Chapter 8

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Lunedì lo passammo in giro per la bellissima città di Trento.
Ogni tanto i fan lo fermavano per chiedere qualche autografo e qualche foto, intromettendosi alcune volte nella sua vita privata e scambiandomi per la sua morosa. 
Io? La sua fidanzata? Mai e poi mai.
La sera mi portò in un ristorante carino, una pizza e via a casa sua per i saluti. Io quella sera sarei ripartita per ritornare a Verona. Il lavoro mi aspettava.

Io: grazie per questi due bellissimi giorni, sono stata bene con te.

F: anche io

Mi baciò, un bacio poco casto, da cui si poteva notare che aveva voglia di qualcosa di più questa sera.

Io: Filippo devo andare, veramente

F: ma è tardi, non voglio che ti venga un colpo di sonno e ti succeda qualcosa

Io: tranquillo non mi succederà niente

Continuò a baciarmi ancora ancora ancora.

Io: Filippo ti prego no

F: abbiamo un patto ricordi? E comunque dai torni a casa domani mattina, dici che non stai bene e non vai al lavoro. Ti prego resta con me.

Non riuscii a resistergli, quel vortice di baci e abbracci mi travolse tanto che mi ritrovai adagiata sul letto con lui copra che pian piano mi toglieva i vestiti e lasciava degli umidi baci su tutto il mio corpo.
Le mie mani graffiavano la sua schiena e accarezzavano i suoi capelli.
La passione si fece spazio tra noi due, così ci unimmo e diventammo un unica cosa, un unica persona.
La passione, ecco cos'era che ci legava. Solo pura passione.
Quando finimmo rimanemmo in silenzio, ore ore a coccolarci nel lettone, a tenerci mano nella mano, l'uno appiccicato all'altro perché il giorno seguente ci saremo divisi e non sapevamo per quanto tempo saremmo rimasti separati.
A rompere il silenzio fui io

Io: ti voglio bene Lanza

F: ti voglio bene piccola. Ora dormiamo che domani dobbiamo alzarci presto

Io: ma io voglio i grattini

F: te li ho già fatti, ora dormi.

Io: no. Dai dimmi qualcosa di te

F: cosa vuoi sapere ?

Io: Mmhh.. Che scuole superiori hai fatto?

F: liceo scientifico, ora dormi

Io: e con cosa sei uscito?

F: 94

Io: Uh abbiamo un piccolo Einstein!

F: mi applicavo e mi impegnavo, ecco tutto

Io: bravo, io facevo il minimo indispensabile. Sai, ero la ragazza privilegiata perché ha genitori ricchi, tutti mi prendevano per viziata e volevano essermi amici per i miei soldi e per la fama dei miei genitori.  Mi sono sempre sentita diversa dagli altri. Per questo tendevo ad isolarmi e a starmene per le mie. Non avrei mai pensato di instaurare questo bellissimo Rapporto con te. Ci sono ancora molte cose che non sai di me, ma col tempo impareremo a conoscerci no?

F: anche a me piace il rapporto che si è instaurato tra noi due. Comunque vuoi sapere qualcosa di più a fondo di me?? Beh sono sempre stato un playboy, all'asilo la mamma mi ha detto che avevo 3 fidanzate contemporaneamente. La verginità l'ho persa a 15 anni con una più grande di me. Me ne pento, sai avrei preferito perderla con la ragazza che amavo.

Io: e che playboy. Chissà quante te ne sei fatte!

F: si devo ammetterlo, un bel po'

Io: e te ne vanti anche ?

F: si

Io: beh devo dirti che anche io ho perso la verginità a 15 anni e pure io l'ho persa con uno a caso,si stavano insieme, ma il nostro non era amore, lui mi cercava solo quando aveva bisogno e stava con me solo per i soldi. A 16 anni ho sofferto di anoressia e bulimia. Quel poco che mangiavo lo vomitavo, è stato un bruttissimo periodo, mia mamma non c'era mai, per non parlare dei miei fratelli che non si preoccupavano minimamente di me.  Un giorno in ospedale ho conosciuto Vitelli, lui mi ha aperto gli occhi, mi è stato di grande aiuto. Lui era li per una visita medica. Grazie a lui sono riuscita a fare enormi progressi e sono diventata la persona che sono. Non riuscirò mai a ringraziarlo abbastanza per quello che ha fatto per me. Mi è sempre stato vicino, non mi ha mai abbandonato e nonostante l'enorme distanza ci sentiamo ancora. Sai avevo una cotta colossale per lui. Come ti avevo già detto siamo stati assieme, poi abbiamo capito che non potevano andare oltre. Eravamo troppo legati, ma la distanza che ci divideva era troppa per andare oltre a una semplice amicizia.

F: mi dispiace molto per quello che hai passato, veramente

Io: non mi piacevo, mi odiavo e per questo ho iniziato a farmi del male. Vedevo tutte quelle modelle magrissime e poi c'ero io, non ero grassa, ma non ero come loro, ero qualcosa di meno, ero inferiore. Non ero alla loro altezza. Ci sono voluti 2 quasi 3 lunghissimi anni per combattere i danni che avevo creato al mio corpo.

F: ehi adesso sei qui con me e sei la ragazza più bella e più splendida che abbia mai visto. Guardandoti non avrei mai pensato che avessi smorzato tutto ciò, sai il tuo sorriso inganna le persone. Sei una ragazza solare e brillante e io sono fiero di starti vicino.

Io: grazie

Mi diede un bacio sulla testa e mi circondò la vita con le sue possenti braccia. Mi sentivo protetta, al sicuro. Dormii serena, felice di aver conosciuto una splendida persona come Filippo.
La mattina seguente alzarsi di un trauma, nessuno dei due voleva mettere per primo i piedi fuori dal letto.

Io: dai esci prima tu, hai allenamento su muoviti

F: no, alzati prima tu, io non ho le forze

Io: dai, che devi allenarti, muoviti

Continuammo così per un po' fino a quando non notammo che erano le 8.10

F: cazzo, tra 20 minuti devo essere al palas. Su forza

Si alzò dal letto e mi prese in braccio tirandomi con se. Ci cambiammo velocemente e poi mi portò a prendere una brioche al bar del palazzetto.

Io: beh pensavo a una colazione migliore, solo io e te

F: lo so, ma sono in ritardo e il mister non lo tollera

Io: va bene, allora ti lascio all'allenamento. Ciao Filippo, ci sentiamo presto

F: ciao pulce

Un ultimo abbraccio e via che partivo in macchina per tornare a Verona. Ormai avrei lavorato solo il pomeriggio, non sarei arrivata in tempo per lavorare anche la mattina. Così chiamai Fabrizio e lo avvisai del mio ritardo.

Amore eternitDonde viven las historias. Descúbrelo ahora