Chapter 50

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F: perché non me lo hai detto?

Io: pensavo non volessi avere più niente a che fare con me.

F: me lo avresti mai detto?

Io: sinceramente non lo so

F: perché? Sarebbe stato MIO figlio

Io: non volevo rovinarti la vita

F: è come avresti fatto a rovinarmela? I bambini sono la cosa più bella del mondo

Io: magari tu ti saresti fatto una nuova vita, e io sarei rimasta sola, con un bambino. Forse sarebbe stato meglio se io non fossi venuta oggi. Mi dispiace Filippo, mi dispiace davvero molto di averti deluso e di averti abbandonato senza dirti niente.

Scesi dalla macchina e mi avviai verso l'entrata dell'hotel. Lui scese e mi seguì. Presi le chiavi della camera e insieme ci avviammo verso la stanza. appena entrammo mi buttai sul letto mette lui si sedette delicatamente su di esso.

F: non devi chiedermi scusa, hai fatto solo quello che ti sei sentita di fare e poi è stata colpa mia che non ti ho lasciato spiegare

Io: perché sei ancora qui? Perché non sei andato da lei

Si avvicinò pericolosamente a me, era troppo vicino.

F: perché ho capito che lei non è te, che tu sei una persona inimitabile, che sei speciale e che nessuno potrà mai sostituirti.

Chiuse la distanza tra di noi e mi baciò. Quanto mi erano mancate le sue labbra, le sue carezze, i sui baci. Misi le mani dietro la sua nuca e lo avvicinai maggiormente a me, non volevo che se ne andasse, non volevo che mi lasciasse sola. Volevo lui, solo lui.
Mi cinse la vita e mi strinse a sé, facendo combaciare i nostri bacini. Sentivo la sua voglia di possedermi, sentivo la sua voglia di farmi sua. Gli sbottonai la camicia e lui iniziò a far scorrere la zip del mio vestito. In poco tempo rimanemmo nudi e diventammo una cosa sola. Volevo sentirmi amata e lui era l'unico che riusciva a farmi vivere queste emozioni, era l'unico che riusciva a capirmi. I cuori battevano sempre più forti e sembravano andare all'unisono, i sussulti ed i gemiti riempivano il silenzio della stanza e creavano un'atmosfera magica. Esausti ci coricammo sotto le coperte, uno accanto all'altro. Poggiavo la testa sui suoi pettorali mentre lui mi accarezzava i capelli.

Io: mi sei mancato

F: anche ti piccola, non sai quanto

Io: come faremo adesso?

F: io ho ancora le tue cose

Io: hai tenuto tutto?

F: certo

Io: questo vuol dire che posso tornare a vivere con te? Insieme?

F: certo, non vedevo l'ora di tornare a vivere sotto lo stesso tetto, insieme

Lo baciai mentre una lacrima di gioia mi rigò il viso.

Io: noi cosa siamo adesso?

F: beh, se ho visto bene hai ancora il mio anello al dito

Era vero, non lo avevo mai tolto, era sempre rimasto lì.

Me lo sfilò, lo prese tra le mani e mi guardò negli occhi

F: vuoi essere la mia fidanzata?

Io: sì sì sì

Lo baciai ancora, ancora e ancora. Dovevo recuperare tutto il tempo che avevo perso con lui.
Ci addormentammo così, incuranti del fatto che fuori ci fosse una tempesta spaventosa.

Nei giorni seguenti tornammo a Trento, mi era mancata molto quella piccola cittadina. Filippo mi portò una settimana in Sicilia, una vacanza ci voleva proprio. Poi sarebbe ripartito a Cavalese, la nazionale di stava allenando per ottenere la qualificazione alle olimpiadi di Rio 2016, si giocava il tutto in Giappone a settembre. Cercai un lavoro, inizialmente mi assunsero come barista in un piccolo locale alla moda, dicevano che così avrei attirato maggiormente i clienti grazie alla mia bellezza. Filippo volle che lasciassi il lavoro perché molto spesso i clienti mi lasciavano i loro numeri o ci provavano con me. Filippo veniva quasi ogni sera al bar ad osservarmi e a vedere che nessuno ci provasse con me. Appena qualcuno cercava di attaccare bottone lui arrivava e diceva testuali parole

L: se non te la vuoi vedere con me smamma, perché lei è già impegnata con me.

Adoravo il suo essere geloso, adoravo il modo in cui si prendeva cura di me e mi proteggeva dagli altri.

Un giorno un fotografo mi notò e disse che potevo diventare la testimonial di qualche prodotto. Così inviai il mio curriculum e mi presero. Ora facevo la fotomodella per diversi marchi e prodotti.
Ormai era fine agosto, avevo appena finito un servizio fotografico per Armani e decisi di andare a Cavalese, volevo fare una sorpresa a Filippo. Ormai era quasi una settimana che ci sentivamo solo per telefono. Nessuno a parte luca sapeva che io e Filippo eravamo tornati assieme ed ora era il momento giusto per farlo sapere.
Arrivai fuori dalla palestra dove i ragazzi si stavano allenando. Dalle voci sembrava che avessero finito, infatti si sentivano schiamazzi e risate varie. Appena entrai erano tutti rivolti verso il coach che gli stava parlando. Ascoltavano attentamente le sue parole e annuivano alle considerazioni che faceva. C'era anche molta gente che assisteva all'allenamento e voleva qualche foto e qualche autografo da parte dei giocatori. Molti ragazzi erano già usciti ad aspettare i giocatori dopo la doccia. Dentro ormai eravamo rimasti in circa 10 persone.

B: bene ragazzi, ora potete fare stretching, poi andate a fare delle foto con quei ragazzi che vogliono solamente incontrare i loro idoli.

Tutti si girarono nella mia direzione e vidi gli occhi di tutti puntarmi addosso.
Tutti continuavano a fissarmi senza dire una parola ed io mi sentivo in completo imbarazzo.
Scesi le scale del palazzetto pian piano e mi avvicinai agli inserti pubblicitari. Luca e Filippo mi vennero incontro.

Io: lucaaaa

Lo abbracciai, era da almeno un mese che non lo vedevo. Mi era mancato tantissimo

L: sempre più bella. Mi sei mancata tesoro

F: ehi... Piano con i termini. E poi perché abbracci lui? Sono io il tuo fidanzato.

Gli sorrisi e lo baciai

Io: il solito gelosone.

Mi Sentivo ancora gli occhi degli altri addosso

Io: sentite, non è che potete dire ai vostri amici di smetterla di fissarmi? Mi mettono in soggezione

Filippo si girò verso di loro e li guardò

F: ehi, toglietele gli occhi di dosso, lei è mia

Ecco che adesso ero ancora più in imbarazzo.

Io: Filippo

Degli ululati provenivano dai giocatori italiani quando Filippo mi diede un altro bacio

F: 10 minuti e sono da te

Io: si, intanto vengo a salutare gli altri.

Amore eternitWhere stories live. Discover now