10. Gelosie.

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«Ancora non capisco perchè lo sto facendo.» sbuffò e si allacciò la cintura.

«Perché sei il mio migliore amico e mi vuoi bene.» sorrise e inserì la marcia.

«A dire il vero, ho accettato solo perchè mi sei venuto a prendere.»

Rise e accese la radio.

«Sei un grandissimo stronzo, Al.»

«Mai quanto te, Torres. In fondo tu sei uno sbirro e tutti gli sbirri sono stronzi.»

«Oh bene! Sei della stessa teoria di Gisele, vi troverete bene insieme.»

«Gisele? Chi è?» sgranò gli occhi e guardò il poliziotto in maniera perplessa.

«Tu sei un coglione! Gisele Stevens è la ragazza a cui farai da avvocato! Ti sei già dimenticato tutto? Come cazzo fai?!»

Abagnale rise.

«Scusami, non mi sono mai concertato sul nome. Mi sono soffermato sul fatto che ti piace, piuttosto.»

«Ti ho già detto-»

«Oh mamma! Maps dei Maroon 5! Alza il volume!»

Urlò e Fabio fece come gli fu detto, fu quindi costretto ad ascoltare tutta la canzone più il canto stonato dell'amico.

«Ora che hai finito, vorrei riprendere a parlare. Ti stavo dicendo che non mi piace, ma è mia amica e la voglio aiutare.»

«Non puoi prendere per il culo un avvocato, al massimo gli avvocati ti prendono per il culo.»

Si slacciò la cintura e il biondo indicò la sportello della macchina, suggerendogli di scendere.

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«Okay, stai in questa camera. Un paio di minuti e arriverà Gisele.»

«Non vedo l'ora di vedere questa gnocca.» fece un sorriso sghembo per vedere la reazione dell'amico che non tardò ad arrivare.

Gli fece uno "sguardo assassino", lo indicò e disse «Attento a te e a quello che dici, sono pur sempre uno sbirro e siamo pur sempre in un carcere.» girò i tacchi e andò via.

«Bambol- ehm..Gisele Stevens, c'è qualcuno per te.» rimase pietrificata.

Perchè non aveva finito la parola?

Perchè aveva sostituito "bambolina" con "Gisele Stevens"?

Pensò fosse tutta colpa del quasi-bacio del giorno precedente e maledisse la compagna di cella.

«Arrivo subito, Torres

Pronunciò il suo nome con ribrezzo, cosa che non avrebbe mai voluto fare, ma che fu costretta a fare per le circostanze di merda che si erano create grazie ad Annie-la-rompipalle.

Si alzò dalla sedia e seguì lo pseudo-amico per i corridoi del carcere.

«Mi raccomando, potrebbe essere la tua unica possibilità.» disse avvicinando la sua bocca all'orecchio della donna.

«Grazie, sei davvero bravo a far scomparire l'ansia alle persone.»

Lo guardò con sguardo omicida e lui rise.

«Tranquilla, tesoro. Andrà tutto bene, fidati.»

Tesoro? Ora l'aveva chiamata tesoro?

Quell'uomo l'avrebbe fatta impazzire e la cosa non le dispiaceva del tutto.

Si sedette e guardò il soggetto che si trovava di fronte.
Capelli castani e occhi verdi che la scrutavano come se fosse la prima donna che avesse mai visto nella sua vita, questo diede tremendamente fastidio alla mora che sbuffò rumorosamente.

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