cap.1

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"Non si imparerà mai a crescere se non si prova almeno una volta il dolore".

P.O.V.Anna

Un'altra mattinata di scuola è finita
finalmente...mi avvio verso casa ripensando a tutte le cattiverie subite da questa mattina, le voci dei miei compagni di classe rimbombano nella mia mente 'non sei degna di essere qui'
'Fai schifo' 'stammi lontana' 'non guardarmi o toccarmi che mi contagi con quello schifo che sei' 'sei una razza di merda', la gola inizia a soffocarmi, a bruciare più del solito e mentre cammino cerco di rimandare giù le lacrime che ormai mi rigano il viso e il freddo di inizio dicembre le rende talmente fredde che mi bruciano la pelle. Ho ancora dieci minuti di tempo per arrivare a casa, mentre cammino mi fermo come al solito alla casa dove c'è sempre Baldo che mi aspetta, baldo è un canelupo marroncino scuro e nero ha il pelo lungo ed è dolcissimo, perché mi rallegra un po con l'energia che sprigiona quando mi vede, c'è un legame speciale tra di noi, 《Ciao Baldo...Come stai?》 Dico singhiozzando con un sorriso sforzato, lui notando il mio umore inizia a leccarmi e a saltrarmi addosso, facendomi dimenticare tutto e tutti《Sei così bello e buono》dico ridacchiando, dato che la sua lingua cercava di raggiungere la mia faccia.
Passati quei cinque minuti che mi hanno risollevato l'umore, mi riavvio verso casa.
Arrivo sotto casa e suono al citofono aspettando che mia madre mi aprisse
*beeeep*
《Si,chi è?》chiede mia mamma con una voce acuta e disturbata per colpa del microfono vecchio e rovinato
《Il Papa...》dico io seccata...apre la porta e mentre salgo in acensore faccio un sospiro, non saprei dire se sia un sospiro di sollievo o di tristezza.. bah forse entrambe. Apro la porta ed entro,casa mia è un semplice appartamento con parecchi coinquilini... tutti vecchi...sono scorbutici, e si fanno sempre la guerra.
Mi chiudo la porta alle spalle, e mi avvio direttamente in camera, cercando di evitare qualunque contatto con mia madre che purtroppo mi ferma 《com'è andata a scuola?》domanda
《Uhm, tutto okey》dico per tagliare corto 《che cosa hai fatto? Qualche verifica?》chiede insistentemente
《No mamma, non abbiamo fatto nulla di diverso dalle lezioni normali, ora posso andare in camera almeno per appoggiare lo zaino?!》rispondo con un tono seccato 《si si, vai pure!》.
《Che cosa vuoi da mangiare???!》mi ulra dalla cucina mentre sto riponendo i libri nello scaffale, 《nulla mamma! Non ho fame!》rispondo con un tono altrettanto alto,mi butto sul letto prendo il mio telefono e le cuffiette Metto la musica al massimo chiudo gli occhi e inizio a distrarmi un po da tutto quello che era successo.
Dopo circa dieci minuti entra mia mamma con un aria un po preoccupata, e si siede accanto a me... tolgo gli auricolari e ascolto quello che ha da dire..《che hai Anna? Sono giorni che mangi poco e niente... mi sto preoccupando, è successo qualcosa a scuola che io non so?》domanda dopo aver fatto un sospiro profondo 《Nulla mamma, sul serio non ti preoccupare, va tutto bene, solo che questi giorni mi fa male lo stomaco》mento cercando di tranquillizzarla, 《Ahh, okey..》risponde arresa,con un aria un po' dispiaciuta, ed esce chiudendo la porta dietro di se, mi riinfilo le cuffie nelle orecchie,chiudo gli occhi e mi metto a dormire vagando in un mondo migliore. La mia fantasia.

LOTTA CONTRO IL DESTINODove le storie prendono vita. Scoprilo ora