Cap.11

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"Mary " sussurai al telefono.
Lei non rispose. Era ancora sotto shock per quello che le avevo detto.
"T-tu sei prorpio sicura di essere incinta?"domandò.
Io sospirai.
"Si. Ho fatto tre test. Tutti positivi e in più ho un ritardo di due settimane"
"Quindi sei incinta da 3 settimane, facendo conto che sei stata in quel periodo con Harry" disse. Io annuii anche se non poteva vedermi e mi sedetti sul letto. 
"Giusto. È vero che tu e Zayn mi accompagnarete alla prima visita?"domandai. 
"Certo. Adesso io vado da Zayn. Racconto un po' la situazione. Per qualunque cosa conta sul mio aiuto" disse.
"Salutamelo!"esclamai e chiusi il telefono. 
Mi avvicinai a Gigi e Cody, seduti su un tavolino della caffetteria e mi presi la testa con le mani.
"Allora che ha detto?" Domandò.  Io feci spallucce.
"Non si è arrabbiata, sa quanto io amo Harry. Poi ha detto che lei è Zayn mi avrebbero sostenuta" li guardai.
Cody mi rivolse un sorriso e mi abbracciò.
Lo avevo detto anche a lui oggi, e ha iniziato a urlare dicendo che sarebbe diventato zio, quando il mio bimbo avrebbe già avuto degli zii.
Io continuavo ridere mentre lui non la smetteva di urlare per tutta la stanza.
"Bhe devi ritenerti fortunata ad avere una sorella del genere. Non tutte le famiglie avrebbero preso bene la notizia" esclamò.  Io annuii concordando con lei e mi alzai. Mi avvicinai alla cassa, e mi feci preparare una cioccolata calda. Ogni volta che la prendevo, non facevo altro che pensare a Harry.
Dietro al bancone la ragazza mi sorrise e mi porse la tazza con la cioccolata.
La pagai e poi tornai al mio posto.
"Io e Cody avevamo in mente di andare a cena insieme, ma se tu non vuoi rimanere da sola posso restare"
Io scossi subito la testa.
"No! Non sono malata. Voi potete fare tutto quello che volete. Io passerò da Mary e Zayn" dissi. Loro con un sorrisone mi ringraziarono, e io non potei fare altro che sorridere.
"Bhe io vado in stanza.  Tra poco passa il pullman" dissi. Era tardo pomeriggio e avevamo appena finito le lezioni. 
Li salutai con un bacio sulla guancia e uscii dal bar.
Il tempo qui era abbastanza decente, anche se il vento era molto frequente, così quando arrivai in camera, optai dei jeans e una maglia a maniche lunghe. 
Misi ai piedi i miei stivaletti e presi la borsa.  Non mi interessava di truccarmi, così uscii dalla camera al naturale.
Mi hanno sempre detto che senza trucco sono più bella, solo che odio vedermi senza niente in faccia, ma in questo periodo il trucco non è la mia priorità.
Mi sedetti sulla panchina davanti la fermata, e tirai fuori il mio telefono assieme alle cuffiette.  Da quando scoprii di essere incinta mi iniziavo a deprimere ascoltando canzoni tipo "All I want" dei Kodaline. Canzone che rispecchiava molto la mia situazione.
Mi alzai dalla panchina ed entrai nel pullman strapieno di persone, che come me volevano arrivare a Londra.
Feci vedere la mia tessera del collage all autista e mi sedetti.
Mi infilai le cuffie e appoggiai la mia testa sul finestrino. 
(...)
"Ehi Mary " la abbracciai.  Lei ricambiò e mi fece allentare, mentre squadrava la pancia per niente evidente. A prima vista sembrava piatta, ma io che lo sapevo riuscivo a vedere una minuscola crescita.
"Che fai?"domandai quando chiamò Zayn.
"Ehi Rose " mi abbracciò.  Io sorrisi e lo strinsi.
"Zayn. Puoi portare via tua moglie. Mi sta ispezionando la pancia" ridacchiai. Lui rise e prese per la vita Mary, allontanandola.
Mi sedetti sul divano venendo affiancata subito dai due.
"Allora Rose. Che intenzioni hai?"domandò mia sorrlla.  Aggrottai le sopracciglia.
È ovvio che avevo intenzione di tenere il bambino.
"In che senso?"domandai. 
Lei mi circondò le spalle con il suo braccio.
"Harry...come glielo dirai?"domandò.  Io feci spallucce e sospirai. Mi aveva praticamente bloccato da ogni social e aveva cambiato numero.  Fin quando non si farà vivo e vedrà con i suoi occhi, non saprà niente di suo figlio.
"Bhe...ha praticamente bloccato ogni contatto con me" mormorai.  Mi feci sfuggire una piccola lacrima e Mary mi abbracciò.
"Non voglio che mio figlio o figlia, nasca senza un padre.  Tu sai come ci si sente tuttora" singhiozzai.  Nostro padre non ci aveva mai degnato della sua presenza, e dopo la morte di nostra madre ci aveva trattato male.
"Mi dispiace. Vuoi un bicchiere di acqua?" Domandò Zayn. Io scossi la testa, sorridendo debolmente e mi asciugai le lacrime, con la manica.
Misi una mano sulla schiena e misi un cuscino dietro essa. Dopo il primo mese la schiena iniziava a farmi male. Sapevo che era uno dei primi sintomi che sentivi, apparte la fame e la stanchezza.
"Io tornerei a Oxford fossi in te. Sei stanca" mi fece notare. Io annuii e mi alzai. 
"Va bene. Ci vediamo" dissi e uscii da casa.
Ritornai alla fermata dell'autobus e ci Salii sopra giusto in tempo.
Mi sedetti e chiusi gli occhi.
Ero stanca e molto. Non sapevo come avrei fatto durante le lezioni, e come i professori avrebbero reagito dopo aver visto il gonfiore che sarebbe aumentato.

Spazio autrice.
Ecco il capitolo 11
Che ne pensate? 
Non so se vi va bene il fatto che salterò alcuni giorni per arrivare al quarto mese, visto che la storia si allunga dopo il parto.
Aspettatevi tante cose!
Nel frattempo scrivetemi qui sotto alcuni nomi per dei bambini.  Si per maschi che per femmine.
Vi chiedo come sempre di lasciare un commento e di stellinare la storia.
Se volete pubblicizzare qualche storia potete contattarmi qui sotto, sul mio profilo o per messaggio privato.
Baci Anonymous xx

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