Capitolo 4

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Le sue barriere restano nascoste ma non per molto poiché si avvicina pericolosamente a me. Le punte dei suoi pollici accarezzano con lentezza i lati delle mie braccia scoperte. Il suo respiro è duro, posso sentire la freschezza della menta quando lui espira dalla bocca. È freddo contro il mio naso, lui sorrise inrisposta conoscendo l'effetto. "E come farete a farlo, signore?"

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BLACK Capitolo 4

La sua pelle è calda mentre poggia la sua fronte contro la mia, cerco di non muovermi ma il mio corpo non mi da ascolto. Le mia mani accarezzano la sua schiena dal basso verso l'alto, i suoi occhi si chiudono per un momento, lui si ritrova a respirare velocemente. Ho appena notato dei cerchi scuri contornargli gli occhi, quei lineamenti scuri partono dalla colonna del suo naso e si estendono per la parte alta delle guance. Sembra così stanco. I suoi occhi si aprono improvvisamente, lui toglie la sua fronte dalla mia e fa un passo indietro liberandomi dalla posizione in cui mi aveva bloccato con le sue braccia ai lati della mia faccia contro il muro di cemento.

Il sorriso maligno di poco prima non è più visibile sul suo viso. "È tempo di andare via" La sua voce non è seducente come quella di prima, è spenta adesso. Lui mi guarda di nuovo e sospira. "Ho bisogno che te ne vada, proprio adesso"

Io non so cosa dire, lo fisso fino a che perde la pazienza. "Amelia!" L'eco della sua voce mi riporta alla realtà.

"Per l'amor di Dio, vattene!"

"No" Dico semplicemente.

"Amelia, adesso. Esci fuori" Si tocca i capelli allontanandosi.

"Perché?" Mi avvicino a lui.

"Perché..." Le sue mani si poggiano sul suo viso, strofinando entrambi gli occhi e porta i palmi delle sue mani sulla sua faccia sconfortato.

"Perché cosa?"

"Perché non posso pensare quando mi stai intorno! Devi andartene, davvero" I suoi occhi non incontrano i miei, analizzano la pavimentazione sotto di noi.

Roteo gli occhi, so che non lo vedrà ma lo faccio lo stesso. Lui è così lunatico e mi fa venire il mal di testa. "Va bene"

Scendo giù per le scale di legno raccogliendo i miei libri aperti. Neanche un saluto c'è tra di noi. Per essere qualcuno che controlla quasi tutto quello che gli sta intorno sembra che non possa controllare le sue motivazioni. Le sue azioni prendono il sopravvento.

..........

Sbatto la porta dietro di me ignorando gli sguardi che ricevo dagli amici della mia coinquilina che tanto per dire non mi sono nemmeno preoccupata di imparare i nomi. Lei si scusa per me e io roteo gli occhi. I suoi occhi blu entrano nella mia anima cercando di leggermi e sono costretta ad andarmene. Mi chiudo a chiave nella mia stanza ignorando la musica alta che disturbava i miei pensieri. Kate e i suoi compagni di studio sembrano non avere a cuore il rispetto verso le altre persone.

Aprendo il mio portatile cerco di finire e spedii l'ultimo paragrafo della brutta copia del mio saggio breve e lo invio alla mia professoressa di letteratura inglese. Lei probabilmente riderà sulle mie parole, non sono stata in grado di concludere una sola frase negli ultimi tre giorni e non so quando avrei potuto rifarlo. Le mando la copia del mio compito non finito senza preoccuparmi di quanto incompleto potesse essere.

Mi faccio una doccia e quando ritorno trovo due email da leggere. La prima è della mia professoressa di inglese che ignoro, preferisco sapere il mio voto sgradevole di persona piuttosto che essere giudicata dietro uno schermo. L'altra email viene da Lui e è un email di gruppo la quale è già stata risposta dalla maggior parte della classe tranne per me e un altro studente.

BLACK (Harry Styles) -Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora