3 - Il campo di pomodori

63.2K 4.3K 5.1K
                                    




Mi è stato fatto presente che alcuni di voi hanno trovato un primo capitolo diverso da quello che ho pubblicato. Dev'essere la versione precedente, che non so perché Wattpad non abbia aggiornato. Vi consiglio di togliere e rimettere la storia dalla biblioteca, onde evitare di trovarvi la versione vecchia e non corretta. (Ps. cercherò di aggiornare ogni giorno, tanto i capitoli sono tutti lì. Questo non toglierà tempo a GoT, anzi, lo sto facendo per averne di più per GoT. Royalty dovevo revisionarla a prescindere🫶🏻❤️.)

🌸🌸🌸

«Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi.»
— Shakespeare, Re Lear




La mattina mi sveglio con un forte mal di testa e la disperazione per l'imminente ripresa delle lezioni. Il letto di Keelan è vuoto e già rifatto. Il mio, invece, è un casino. Quando dormo mi muovo come una piovra che lotta per la vita, fuori dall'acqua, e oltre ad aver fatto cadere il cuscino per terra, le lenzuola mi si sono aggrovigliate attorno alle caviglie, imprigionandomi.

Mi libero con non poca fatica e quasi non cado con la faccia sul pavimento. Sbuffo e impreco tra me e me. Dal piccolo salotto mi giungono già le voci di mio fratello e del principe.

Cammino piano, con le orecchie tese. «... e così riuscii a fare scacco matto!» esclama Ashton.

Il mio ingresso nell'angolo cucina genera la curiosità di un paio di occhi azzurri. «Buongiorno, signorina Scarlett,» mi saluta Keelan.

Mugugno in risposta e vado a sedermi sull'unica sedia libera attorno al tavolino in legno.

«Buongiorno,» ripete Ashton.

Mugugno di nuovo e lascio andare la testa contro il ripiano del tavolo, sbattendoci la fronte. Il tonfo sordo aleggia tra di noi.

Due mani mi prendono il viso e sollevano la testa, per poi sistemarmi in una posizione eretta sulla sedia. Mio fratello mi sta squadrando con occhio critico. «Sembri uscita dal video di Thriller di Michael Jackson.»

Keelan, sorride in modo fastidioso; si siede davanti a me e stende una tovaglietta in camoscio rossa sul tavolo. «Michael Jackson. Che nobile artista dal cuore grande e dal talento immane!» esclama con un sospiro.

Ashton sospira di rimando. «Eh già. Mia sorella ne aveva paura da piccola.»

Lo incenerisco con lo sguardo. Keelan mi sta fissando con una punta di curiosità. «Come poteva farle paura Michael Jackson?»

Scrollo le spalle. Ash mi mette davanti una tazza di caffè fumante e la prendo subito in mano. Non aspetto un secondo prima di iniziare a berne lunghe sorsate, come se fosse acqua e morissi di sete. Un rivolo di caffè mi sfugge e va a bagnarmi il mento. Sul viso di Ashton compare un'espressione disgustata.

«Non lo so,» rispondo alla fine. «Mi faceva paura e basta.»

«I bambini normali hanno paura dell'uomo nero, mia sorella di Michael Jackson.»

Keelan si infila un paio di guanti. Solo ora mi accorgo che sulla tovaglietta c'è un barattolino in vetro, che ha l'aria di contenere marmellata. Lo stappa e con una spatolina in argento inizia a spalmare la marmellata sulle sue fette biscottate. «Gradite?» domanda.

Onestamente quella marmellata sembra più terriccio mischiato ad acqua e fatto a poltiglia. «Certo!» Ash per poco non si mette a saltellare sul posto. «Non pensavo che un giorno sarei finito a mangiare marmellata e fette biscottate con il principe Keelan Hemmings!» trilla.

Osservo la scena con attenzione (più perché non ho voglia di andare a lezione, e in questo momento preferirei anche una tortura medievale). Keelan porge la fetta biscottata ad Ashton. Mio fratello lo ringrazia e se la porta alla bocca, per poi dare un morso generoso.

Royalty Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora