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I giorni successivi cadono avanti bene, sono tornata a casa il giorno dopo, mamma mi sta addosso, Amélie mi tiene sotto controllo il cellulare ed Adrian mi fa seguire dall'uomo con il viso sfigurato.

Bene direi.

Con Blake invece, l'ho insultato qualche minuto prima di scendere dall'auto e gli ho detto di non volerlo più vedere, non ho detto a nessuno dove sono stata, nemmeno a mamma, Blake è partito lasciando Miriam nei dormitori.

Così mi ha detto lei.

Ho provato qualcosa allo stomaco, non so cos'era, ho fatto finta di nulla e sono andata avanti, qualche volta mi saluta incontrandoci nel corridoio, siamo in piani differenti.

"Dobbiamo recuperare" la voce di Michelle risveglia i miei pensieri, mordo la brioches fissandola confusa.

"Cosa?" Domando confusa, alzo lo sguardo sulla chioma dell'albero, le foglie cadono liberamente sopra di noi, metto la schiena dritta sulla quercia sospirando.

"Sei mancata per più di una settimana, amica le persone non ci vedono in giro da un bel po'" mormora irritata, rido stropicciando la carta della brioches finita.

"Che serate ci sono?" Domando sapendo già le sue competenze nell'ascoltare le convenzioni di Will.

"Stasera al Bob si balla, tratteranno per la corsa di domenica, invece domani Will va fuori paese in una discoteca che apre domani, proverò a convincerlo per portarci con lui" la fisso divertita, ha già organizzato le serate.

"Chi c'è stasera?" Domando, di solito trattano qualche ora prima della gara, questa volta è diverso.

"Si gareggia accompagnati, ti immagini sé Jackson sceglie me?" Mormora sognante, scuoto la testa esasperata.

"Audrey!" Volto la testa ritrovandomi Miriam in piedi, la saluto con cenno di testa, la mia amica invece la squadra, non ho avuto il momento di presentargliela.

"Mich, lei è Miriam un'amica" le presento viceversa, la mia amica non sembra molto convinta e continua a scrutarla.

Si siede sul prato insieme a noi, non è molto più piccola di noi, solo un'anno ci scambiamo.

"Tesoro le matricole sono là" la voce acida di Michelle fa accigliare la ragazza, sospiro pizzicando il braccio della ragazza sperando la smetta.

"È successo qualcosa Miriam?" Domando fissandola, scuote la testa sorridendo.

"Le mie compagne si stanno organizzando per una serata, dicono che ci sarà la maggior parte della scuola, tu ci sarai?" Domanda speranzosa, abbasso lo sguardo sulla testa della ragazza stesa sulle mie gambe, mi fissa scrollando le braccia.

"Non sarà una vera e propria festa di scuola, dicono che si imbucano" abbassa la voce facendo ridere Michelle, ritorna a chattare facendomi sbuffare seccata.

"Dove si trova?" Domando provando a fare mente locale, non ho sentito parlare le stronze della mia classe.

"Al Bob, non so cosa organizzano lì, non so nemmeno dove si trova" vogliono fare parte della gara come accompagnatrici.

"Non piace quel posto a tuo fratello" provo, ricevo uno sbuffo seccato, infondo frequento quel posto da quando avevo quindici anni, cosa mai succederà?

"Ci sarò" la rassicuro, sorride ringraziandomi, si alza tornando nel suo gruppetto.

"Will sta entrando" mormora la mia amica, il suo sguardo sembra irritato e seccato allo stesso tempo.

"Non faremo da babysitter vero?" Parla discussione, roteo gli occhi alzandomi dal prato, torniamo dentro per poi entrare nei spogliatoi della palestra, i ragazzi entrano di solito dalla finestra.

"Siamo noi" picchia il pugno sugli armadietti in metallo, i ragazzi spuntano fuori dai bagni con fare divertito, Noah ha tra le mani delle mutande trovate sul pavimento.

"Come cazzo fate ad indossarlo?" Indica le mutande in pizzo, oserei dire perizoma per quando sia striminzito.

"Come fai a prendere qualcosa che non sai nemmeno chi lo ha indossato?" Sbotto disgustata, lo lascia cadere a terra, lo sguardo di William è puntato su di me.

"Dove sei stata?" Domanda arrivando al punto, schiocco la lingua sul palato.

"Lontana" svio il discorso sedendomi sulle panche, si avvicina a me afferrando il mio viso tra il pollice e il mignolo, i suoi occhi azzurri sono suoi miei.

"Non mi piace quando mi prendi per il culo" ringhia, lo fisso seccata, detesto questo suo fare da protettivo.

Mi alzo in piedi, l'altezza ampia rende difficile fronteggiarlo.

"Faccio quello che voglio" rido, molla il mio viso allontanandosi, ritorno a sedermi nel mentre fisso Noah litigare con Mich.

"Portate via questo coglione" sbotta furente, i capelli scuri della mia amica gli sventolano sul viso.

"Ci saranno persone pericolose stasera?" Domando facendo voltare i ragazzi, il loro cipiglio mi fa insistere.

"Nessuno ti torcerà un capello finché sei con me" la voce di Will mi lascia sfuggire uno sbuffo.

"Non è una gara classica" deduco facendo annuire Noah, Luke gli molla uno schiaffo sul braccio.

"Ci sono le moto che corrono" parla Will, da quel che ricordo le avevano escluse qualche anno fa, un ragazzo stava perdendo la vita con l'asfalto bagnato.

"La ragazzina dovrà stare attenta" ride Michelle, il mio viso serrato fa ammutolire la ragazza, il fratello passa lo sguardo tra me e Michelle che mi fissa irritata.

"Di chi parlate?" Domanda secco, sbuffo seccata.

"Una ragazzina che verrà stasera al Bob" mi alzo dalla panca fissandomi attorno annoiata.

"Vi aspetto fuori" parla Will sentendo la campanella dell'ultima ora suonare, usciamo dai spogliatoi per poi dirigerci in classe e prendere i nostri zaini.

"Miller e Johnson!" Ci blocchiamo guardandoci, la mia amica impreca sotto voce, i passi della prof di letteratura si avvicinano a noi, mi giro sorridendo alla prof.

"Dove diavolo vi eravate cacciate? Sarò costretta a richiamare i vostri genitori per un incontro" parla severa, Michelle quasi non sviene, si porta una mano sulla pancia con fare sofferente.

"Scusi prof, sono stata poco bene" mormora con fare teatrale, chiude gli occhi, mi verrebbe da ridere ma cerco di trattenere una riga dura sul viso.

"Oh, non potevate avvertirmi" mormora dispiaciuta, fa per avvicinarsi a Michelle ma un urlo soffocato esce dalle sue labbra.

"Scusi prof, mio fratello mi aspetta per portarmi dal dottore" fa cenno con la testa di prendere le nostre cose, le afferro in fretta aiutandola ad uscire da scuola sotto lo sguardo dispiaciuto della prof.

"Cazzo, quella mi sta con il fiato sul collo" sbotta correndo velocemente, la seguo divertita, il mio sguardo viene catturato dell'uomo che Adrian mi manda dietro.

Mi fissa attento, la sua figura è in piedi davanti un'auto, senza aspettare qualche secondo mi fiondo dentro l'auto di William.

"Direttamente a casa?" Domanda William alla sorella, essa si volta verso di me.

"No, ci vediamo stasera" parlo facendo annuire lei, lui mi fissa soltanto con un cipiglio.

Guida fino a casa mia, scendo dall'auto salutando i due, fisso i due andare via, passo lo sguardo sulla casa difronte per poi andare a casa.

"Chi è?" La domanda di Adrian mi fa letteralmente sobbalzare, lo sguardo glaciale è puntato su di me.

"I miei amici" parlo seccata, Amélie smuove il piede nervosa.

"Quando vai via?" Domando fissando curiosa l'uomo, ride grattando il sopracciglio.

"Se vado via, voi verrete con me" il mio sguardo si indurisce, fisso un'ultima volta i due per poi salire al piano di sopra.

Stronzo.

[NON LASCIARMI CADERE] Mafiaromance wattys2024Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora