-I'm here with him-

4.7K 255 40
                                        

Era una mattina molo silenziosa quel sabato, ogni persona si trovava nel proprio letto o faceva colazione con la propria famiglia, probabilmente a disintossicarsi dalla folle notte del venerdì precedente, tutti tranne me.

Camminavo in solitudine lungo il la riva del mare, lì dove la sabbia si univa all'acqua in un soffice contrasto, con la mia solita cuffietta nell'orecchio sinistro che ascoltavo una delle canzoni di Adele, mentre guardavo in lontananza alcuni ragazzi fare acrobazie sullo skate... Tipico dei 14enni, alzarsi presto e andare alle rampe per esercitarsi.

Doveva essere bello sentire l'odore del sale marino e il caldo vento di inizio settembre tra i capelli mentre si volteggiava nell'aria, con gli amici che si lanciavano sfide a vicenda per vedere chi era più bravo.

Doveva essere bello sorridere, per davvero però.

Mi chiedevo sempre se un giorno sarei riuscita ad essere felice,  speravo che Emma si accorgesse di me e che Thomas riuscisse a trovare un po' di tempo in più per stare insieme.
Volevo provare la sensazione di felicità che non avevo mai provato prima e... Mi accorsi che qualcuno mi stava fissando.

Smisi di pensare e cercai di capire chi fosse.
Non era una piccola occhiata o un semplice sguardo di pochi secondi.
Mi stava osservando da un bel po'.

Il sole diventava più rovente e accecante, ma la cosa non mi disturbava, l'unico problema era che non riuscivo a riconoscere quello che probabilmente era un ragazzo, seduto sulle panchine del molo.

Si stava alzando, forse un suo amico lo stava chiamando...Per poco riuscii a identificare quella figura, ma tutto ciò che vidi furono i suoi capelli scuri e le sue spalle larghe.

-----

-Sei stupenda- commentò Thomas quando uscii di casa per andare alla festa a cui mi aveva invitata.

-Si, una modella- obiettai sarcasticamente salendo sull'auto, alla guida c'era un suo amico e al mio fianco due ragazze, una mora e l'altra rossa, mentre Thomas stava davanti.

-Non preoccuparti, sei carina così- borbottò la ragazza vicino al finestrino, squadrando i miei vestiti. -Se la maglia fosse un po' più stretta saresti perfetta- aggiunse, sorridendo.

A differenza dei miei jeans scuri e la canotta larga grigia, loro avevano dei pantaloncini così corti da coprire a stento il sedere, un top alto in modo da scoprire la pancia e mentre io indossavo delle semplici converse nere, loro avevano dei tacchi vertiginosi.

-Come fate a camminare con dei tacchi così alti?- domandai indicando i loro piedi, erano talmente alti che per poco non sedevano con le ginocchia al petto.

-Abbiamo fatto molta pratica- sbuffò la rossa quando partì la macchina...Certamente non era la più simpatica in quella macchina, ma almeno diceva le cose come stavano, senza peli sulla lingua.

-Loro sono Sophia e Ally- le presentò Thomas indicando prima la bionda e poi l'amica meno spiritosa -E lui è Dale, è australiano, ma vive qui da un bel po'- continuò, dando una pacca sulla spalla al guidatore mentre svoltava a sinistra.

-Io sono Madison- risposi, incominciando a fissare la strada.

Quando parcheggiammo nel vialetto notai una villa magnifica, era molto raffinata e c'erano macchine sparse ovunque ovunque, persone che conversavano o bevevano sedute su delle panchine nel giardino, accerchiati da bicchieri rossi messi alla rinfusa sull'erba, e si sentiva la musica provenire dalla casa.

-Questo posto è pazzesco- sussurrò una delle sue ragazze al mio fianco, e per una volta avevamo avuto lo stesso pensiero.

Quella casa era spaziosa, spettacolare...Non riuscii ad immaginare come doveva essere l'interno, ma con tutte quelle persone, credevo che non sarebbe stato possibile vedere la dimora in tutto il suo splendore.

Maybe I'm Insane |Dylan O'Brien|Where stories live. Discover now