Promessa

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È passato un mese e ormai la mia "infatuazione" per Damien mi ha occupato ventiquattro ore su ventiquattro.
Ci vediamo quasi tutti i giorni e il massimo di lite che abbiamo avuto è quando dovevamo decidere se andare o non andare ad una di quelle stupide feste della scuola.
Ovviamente ho vinto io e non ci siamo andati.
Qual'è il problema di questo giorno?
Che stanno arrivando i miei genitori.
Stanno per arrivare le vacanze di Natale e ovviamente mio fratello ha informato i nostri che mi ero fidanzata...
Povero Damien.
Ora siamo seduti sul divano, io sono tra le sue braccia mentre mio fratello è dall'altra parte del divano, le luci spente ed in tv un pessimo film.
Ormai mi sono abituata a stare con Damien in presenza di altri, ma solo se sono persone di cui mi fido quindi o appunto mio fratello, Sol e i miei due amici.
Domani sarà il primo giorno di vacanza e non so propio dove o come potremmo passarle... a casa mia no.
Con la compagna di mio fratello e i miei genitori no.
Non posso sopportarlo, magari Damien va da qualche parte.
Mi stringo di più tra le sue braccia e lui mi copre meglio con la coperta.
《 Tesoro tutto ok? 》
Non gli rispondo, faccio finta di dormire, sento il corpo stanco, anche parlare mi sembra troppo faticoso.
《 Sta dormendo? 》 gli chiede mio fratello.
《 Sì 》
Sento la sua mano infilarsi nei miei capelli massaggiandomi lentamente la cute.
Mi lascio scappare un sospiro.
《 Dovremmo svegliarla i nostri genitori saranno qui da un momento all'altro... 》
《 No... oggi è stata una giornata pesante meglio lasciarla riposare ancora un po 》
Grazie, grazie, grazie.
In quel preciso momento qualcuno apre la porta di casa con le chiavi... riconosco subito le voci dei miei genitori e di quella oca... senza contare le risatine di Sol, tutta la famiglia al completo, che felicità...
I passi veloci sul pavimento mi fanno capire che quel piccolo tornado sta correndo verso di noi.
Grida un "papà" e dopo saluta Damien che gli risponde a bassa voce facendogli capire che sto dormendo.
I tacchi di mia madre e della oca rimbombano sul pavimento fino a fermarsi davanti a noi.
Adesso che ci penso... sto lasciando Damien in una situazione orribile... sono così cattiva...
《 Tu devi essere Damien 》 la voce di mia madre... non è cambiata per niente.
Credo che si stringono la mano visto che il braccio del mio "fidanzato" mi lascia un attimo la schiena, ma solo un attimo, torna subito a stringermi al suo petto.
《 Ah finalmente qualcuno che la porti sulla retta via 》 oca di merda... non devo ucciderti, non devo, non devo...
《 In realtà è lei che sta aiutando me 》
No Damien... non difendermi o finisci male.
La stronza intanto se la ridacchia.
《 Simpatico il ragazzo 》
Apro gli occhi di scatto e prendo la mano di Damien che si era sporta per stringere quella di Bella.
《 Non toccare il mio ragazzo, non vorrei che lo infettassi 》
Vedo con la coda dell'occhio mia madre trattenere le risate mentre mio padre mi lancia un'occhiataccia.
Damien mi guarda leggermente divertito.
《 Ehi piccola credevo stessi dormendo 》
Faccio un piccolo sorriso e mi stringo tra le sue braccia.
《 Ciao mamma, ciao papà, Sol 》
Si fanno i vari saluti e mia madre con Bella vanno a cucinare.
Giusto, le donne in cucina, gli uomini a non fare nulla.
Eh certo.
Mio padre guarda Damien ad occhi socchiusi.
Speriamo vadia tutto bene...
《 Allora ragazzo... da dove vieni? 》
Parte l'interrogatorio.
《 Un posticino anonimo nulla di che 》
《 E... la tua famiglia? 》
Il corpo di Damien si irrigidisce di colpo.
《 Non li sento da quando me ne sono andato da casa. Volevo essere indipendente 》
Perché mi sa tanto di... bugia?
Mio padre sembra credergli e forse ne è anche fiero.
Capiteli.
"Eh perché lui è maschio, e quindi lui è forte, e poi è un'alfa e i maschi alfa sono indipendenti".
Ecco cosa sta passando nella testa di mio padre ora.
Beh almeno è una buona impressione.
Forse i maschi di casa sono accontentati.
Mancano mia madre e la puttana... cioè solo mia mamma.
Per me quella può pure bruciare.
Ci accomodiamo a tavola e cominciamo a mangiare.
Cibo.
Ciboooo.
No ok, l'ansia mi sta dando alla testa.
Stavolta è mia madre a parlare.
《 Allora Damien non ci farai mai conoscere i tuoi genitori? Cioè va bene l'indipendenza, ma sarei davvero felice di conoscerli 》
Sento il suo braccio accanto al mio tremare leggermente.
Damien cos'hai?
《 Dubito signora. Sono molto attaccati alla loro casa 》
《 Beh allora andremo noi da loro 》
Sorride tranquilla mia madre.
I nostri gomiti si sfiorano e lo sento chiaramente sussultare.
Sabrina aiutalo.
《 Eih, ma lo sapete che ha fratellino adorabile? È molto piccolo e tenero 》
"Sabrina cosa stai dicendo?!"
"Reggimi il gioco"
La puttana lo guarda con un sopracciglio alzato.
《 Lasciare la tua famiglia non è stato molto carino, non ti hanno detto nulla? 》
Mio padre gli lancia un'occhiataccia.
Beh almeno per questo siamo d'accordo.
Ma i fottutissimi cazzi tuoi no eh?
《 Sono adulti, Bella. Non sono la loro balia, mio padre è stato felice che partissi con il mio amico per farmi delle esperienze 》
Un po tutti c'è la ridacchiamo mentre il viso della stronza si dipinge di rosso dalla rabbia.
《 Ho sentito dire che a scuola hai una bella reputazione... 》
Sputa lei acida.
Lui alza le spalle tranquillo.
《 Se sono fantastico non è mica colpa mia 》
Io trattengo a malapena le risate e lui mi guarda con la coda dell'occhio sorridendo leggermente.
Mia madre sembra intenerita dalla sua espressione -forse la sta conquistando- mentre mio padre sembra più sorridere per il commento.
Bella è ancora più furiosa.
《 Hai avuto altre relazioni prima di Sabrina? Descrivile 》
...
Morte.
Morte.
Già me la immagino.
Impalata da dell'argento con dei corvi che gli mangiano le interiora.
《 No. Non fidanzate intendo, ma sono uscito ogni tanto con qualche ragazza mentre mi spostavo per il mio viaggio. Quando mi sono definito abbastanza perfetto e "bravo" ho deciso di seguire l'istinto del mio lupo per trovare la mia luna 》
Lo guardo con un leggero rossore sulle guance.
Ho capito cosa intende con "bravo".
La schiettezza di Damien sembra sorprendere la bastarda.
Finito di mangiare io e Damien saliamo un attimo in camera mia.
La prima cosa che faccio è abbracciarlo.
《 Scusa, forse era meglio se non venivi 》
《 No tranquilla. È una bella serata, sto facendo bella figura no? 》
《 Sì... senti so che non è il momento, ma tu dove le passerai le vacanze? 》
《 Devo tornare a casa. È successo un piccolo... problema 》
《 E non posso venire vero? 》
Lui si guarda nervoso intorno.
《 Qualsiasi cosa succederà e vedrai in quella casa... non smetterai di amarmi vero? 》
Lo guardo confusa.
《 Che stai dicendo? 》
《 Premettimelo 》
《 Lo... prometto 》

Non so obbedireWhere stories live. Discover now