi ha confidato che sei anche bellissima»

Sorrido imbarazzata! Probabilmente Michael è quel tipo di ragazzo che dice tutto ai suoi genitori e ci sta ma un po' di privacy non guasterebbe a mio avviso.

Decido di farmi vedere intraprendente e per nulla nervosa anche se lo ero abbastanza e cominciavo a sentirmi anche a disagio.
Inizio a parlare io questa volta evitando di commentare ciò che mi ha detto riguardo suo figlio e a quello che prova o pensa di me.

«Vorrei, se possibile , farle alcune domande riguardo il lavoro».

Lei accenna un sorriso e acconsente facendo cenno con la testa ed io inizio a sembrare sicura di me, a sembrare ovviamente.

«L'evento si terrà qui in villa giusto?»

«Sì e cercheremo di abbellire ancora più di così l'ambiente. Il cocktail di benvenuto si terrà in giardino e il resto della serata verrà spostato all'interno»

Come faccio a chiedergli quanto verrò pagata per la serata? Non voglio sembrare disperata ma è un mio diritto saperlo dato che lavorerò per lei e dedicherò il mio tempo a offrire un servizio.

Cerco di introdurre la mia richiesta tramite altre domande sul lavoro che dovrei svolgere quella sera.

«A che ora dovrei essere qui?»

«Alle 17:00 mia cara e tieni, questa sarà la tua paga fino a fine turno che finirà a mezzanotte».

Mi porge un biglietto e quello che mi offre è più di quanto sperassi. Ovviamente per me è un sì ma attendo che lei mi faccia qualche domanda sulle mie esperienze lavorative o altro e prego che mi dia questo incarico.

Ho bisogno di una cifra del genere e per una sola sera lavorativa è tantissimo.

«Mia cara, hai esperienza in questo campo?»

«Mi è capitato di fare qualche servizio simile ma imparo in fretta e di qualsiasi cosa lei abbia bisogno sono a sua disposizione»

Mi squadra da capo a piedi senza parlare e il silenzio viene interrotto dalla domestica che gentilmente ci porta da bere. Mi invita ad assaggiare qualche dolcetto, accetto e aspetto che tutto torni come prima per poter capire se potrò fare parte dell'equipe venerdì sera.

«Bene! Con una divisa come si deve e una pettinatura elegante e un trucco adeguato per me puoi tranquillamente lavorare qui venerdì. Questi sono degli appunti fanne buon uso. Dovrai imparare tutto quello che c'è scritto.

Non ammetto errori Emy.

Se sei perfetta durante la serata la tua paga potrebbero aumentare. Mio figlio ci tiene a te e spero tu possa ricambiare la fiducia che lui mi ha chiesto di darti»

Cerco di non innervorsimi.
Accetto. Ho bisogno di soldi.

«La divisa la troverai qui in villa. Il maggiordomo ti farà vedere dove troverai tutto. Ovviamente sarà già lavata e stirata, non preoccuparti».

«Perfetto. Io la ringrazio e non la deluderò signora. Se non le dispiace andrei subito a vedere dove mi dovrò cambiare venerdì così potrò andare a prendere l'autobus per tornare in facoltà. Ho un compito da iniziare e consegnare per lunedì ma venerdì non potrò fare molto ovviamente»

«Michael mi ha detto anche questo, sai?»

Alzo un sopracciglio incuriosita.

«Cosa le ha detto?»

«Che sei una una ragazza coscienziosa e che ti dai parecchio da fare. Ti ammira e inizio a capirne il motivo».

Ringrazio la madre di Michael e mi chiede di seguire il maggiordomo che mi fa vedere dove si trova la divisa che dovrò indossare venerdì e cosa fare e non fare assolutamente.

La villa è bellissima ma in alcuni punti è inquietante e non voglio rimanere ancora lì da sola. Non ne conosco il motivo ma non intendo restare ancora lì, mi sento a disagio e non riesco a scrollarmi di dosso una sensazione di angoscia che mi si è aggrappata addosso.

Mi congedo e mi avvio verso l'uscita.

Sarà un lungo
tragitto ma non ho altro modo per tornare in stanza e devo dire che ho bisogno di tornare dalle mie parti perché anche se qui ci sono bellissime case, l'ambiente non mi fa stare tranquilla.

Svolto verso l'uscita per intraprendere la strada che porta alla via principale dove passano gli autobus e incrocio lo sguardo di qualcuno che non credevo di incontrare qui.

«Ciao, piccola snob».

Ciao a tutti. Questo è la seconda parte del capitolo STEPHANIE. Che ne pensate? Secondo voi perché Emy sente questo disagio e angoscia in quella villa? Ha fatto bene a tagliare corto il discorso e andare via il prima possibile? Che approccio avreste usato con la mamma di Michael?

Vi aspetto, se volete, nei commenti.

Grazie
💐

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