Capitolo 30

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Mancano due giorni per la gita a Londra. Sono passati mesi da quando mi sono lasciata con Harry. Sono passati mesi che non ci parliamo. Sono mesi che non ci guardiamo. Sono ben quattro mesi. Sto iniziando a pensare che, visto che lui non si è fatto avanti, non gli interesso. Anche io però non mi sono fatta avanti, però a me lui interessa. E molto. Però non riesco mai a trovare il momento adatto. Non riesco ad avvicinarmi. Ma so che questa settimana è la mia settinana fortunata. Paula insiste che anche l'oroscopo dice che: "Sarà la settimana perfetta. Il leone è in testa ad ogni classifica. Ascolta. Amore: avete incontrato la persona giusta, capace di sopportare i vostri silenzi e le vostre bizzarrie, i vostri scatti e le vostre fughe... fatevi avanti! Avete avuto problemi ma lo amate ancora? Fatevi valere... anzi volere!" Paula legge convita l'oroscopo scritto nel giornalino. Non credo affatto nell'oroscopo, però, mi fido delle mie amiche. Dicono che alla gita a Londra mi aiuteranno. Non so cosa o come faranno, di trovare un momento sola con Harry l'avrei potuto fare in qualsiasi giorno di questi mesi. Il problema sono io: non riesco a parlargli. Ma ce la posso fare. Ce la devo fare. Le mie amiche mi stanno aiutando a riparare i miei errori quando non dovrebbero e io sono così grata a loro.

Meg è la stessa. Le piace ancora Harry, come non biasimarla? Anche io lo sono. Togliendo l'aspetto, che è veramente un gran bell'aspetto. Cosa ha Harry? Il suo modo di fare? I suoi atteggiamenti? Sono pazza di lui, e forse il motivo per cui mi piace è proprio che non lo so. Forse non ha senso, forse sono semplicemente fissata. Comunque sia, Meg ha iniziato da pochi giorni ad adocchiare un ragazzo che ha visto alla biblioteca, è un nerd fissato con la narrativa. Meglio lui che il mio ragazzo.

"Secondo me all'hotel, di sera. Esci e vai alla sua stanza e parlate" inizia Isabel.

"Sì, ma i suoi compagni di camera?" Le ricordo. Mi sdraio e appoggiando la testa sulle gambe di Paula che è appoggiata invece contro il muro.

"Ci mettiamo d'accordo. Ho sentito che un suo compagno di camera è un ragazzo che viene al mio corso di tedesco. Si chiama Alex Honeycutt" interviene Paula. Alzo lo sguardo e lei mi guarda dall'alto.

"Il problema è..." faccio una smorfia con la bocca "che non so cosa dirgli. Non l'ho fatto per quattro mesi quin- "

"Oh, avresti così tante cose da dire che potresti parlare per due settimane consecutive" mi interrompe Anne "Vivian, hai baciato il mio ex ragazzo davanti i suoi occhi. Un 'scusa' è un buon inizio"

"Lui l'ha lasciata senza un motivo" mi ruba le parole Isabel.

"Aspettate" ci fa segno di stare zitte e con il telefono esce dalla propria camera.

"Beh, l'idea di entrare in camera potrebbe andare. Devo solo prepararmi mentalmente e devo anche preparare un discorso. E tutte le possibili domande o risposte che dirà." Poso due dita sulle tempie. "Credete che il 'metodo Clary' funzioni?" Mi rimetto seduta e guardo le due ragazze.

"Lo spero per te." Borbotta Paula. "È meglio essere spontanei, senza programmare tutto perchè niente è prevedibile." Questo non mi tranquillizza. Isabel cambia fortunatamente argomento parlando della sua uscita con Logan.

È deprimente quanto importante parlare di Harry. Deprimente perché mi ricorda che non sto con lui, importante perché trovare una tattica potrebbe farmi tornare con lui. 'Tattica', santo cielo. Siamo tornate come quando avevo 12 anni e cercavo tattiche per farmi comprare i vestiti. Ma le 'tattiche' non hanno niente a che fare con il metodo di mia cugina. Il suo metodo si basa sulla fortuna e sulla improvvisazione. Non c'è niente di programmato, devi trovare il momento esatto e agire. Quindi, come dice Paula, essere spontanei.

"Ma dove eri finita?" Chiede Paula ad Anne. Ero di nuovo a pensare a lui che non mi sono nemmeno accorta che Anne era tornata ed Isabel aveva finito di parlare. Anne rimette il telefono in carica e sorride come una cretina.

New Me • Harry StylesWhere stories live. Discover now