Capitolo 11

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«Vieni su a farti un goccetto Edward?» chiese Mr Davis appoggiandosi al finestrino di guida quando fu sceso dall'auto.

«Non bevo in servizio» rispose ironico il maggiordomo, al volante.

Davis rise: «Ti aspetto. Riesci a mettere l'auto nella rimessa?»

Edward squadrò il suo principale con due occhiacci: «Ripeto: quando sono in servizio, non bevo»

Davis si allontanò ed entrò dal portoncino che gli venne aperto da Mrs Roberts.

«Avete fatto presto questa sera» osservò la governante.

«Ho dovuto accompagnare a casa una lavoratrice che domani si alza all'alba» disse Davis poi salì in fretta le scale e spalancò le porte dello studio. Preparò due bicchieri e prese dal mobile bar una bottiglia istoriata.

«Preferisco un altro. Quello non mi piace tanto» disse una voce dietro di lui.

«Perbacco se sei stato veloce» Mr Davis si voltò verso Edward «Conosci il Macallan Lalique? Stasera voglio sbalordirti» Aprì nuovamente il bar e prese una bottiglia che sembrava un flacone di profumo.

«Perché? È forse una serata speciale?» insinuò Edward con un sorrisetto mentre Davis riempiva a metà i bicchieri.

«In un certo senso» osservò Davis.

«Mi sembrate allegro» disse Edward ficcando il naso dentro il bicchiere.

«In un certo senso» rise Davis. Poi noncurante chiese: «Come trovate quella donna che abbiamo portato alla festa?»

«Chi? La panettiera?» disse sgarbato il maggiordomo.

«Sì»

Edward assaggiò appena il contenuto del bicchiere e proruppe in una serie di mugolii estasiati: «Caspita. Non capita tutti i giorni di bere un whisky che costa duemilasettecento dollari il bicchiere» disse.

«Goditelo bene perché non succederà più. È l'unica bottiglia che possiedo. Me l'ha regalata uno sceicco.» disse Davis.

«Ah, sul godermelo non dubitate. Ogni goccio è un nettare di paradiso. Che gusto, Mr. Davis, che gusto»

Davis si compiacque di aver provocato una reazione simile in Edward che di solito era contenuto in ogni manifestazione d'opinione se addirittura non poteva essere definito un musone.

Finito di tracannare il whisky, Edward continuò a guardare insistentemente la bottiglia fin quando Davis non gliene versò un altro mezzo bicchiere: «Ti sei bevuto quattro stipendi» disse ilare.

Quegli grugnì, sorseggiò più lentamente il prezioso liquore poi piantò gli occhi in faccia a Davis: «Volete che vi dica la verità?» disse alla fine spavaldamente.

«Da uomo a uomo, senza peli sulla lingua» disse Davis enfatico. Il whisky scioglieva sempre le formalità che si convenivano al rapporto tra un maggiordomo e il suo datore di lavoro.

«Non giocate con quella donna, Mr.Davis» disse Edward a bassa voce.

Davis fece un cenno di assenso, grave, si avvicinò a un vecchio giradischi e mise una vecchia compilation di canzoni anni 30. Le note soffici di una tromba si diffusero nella stanza.

«Non ti dispiace tenermi compagnia Edward?»

Quegli fece cenno di no lanciando uno sguardo veloce alla bottiglia di Macallan.

«Siediti un momento» disse Davis indicando una delle poltrone dello studio.

Edward Si sedette con i bicchiere in mano: si sentiva un po'a disagio. Davis si sedette nella poltrona di fronte alla sua.

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