Epilogo

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Pov's Harry

Mark era stato arrestato. Mancava davvero poco e sarebbero venuti dichiarandomi in arresto.
Avevo appena finito di scrivere una lettera ad Angels, era tempo di un ora o un giorno, prima che sarebbero venuti.
Sapevo di meritarmelo, dovevo pagare per quello che avevo fatto, non c'erano scuse che potessero bastare.
Come avrei fatto senza di lei? Lo sapevo benissimo in fondo, ogni fottuto giorno della mia vita sarebbe stata la peggiore delle torture mai esiste, perché senza di lei niente avrebbe avuto più un senso. Il pensiero che potesse andare avanti senza di me, mi terrorizzava, ma ce la farà, si rialzerà in piedi più forte di prima, infondo è la mia piccola guerriera e si merita una vita all'altezza della persona che è, mi odio ogni giorno, per tutto quello che io, la mia famiglia e la sua le abbiamo fatto passare. Non meritava niente del genere, ma so che c'è la farà, e sarà più forte di prima.
«Amore sei già sveglio?»
Mi girai verso di lei. Dio, quanto era bella, la presi e la baciai.
La prima volta che la baciai mi resi conto che quelle erano le labbra che avrei voluto baciare per il resto della mia vita. Ma il destino non era mai stato dalla nostra parte.
«Che bel buongiorno» disse con la voce roca
«Ti amo da morire.»
«Cosa è successo?» chiese.
«Perché deve essere successo qualcosa?» risposi io sulla difensiva.
«Sei troppo dolce.»
«Non posso dire che amo la mia donna senza che possa essere successo qualcosa?» chiesi
«Ti amo anche io, Harry»
In quel momento capì che non mi importava se il destino era dalla nostra parte o no, perché nonostante tutto io, l'avrei amata per sempre e non smetterò mai di farlo, che sia in una prigione o dall'altra parte del mondo.

Pov's Angels
Questa mattina, Harry, era strano. Non riuscivo a capire cosa aveva ma di una cosa ero sicura, non mi aveva detto qualcosa. E questo qualcosa, doveva essere veramente importante, visto che in questi giorni aveva voglia di me ininterrottamente, non che mi dispiacesse sia chiaro, ma avevo come l'impressione che stava per succedere qualcosa.
Improvvisamente sentì suonare alla porta, mi girai verso di lui, chiedendo se sapesse chi fosse, era agitato e non riuscivo a capirne il perché, ma potevo scommettere con chiunque che prestissimo, non appena avrei aperto quella porta, l'avrei scoperto.
Appena aprì la porta due uomini entrarono.
«Lei è Harry Styles?» chiesero rivolto al mio uomo
«Si» rispose
«Polizia»fecero vedere il loro cartellino e poi continuarono «la dichiariamo in arresto.»
In quel momento capì che il mio peggior incubo si stava per avverare.
«No» urlai «voi non potete»
«Si che possiamo signorina, lo hanno denunciato»
«No,non può essere vero.» ripetei piangendo
Corsi in braccio a lui «dimmi che tutto questo è un brutto incubo»
«No, Angels. È tutto vero.»
«Signorina si deve togliere. Sta intralciando il nostro lavoro.»
«Potete darci un minuto?» chiese Harry
«Non possiamo» disse lo stronzo di prima. Quello del "Signorina si deve togliere. Sta intralciando il nostro lavoro."
«Vi prego» chiesi. Ero distrutta, completamente, distrutta.
«Okay» disse l'altro poliziotto beccandosi un'occhiataccia dal suo amico, da quando era arrivato non aveva detto una parola. Niente di niente. Sembrava quasi triste, come se guardandomi volesse dirmi "ti capisco."
Patetico nessuno poteva capire quello che stavo provando in questo momento, nessuno.
Harry mi prese per mano e mi portò nell'altra stanza «amore doveva succedere prima o poi. Mi prometti una cosa?» chiese con voce titubante
«Si» risposi cacciando le lacrime
«Ricordati di me.»
Come se fosse possibile dimenticarlo. Non potrei mai. Puoi dimenticarti la password di un account, puoi dimenticarti le chiavi di casa, puoi dimenticarti una formula matematica, puoi dimenticarti di prendere l'ombrello prima di uscire, puoi dimenticarti di mettere la sveglia, puoi dimenticarti tante cose.
Ma una persona no, non la puoi dimenticare. Specialmente se quella persona si chiama Harry Styles.
«Non posso dimenticarti. Io ti amo cazzo.» dissi tra le lacrime «ti amo» ripetei sempre più forte.
E ci baciammo fin quando i due uomini non ci separarono. Quel bacio sapeva di tutto, ma di una cosa ero certa, Harry mi stava dicendo addio, era come se con quel bacio mi volesse dimostrare quanto mi amasse, e allo stesso tempo dirmi quanto tutto questo fosse sbagliato, quanto io e lui fossimo sbagliati insieme.
«Ora dobbiamo proprio andare» disse uno dei due poliziotti.
«In camera nel mio comodino c'è una lettera è per te, leggila.» disse prima di essere portato via.

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Fine del primo libro, girls. Spero che la storia vi sia piaciuta e ne approfitto per dirvi che ho già scritto qualche capito del secondo libro e al più presto sarà pubblicato!!

Chiedo scusa per la lunghissima attesa, ma questo libro l'ho iniziato quando stavo in un momento così e così e mi ha dato la forza di andare avanti. Poi non ho più trovato il tempo per scrivere e mi dispiace tantissimo ma prometto che rimedierò con il secondo libro dove ci saranno tantissime novità e aggiornamenti, per quanto sia possibile frequenti!!

Ultima cosa: questo libro probabilmente sarà pieno di orrori di ortografia, quindi dalla prossima settimana inizierò a correggere capitolo per capitolo in modo che la lettura sia più piacevole per voi ma anche per me.

E niente vi voglio bene, e spero che seguirete le avventure di Angels ed Harry anche nel secondo libro. Un bacio

Sold. || h.s.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora