Capitolo 3

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In breve Hoshiko ricominciò a frequentare le lezioni.

Nella sua scuola si era sparsa la voce dell'incidente e dell'esplosione nella quale era stata coinvolta e, chi credeva a quella storia o vi aveva assistito, rimase incredulo nel vedere la fragile fanciulla illesa e allegra come se niente fosse successo.

Daiki ultimamente sembrava irrequieto, non sollecitava la ragazza in alcun modo e tentava invano di nascondere il suo nervosismo, tradito da un tick nervoso e spasmodico della gamba che tamburellava sul pavimento a ritmo costante durante tutto l'orario delle lezioni.

Hoshiko sapeva che lo stava facendo per permetterle di prendere una decisione coscienziosa, e il fatto che lui si stesse preoccupando per lei la faceva sentire protetta, così decise di passare più tempo accanto a quel ragazzo tenebroso e cupo, ignorando le voci che si diffondevano a scuola su una loro possibile "relazione"; in fondo quei tipi di commenti non la infastidivano e quel ragazzo aveva bisogno di stare con qualcuno che lo capisse, o che lo facesse almeno in parte, e chi meglio di lei conosceva la sua storia?

Più di ogni altra cosa pensava che quel ragazzo dovesse aver subito parecchie ingiustizie nel mondo da dove proveniva e che questo lo avesse fatto crescere forte e abituato alle disgrazie, ma questo non lo rendeva affatto diverso dalla gente che lo evitava come fosse un lebbroso.

Nonostante Daiki fosse diventato un mito in seguito alla rissa con i veterani, continuava a isolarsi, cacciando tutti coloro che tentavano di avvicinarsi.

L'unica con cui aveva un legame di amicizia era proprio lei.

"Ho pensato bene alla proposta che mi hai fatto" cominciò Hoshiko "E ho deciso di accettare, verrò con te." Disse Hoshiko guardando dolcemente il viso imbronciato di Daiki.

Le compagne di classe che avevano udito queste ultime parole cominciarono a bisbigliare tra loro e a ridere sommessamente come tante civette impazzite.

"Sei sicura di essere pronta? Non vuoi altro tempo per pensarci?"

"No, va bene così."

"Ok ma ti avviso che potrebbero esserci degli imprevisti considerevoli, sei disposta ad affrontarli?"

"Mhn" rispose mostrando la fronte precedentemente bendata.

All'improvviso Hoshiko si accorse della moltitudine di ragazze che si erano accalcate le une sopra le altre per assistere a quella che sembrava una scena romantica, cosicchè si fece paonazza e cominciò a gridare alle sue amiche e compagne "No, No, non è come sembra!!" per cercare di nascondere quello che agli occhi di tutti sembrava un' evidente dichiarazione amorosa.

"D'accordo ci vediamo fuori dalla scuola per discuterne i dettagli.

Per adesso esco e vado a comprare tutto il necessario, d'altronde prima partiamo e meglio è, non voglio rischiare di arrivare impreparato.

A dopo."

Detto questo si alzò e uscì tranquillamente dall'aula, senza nemmeno accorgersi della folla che li stava osservando in un misto di stupore e ammirazione.

Un esclamazione incredula echeggiò per tutta la scuola mentre Hoshiko veniva letteralmente bombardata di domande e Daiki percorreva tranquillamente il cortile della scuola pensando: "La gente di questo mondo è troppo rumorosa per i miei gusti."

Non appena l'ultima ora finì, Hoshiko fece uno scatto fino all'ingresso della scuola dove Daiki la stava pazientemente aspettando davanti ai cancelli.

"Hai la più pallida idea di quello che mi hai fatto passare?" sbottò la fanciulla.

"Per che cosa?"

Parallel Hell (ITA)Where stories live. Discover now