La Cursed
- Stai bene? – domandò Henry, poggiandogli una mano sulla spalla.
- Sì – rispose lui, staccandosi bruscamente e scivolando per terra – è stato solo un incubo –
Henry si sedette accanto a lui, guardando il cielo stellato e ricordando i tempi in cui da bambini si consolavano reciprocamente dopo un brutto sogno. Pensava con amarezza a quei ricordi che non sarebbero più tornati, iniziati con un litigio insensato che li aveva divisi.
- Pensi che la troveremo? –
Quella domanda colpì Benjamin come un fulmine a ciel sereno. Si irrigidì, cercando di trattenere le lacrime. Il sogno era più vivido che mai. Non rispose, limitandosi a scrutare l'ambiente circostante, sforzandosi di mantenere la calma. Era da un po' che non sapeva se crederci o meno. Tuttavia, quel silenzio non fu colto da Henry per quello che era; così, guardandolo, gli chiese:
- Perché questo rancore, Ben?
- Non puoi avermi fatto davvero questa domanda –
La detective si mosse leggermente all'interno della caverna, cambiando posizione per trovare un po' di conforto. Entrambi si voltarono a guardarla, temendo di averla svegliata, ma lei continuava a dormire serenamente, avvolta nel suo lungo cappotto e riscaldata dal fuoco, come se fosse nel suo letto. Benjamin invidiava tutta quella calma.
- Mi sono fidato di te... e tu mi hai tradito. Sapevi che quel posto spettava a me, eppure non hai esitato a prenderlo.
- È per questo che mi porti così tanto rancore? – domandò Henry, con gli occhi sgranati. – io nemmeno volevo quel posto; volevo solo tornare a casa.
- Eppure, sei stato tu a fare il salto di carriera – sospirò Benjamin, prendendosi un momento di pausa – ma ora non ha più importanza... Ciò che ha alimentato il mio risentimento per tutti questi anni è stato il tuo atteggiamento verso Belle. Non hai fatto altro che trasformare la sua vita in un inferno. –
L'aria diventava sempre più pesante ad ogni parola pronunciata, tanto da sembrare irrespirabile. L'ispettore, noncurante di non essere vestito in modo appropriato per il freddo della neve, decise di uscire. Era talmente stanco, arrabbiato e preoccupato che nemmeno il vento gelido riusciva a scalfirlo. Un fuoco interiore ardeva dentro di lui, riscaldandolo senza bisogno di una fiamma reale.
- Perché? Cosa pensi che le abbia fatto? – domandò Henry, deluso dall'affermazioni dell'amico, seguendolo – Mi credi veramente capace di farle del male? – l'ispettore non rispose, malgrado tutto voleva ammettere che non né fosse capace – Tu e Belle siete tutto ciò che ho.
- Se siamo tutto per te, allora perché...
- ... non hai idea dell'inferno che ho vissuto! Di tutto ciò che ho fatto per proteggervi! – urlò Henry, le cui parole risuonavano attorno a lui, come un dolore che tornava a bruciare – ti ripeto che non desideravo quel posto, ma sono stato costretto ad accettarlo, così come sono stato costretto a combattere in guerra. Mio padre... - disse avvicinandosi - a causa della mia natura troppo gentile, credeva che non sarei stato in grado di mantenere il potere che la nostra famiglia deteneva da anni; temeva che qualcuno me lo avrebbe portato via. Quel salto di carriera non è stato altro che un atto di corruzione; non avevo nemmeno intenzione di entrare in accademia. Quando tornai dalla guerra, mi trasferii da mio zio. Non volevo più vederlo... e per quanto riguarda Belle... - le parole gli si fermarono in gola, mentre le lacrime che gli scorrevano lungo le guance bruciavano al contatto con il freddo - ... voleva "regalarmela" nella speranza che tornassi da lui. Avrebbe fatto del male anche a te, se non avessi convinto Scotland Yard a mandarti lontano. Tuttavia, in seguito ho riflettuto che Belle sarebbe stata più al sicuro con te accanto.
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L'enigma della Bestia - Il caso della Bella scomparsa
Mystery / ThrillerTrama: A Spellmount, gli unici crimini che percorrono le strade sono quelli dovuti agli animali selvatici della foresta circostante che, per pura sopravvivenza, si limitano a uccidere qualche gallina, in quelle fattorie collocate più in periferia. M...