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Capitolo 4 -QUIDDITCH DA TAVOLO (GLI SCLERI DI ALICIA)

  "A quanto pare, oggi ti è andata più che bene..." disse Katie all'ex Capitano del Grifondoro, complimentandosi con lui per il risultato raggiunto: quel giorno, era riuscito ad entrare nelle riserve ufficiali del Puddlemere United! Non era una cosa che accadeva a tutti i quasi 18enni.

  Era agosto e mancava circa un mese all'inizio del nuovo anno scolastico ad Hogwarts: la ragazza aveva ormai 15 anni e avrebbe iniziato il suo Quinto Anno, quello dei G.U.F.O. , mentre sarebbe stato il primo anno di Oliver fuori da Hogwarts, visto che aveva terminato i suoi studi. Ora il ragazzo avrebbe potuto dedicarsi completamente alla sua vocazione, ovvero il Quidditch professionale.

  "Avevo specificatamente detto a tutti di NON venire..." disse Oliver serio. "Anche se in effetti... la tua trasgressione alla regola mi ha portato fortuna, proprio come l'anno scorso..."

  Oliver ricordava benissimo il giorno in cui aveva scoperto la ragazza ad aspettarlo fuori dalle docce dopo la partita. Da allora aveva capito che il suo angelo aveva continuato a vegliarlo, nonostante il suo divieto, da lontano e discretamente.

  Però ricordava anche la figuraccia che aveva fatto uscendo dal bagno con solo un asciugamano in vita e la bacchetta puntata, pronto a far sputare lumache agli intrusi: con sua grande sorpresa, si era trovato Katie per terra.

  Lei aveva iniziato a ridere senza interruzione tenendosi il ginocchio, che sicuramente le faceva male a causa della scivolata sulla cassa. Poi l'asciugamano legato di fretta gli era caduto e... Oliver ringraziò Merlino per il fatto che la ragazzina stesse guardando altrove in quel preciso momento. Si era rinchiuso in fretta in bagno e si era fatto passare i vestiti puliti da uno spiraglio della porta.

  Fattostà che, dopo aver scoperto Katie ad aspettarlo, le partite erano andate quasi tutte bene e alla fine erano anche riusciti a vincere la tanto ambita Coppa di Quidditch.

  "Quella volta ho rischiato veramente..." convenne Katie, mandando la mini Pluffa dentro uno dei cerchi. Erano seduti sugli spalti vuoti del Puddlemere United e stavano giocando con il modellino di Oliver che lui aveva regalato alla squadra l'ultimo giorno di scuola, convinto che a loro 'sarebbe stato più utile'. Poi però seppe che Katie e i gemelli Weasley l'avevano modificato in modo che ci si potesse anche giocare, con segnapunti compresi e si pentì di averlo affidato ai ragazzi. Ora però quella versione del Quidditch da tavolo piaceva anche a lui.

  "Non ti avrei mai espulso... Quale cretino si sarebbe lasciato scappare la sua Cacciatrice migliore?" le chiese Oliver.

  La vide arrossire e nascondersi dietro i lunghi capelli neri, abitudine che aveva sempre avuto quando qualcuno le faceva un complimento. Da piccola arrossiva anche quando la confondevano per una ragazzina più piccola, ma questo era un altro discorso.

  Inoltre, quell'anno la giocatrice aveva preso il brutto vizio di diventare sempre più carina ogni giorno che passava. Non si sarebbe mai immaginato che la piccola e tenera Katie Bell, la bambina coi grandi occhi castani che lo consolava pazientemente dopo ogni partita, sarebbe cresciuta in quel modo.

  Si stava facendo proprio una giovane donna... bellissima? Sì. Bellissima era il termine più adeguato. Anche il termine "giovane donna" era nuovo e appropriato, visto che fino a tre mesi prima era solo una ragazzina e niente più. Non sapeva più se essere contento per lei o preoccupato di tutti i ragazzi che avrebbero iniziato a girarle intorno. Sapeva solo che non avrebbe permesso a nessuno di portargli via del tutto la sua confidente, ne tanto meno l'avrebbe fatta passare liscia a chiunque la avesse fatta soffrire. In fondo, loro si proteggevano a vicenda.

  "Quindi quest'anno sarà Angelina Johnson il nuovo Capitano?" chiese Oliver, schivando un mini Bolide che, nonostante non facesse male veramente, avrebbe comunque messo K.O. gli omini.