Devo essere sincero? Mi ero completamente scordato dell'esistenza di Daniela e che avrei dovuto mantenere i contatti con lei anche dopo i test d'ingresso.. Ma dovete capirmi.. Me ne sono successe tante in questi ultimi mesi: l'incidente, l'ospedale, il fidanzamento, il ritorno a Taranto, la sfida con i genitori di Andrea, i primi problemi di coppia, l'università.. Tanti piccoli problemi che mi hanno completamente tolto dalla testa la bella ostetrica che, in più di un'occasione, aveva tentato di farsi notare all'interno dell'aula, ma che io ignorai a causa dei vari problemi con la segreteria e con i professori.
« Come stai? È da tanto che non ci vediamo, Daniela. »
Dissi tentando di allontanarmi dalla cattedra, posto in cui avevo abbandonato Carla. La giovane mi rispose con un sorriso e con uno sguardo ironico.
« Ah, allora ti ricordi di me. Eppure in queste settimane avevo incominciato a credere che avessi perso la memoria. »
Ironizzò sul fatto che in tutti quei giorni non l'avessi cagata di striscio e, purtroppo, aveva perfettamente ragione. In quell'aula c'era una concentrazione di ragazze impressionante. Quasi una settantina di infermiere ed una ventina di ostetriche. Come avrei potuto notare una singola ragazza in un mare di gnocc.. Tra così tante bellezze? Mi sono salvato in corner? Spero di si..
« Come potrei scordarmi dell'unico volto amico che ho incontrato ai test? Mi hai preso per una persona dal cuore di pietra? »
Domandai, sperando che rispondesse negativamente alla domanda e che cambiasse discorso da un momento all'altro.
« Dai che scherzavo. Ma, piuttosto, ti ho visto molto attivo in questi giorni con l'università ed ho visto che sei il nuovo cocco dei professori. »
« Per la verità sono rappresentante di corso. »
« E' lo stesso.. »
Il suo sorriso era contagioso. Nonostante mi stesse prendendo in giro, riusciva a farmi ridere di gusto con poco e senza battute complicate o studiate. Era una ragazza pura e semplice, senza problemi evidenti e con una spensieratezza quasi innaturale. In più aveva l'arma più fatale del mondo: l'ironia.
« Ridi pure.. Tanto, quando ti serviranno delle slides per studiare qualche materia, dovrai venire strisciando da me. E, in quel momento, mi farò le meglio risate. »
Si, lo so.. Sono sembrato tanto un dittatore sadico.. Ma l'ho fatta ridere e quello era il mio obiettivo principale. E non fu l'unica occasione di risata che avemmo quel giorno, dato che passammo tutte le ore di lezione insieme. Entrambi avevamo le stesse materie dalle otto del mattino fino alle sei di sera, quindi fu un piacere passare un po' di tempo con lei e con altre due ostetriche del suo gruppo.
« Tu non sei entrato ancora in nessun gruppo? »
Mi chiese notando il mio vagabondare di quei giorni. Dovete sapere che l'università è un posto particolare in cui o sei da solo o sei in un gruppo che cerca di supportarsi a vicenda per superare quell'inferno di luogo. Daniela aveva notato che io giravo tra i vari gruppi del nostro corso, ma non mi fermavo mai in uno fisso. E ciò era a causa del mio ruolo da rappresentante. Tutti mi chiedevano consiglio o un aiuto con le slides e tutti cercavano informazioni, che spesso non avevo, sugli esami e sulle procedure con la segreteria. Non ero ancora riuscito a fermarmi in un singolo gruppo ed a legare maggiormente con i miei colleghi. Non che mi mancassero le "offerte", dato che avevo ricevuto proposte per uscite di gruppo da alcuni membri del corso o delle proposte di "serate di studio" che si sarebbero concluse con alcol a sfascio e con me in come etilico. Ma le avevo sempre rifiutate data la mia relazione con Andrea. Non mi piaceva l'idea di lasciarla da sola a casa.
« Sto ancora studiando la zona. Ma per ora nulla di concreto. »
Le risposi con tranquillità, ma lei non volle addentrarsi ancora di più su quell'argomento.

YOU ARE READING
Uno VS Tre
HumorQuesta è la semplice storia di un ragazzo appassionato al mondo nerd che condivide la casa con una squillo, con un medico ed un beta tester. Come potrebbe essere la vita in un contesto del genere? Sarà un sogno o un incubo? Diciamo che sono più prop...