Capitolo 1|L'inizio della fine.

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"Si vive una volta Sola, ma se lo fai bene, una volta sola è abbastanza."

-Mae West
*****

Okay no. Non va affatto bene. Ma perché mi lascio sempre convincere? E adesso neanche la trovo più.
Grandioso.

Oh andiamo Alex dove sei finita?
Mi avvicinai a quello che sarebbe dovuto essere il tavolo del rinfresco di questa patetica festa. Odio questo tipo di cliché, alcool a non finire, pasticche, erba, coca, si trova di tutto, Tranne le amiche idiote con cui vai alla festa, alla quale non volevi andare, degli amici idioti di scuola.
Non appena arrivata questa casa mi era sembrata stretta per la quantità di persone che si trovavano all'interno, ma dopo tre bottiglie di birra avevo cambiato opinione e questa casa assomigliava sempre di più al Labirinto di dedalo.
Iniziava a girarmi la testa, era l'una passata e iniziavo a sentirmi veramente male.

Una volta trovata Alex niente si sarebbe potuto mettere tra me e l'uscita. sempre se fossi riuscita a trovarla. L'ultima volta che avevo visto alex stava giocando a "bubusettete" con le sue tette e tre ragazzi.

Urtai contro qualcuno e farfugliai qualcosa di molto simile a delle scuse. Andai verso la musica e mi ritrovai nella mischia. Schiacciati gli uni contro gli altri, riuscì a riconoscere solo alcuni dei miei compagni di scuola. In lontananza finalmente trovai Alex che beveva su un divanetto con occhi sgranati.

stavo andando verso di lei preoccupata dal suo sguardo perso e spaventato, ma mentre cercavo di farmi spazio tra quelli in pista, qualcuno mi si parò davanti mi afferrò per i fianchi fino a far scendere le sue mani al mio sedere e non prima di avergli dato una bella strizzata, iniziò a dimenarsi contro di me.

Io ero ubriaca. Ma lui lo era di più. Cercavo di respingerlo ma non faceva che strusciarsi di più contro di me, ma la situazione iniziò sinceramente a spaventarmi quando nonostante le mie proteste, quello non faceva altro che toccarmi dappertutto. Stavo per mollargli un ceffone quando qualcun altro mi venne in soccorso.

-non l'hai sentita la ragazza amico? Toglile le mani di dosso.- e fece per scostarlo da me, poi mi afferrò per il polso e andammo in una delle camere della casa. Lui si chiuse la porta a chiave dietro le spalle quando entrò.

Mi ci volle un po per riconoscerlo a causa delle luci soffuse.
- e così anche Ria Jones qui stasera, quale onore .- stava ridendo.

Lo so. Lo so. Ho 16 anni e odio le feste. Okay lo ammetto. Ma che ci posso fare se ho solo brutte esperienze quando ci vado. E tanto per cambiare anche stasera non è che mi stia andando meglio.

Guardai storto Blake, ma poi sbuffai annoiata -alex..è il suo compleanno oggi e voleva fare qualcosa di,parole sue non mie, "trasgressivo".- Questo mi fece ricordare che era ancora sul quel divanetto e che dovevo andare a riprenderla. Come se fossi stata in trans scossi la testa e mi gettai sulla porta evitando Blake, ma con mia sorpresa lui mi prese la testa tra le mani e con 2 dita provò a tenermi aperto l'occhio destro.

-ma che cazz..?!- mi scostai con aria interrogativa. non ce la facevo più la testa mi scoppiava davvero, volevo solo andarmene.
- hai preso qualche droga?- disse
Avrei tanto voluto rispondergli di no, ma l'alone di luce bianca che si allargava alle sue spalle sosteneva il contrario.
Sorrise.
Solo, sorrise.

Wao, quel ragazzo era davvero bellissimo: alto, capelli neri e lucenti perfettamente disordinati e occhi freddi come il ghiaccio . Insomma uno di quei ragazzi su cui neanche fantastichi, perché sarebbe un immagine troppo surreale perfino per l'immaginazione stessa.

-stai per svenire, vieni ti riporto a casa- disse mentre apriva la porta con un sorriso beffardo stampato in faccia.
-posso tornare a casa anche da sola Blake, grazie- ma mentre lo dicevo mi ritrovai faccia a terra. Ahi. Pavimento duro, sporco e appiccicoso. Blake alzò gli occhi al cielo mi fece alzare e mi abbracciò per sorreggermi e insieme ce ne andammo. Avevo la faccia dolorante per la caduta e la testa frastornata all'alcol, cazzo.

Ero ancora appoggiata al petto di Blake mentre ci dirigevamo alla sua auto. Cavolo, se qualcuno dei nostri amici mi avesse visto abbracciata a Blake l'avrebbe sicuramente raccontato a Cam.
Ormai stiamo insieme da due mesi ma è così maledettamente geloso di chiunque, perfino del mio migliore amico, Mark che conosco da quando ero piccola. Lui crede che Mark sia sempre stato innamorato di me, ma ne dubito insomma, me ne sarei accorta no?
Il fatto che non si fidi di me mi infastidisce, anche perché io di lui mi fido cecamente.
O forse semplicemente non mi importa.
Ci sto ancora pensando.

Mi aprì la portiera e mi fece stendere sui sediolini posteriori. Ah..che sollievo per la mia povera testa, finalmente stesa su una superficie morbi.... -aspetta!-
Mi alzai di scatto, fanculo il dolore lancinante.
Blake spense il motore e si girò verso di me - cosa?-
-Alex! non siamo andati a riprenderla.-dissi io allarmata.
lui si girò nuovamente verso lo specchietto retrovisore, sospirò e aprì la portiera.
- tu resta qui, io vado a cercare alex - mi disse dal finestrino, prima di dirigersi nuovamente verso il palazzo.
Stanca morta non potei fare a meno di riposare un po', giusto il tempo che Blake avrebbe impiegato nel cercare Alex.

Toc!Toc! Ohh!
Mi stropicciai gli occhi E sbadigliai, Cavolo. Devo essermi proprio addormentata.
Toc Toc!
Mi girai verso il finestrino e video Blake, ma non Alex.
Aprì la portiera e scesi.
- Blake dov'è Alex?-
- Ria..-
Oh mio dio..
Alzai la voce e lo Guardai dritto negli occhi avvicinandomi.
-BLAKE!-
alzò lo sguardo e mi fissò,no no no..
l'espressione sul suo volto faceva chiaramente capire che qualcosa non andava, ma c'era di più era.. era.. paura.

sbarrai gli occhi e barcollai all'indietro fino ad appoggiarmi all'auto, feci un bel respiro per calmarmi, ma non funzionò l'ansia cresceva. senza pensarci due volte mi girai e mi avviai verso il palazzetto, ma Blake mi fermò afferrandomi per le spalle e facendomi girare verso di lui.
- Ria ascoltami, Alex non è più lì okay? Non è più lì.-
- mi stai dicendo che se n'è andata?
- ti sto dicendo che non è più lì, e che nessuno l'ha più vista alla festa da quando siamo scesi anche noi.-

Si raddrizzò e si passò una mano fra i capelli.
-nessuno sa dov'è, Ria.-
E mi crollò il mondo addosso.

questo è il primo capitolo della mia storia .FORCED.
È la mia prima storia quindi spero vi sia piaciuta, e se è così votate e scrivete dei commenti, il vostro parere per me è la cosa più importante♡.》

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