Volersi e tenersi

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Era ormai passato un mese da quella litigata e la situazione iniziava a farsi seria.
Più che altro era Hermione a non voler parlare con Draco, era ferita.
Il biondo, tuttavia, non contribuiva a sistemare quello strano rapporto.
La ragazza si stava convincendo del fatto che la loro non sarebbe mai stata una vera relazione, erano solo stati stupidi, ecco tutto.
Avrebbe provato a dimenticare quel bacio ad Halloween, ma era sempre meno sicura di potercela fare.
Sì, certo, si parlavano, ma non andavano mai ad affrontare la situazione "Draco-Hermione".
Era il primo di Dicembre e la neve cadeva sui tetti, rendendo tutto più natalizio.
I due non dormivano più insieme, per scelta di Hermione e a Draco andava bene. Almeno avrebbe resistito alla tentazione di saltarle addosso.
Ma nemmeno lui sapeva perché si stesse trattenendo. Lo faceva e basta.
Quel giorno, Harry, Ron e Ginny sarebbero andati a trovarli.
«Harry!» esclamò Hermione, abbracciando l'amico e subito dopo i due Weasley.
Draco si limitò a fare un cenno con la testa.
«Allora, come ve la passate qua dentro?» chiese Ginny, lanciando uno sguardo furtivo all'amica, che ricambiò con occhi tristi.
«È piccola la casa, ma ci si può vivere» disse Hermione.
«E tu, Malfoy?»
«Abitabile» rispose, con una smorfia, il biondo.
«Siamo venuti a trovarvi, ma dobbiamo fare in fretta, perché la McGranitt ci ha dato il permesso di tornare alla Tana, quindi dobbiamo sistemarci. Hermione, possiamo parlare?» chiese Ginny.
«Okay».
Le due si allontanarono dai ragazzi per non farsi sentire.
«Allora, con Malfoy?»
Hermione le raccontò tutto, a partire dal loro primo bacio, fino alla loro ultima litigata. La rossa si limitò ad annuire.
«Cosa pensi che dovrei fare?» chiese, infine, la Granger all'amica.
«Vi siete baciati tre volte ed è stato sempre lui a prendere l'iniziativa. Io penso che lui ti voglia davvero, ma se tu mantieni le distanze così, non succederà mai nulla» rispose Ginny.
Penso che lui ti voglia davvero.
Ti voglia davvero.
Ti voglia.
Davvero.
«Lo ami?»
«Sì».
«Sicura?»
«Mai stata più sicura di così».
***
Quando i tre se ne furono andati, Hermione rifletté sul da farsi.
Lo ami?
Ovviamente.
Ma lui ti ama?
No.
Ne sei così sicura?
No.
Non ti avrebbe baciata se non ti amasse.
Non mi avrebbe derisa, se mi amasse davvero.
Forse devi parlargli.
Forse.
La ragazza si sedette per terra in quella sorta di "salotto", mentre Draco era in bagno.
Poi, decise di mangiare.
Mangiava sempre di meno ultimamente, ma in quel momento aveva particolarmente fame.
Prese delle fette di pane e le mise sulla padella, per poi tostarle.
Non avendo un tostapane, si dovette arrangiare così.
«Che fai, Granger?»
«Tosto il pane».
«Hai fame?»
«Sì» rispose Hermione, girandosi verso di lui.
«Strano» disse Draco.
«Senti, Malfoy, penso che dovremmo parlare».
Il biondo si avvicinò a Hermione.
«Lo penso anche io».
«Be', io, ehm, sì cioè, credo, uhm, c-che noi...»
«A parole tue, Granger, a parole tue» disse, sorridendo, Draco.
«Oh, io ci sto provando!» esclamò Hermione.
«Mi farai impazzire, prima o poi» sussurrò il biondo, facendo arrossire la ragazza.
Quest'ultima prese un bel respiro e partì.
«Allora, io penso che l'ultima volta che abbiamo litigato io abbia esagerato, ma anche tu hai esagerato, e quindi mi sono arrabbiata, m-ma io non posso continuare a vivere così, perché sono estremamente sola e ho bisogno di qualcuno che mi a-ami o anche solo che mi stia vicino, ma se non ci parliamo praticamente mai tra di noi oppure di quello c-che facciamo, di quello che proviamo e di chi a-amiamo, io non posso continuare a stare qui facendo finta che tra noi non sia successo assolutamente nulla, perché so benissimo cos'è successo, e so benissimo di amarti e ho provato ad odiarti, ma non ci riesco più!» disse tutto d'un fiato Hermione, piangendo.
Draco era immobile, fisso su quegli occhi color cioccolato che tanto amava, fisso su quelle labbra morbide che aveva baciato più di una volta e che adorava quando si piegavano in un sorriso, soprattutto se la causa di quel sorriso era lui.
La ragazza si asciugò in fretta le lacrime, per non farsi vedere debole.
Si guardarono per un attimo che sembrò durare un'eternità, poi Malfoy le prese il viso tra le mani e le sussurrò:
«Anche io ti amo».
Poi la baciò, intensamente questa volta.
Le poggiò una mano dietro alla nuca e un'altra sul fianco.
Incastrò la lingua con quella della ragazza e vi giocò, ma delicatamente.
Hermione si sentiva come ubriaca.
Le gambe le tremavano, ma non ci faceva neanche caso, a dirla tutta.
Aveva la pelle d'oca, il respiro veloce, il cuore a mille, ma sinceramente, che gliene importava?
Possedeva tutto ciò di cui aveva bisogno e, fosse stato per lei, quella casa sarebbe potuta essere anche senza letto, senza luce, senza cucina, senza nulla.
Non aveva bisogno d'altro.

MudloveWhere stories live. Discover now