five !

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Quando la tua scuola sembra un incubo e i tuoi professori (nessuna esclusione) ti appaiono come i detentori del potere dell'inferno, dormire è arduo.

Aggiungiamoci il fatto che avrei un test di matematica (abbiamo un rapporto davvero pessimo) ed uno di inglese per i quali non ho assolutamente studiato, e addizioniamo (tanto per restare in tema) un ragazzo ventunenne che suona la batteria nel cuore della notte, e otteniamo la ricetta per farmi uscire completamente di testa.

Alzandomi dal letto calpesto un paio di vans abbandonate sul tappeto e il tacco di una scarpa (mai messa in vita mia, regalo di Calum per natale) mi si infilza nel tallone.

Sopprimo un urlo e una fila di bestemmie che farebbero scendere dalle dolci nuvolette del paradiso Dio, la Madonna e tutti gli angeli in colonna e apro la porta della mia stanza buia, con la piena intenzione di afferrare una bacchetta dalla mano di Ash per ficcargliela in un orecchio e farla uscire dall'altro.

-Sono le quattro e mezza!- la luce della sua stanza è accesa, un paio di boxer pendono dal lampadario, creando una strana ombra sul suo volto di ragazzino deficiente.

Ecco, l'ho detto: è un deficiente.

Ma sono salva dal barattolo, dato che a cena ho messo due dollari e sono coperta almeno fino alle cinque.

- E quindi?- fa spallucce e smette di fracassarmi i timpani per due secondi, senza però togliere il piede dal pedale, così che la gran cassa continua a rincoglionirmi il cervello.

-E quindi sono le quattro di mattina e dovrei svegliarmi tra due ore e mezza per fare un test per cui NON ho studiato e vedere le facce di cazzo dei miei compagni di classe per cui NON mi sono ancora mentalmente preparata e dovrò sopportare Igor che ci prova con me utilizzando la storia della capra di sua nonna e a me fanno dannatamente schifo le capre!-

Ashton smette di tamburellare la punta del suo piede sullo strumento e si alza dallo sgabello di pelle nere su cui aveva il sedere da tre ore e mezzo.

Un normale essere umano coltiva le sue passioni sotto la luce del sole, Ashton Irwin è l'eccezione che conferma la regola e che mi scassa i coglioni.

-Sono finiti gli assorbenti eh?- mi poggia un braccio sulle spalle, circondandomi con la sua enorme figura di australiano.

Annuisco flebilmente, pensando ai pacchetti vuoti in fondo al cassetto del bagno che condividiamo.

Ci sono tre bagni.

Il quarto è la lavanderia che utilizzo solo io, dato che se quei quattro provassero a farsi un bucato farebbero esplodere qualcosa o mi tingerebbero le mutande di colori improbabili come il rosa cicogna.

LE CICOGNE NON SONO ROSA come Luke sostiene.

-L'hai mai vista una cicogna? No, quindi shh- come se quei suoi occhi l'avessero davvero vista, una cicogna rosa. Ma Luke ha il carattere di una ragazzina mestruata 365 giorni e 6 ore all'anno, quindi nessuno cerca di contraddirlo. Quasi mai.

Comunque, dei restanti tre bagni, uno è fuori uso da qualche mese e ci condividiamo gli altri due tra litigate mattutine lunghe ore ed incontri di wrestling sul pavimento del corridoio che se i lottatori televisivi ci vedessero, si cagherebbero sotto sulle loro mutandine colorate e se la darebbero a gambe.

Posso anche depilarmi le gambe una volta a settimana, tagliuzzarmi le ginocchia e poi lavarle col sapone, mettermi mascara e lipgloss ogni giorno, posso anche chiamarmi Gil e odiare il mio fottuto secondo nome e la mia fottuta nonna italiana che me lo ha passato, ma so picchiare meglio che quattro ragazzi messi insieme.

Se ve lo stareste chiedendo, il primo turno è il mio.

Passiamo il corridoio ancora mezzi abbracciati, mentre la mano enorme di Ash mi accarezza una spalla e mentre i miei occhi faticano a stare aperti.

Poi approdiamo in soggiorno e ci fermiamo davanti alla tivù accesa.

-Spostatevi- grugnisce Calum, steso in un ammasso di coperte rosa e sommerso da almeno tre cuscini di piuma.

-Che ci fate svegli?- chiede dopo, alzandosi e stropicciandosi gli occhi con i pugni delle mani.

-OMMIODDIO QUANTO SEI CUCCIOLO!- sussurro semi-urlando e le sue orecchie si drizzano all'istante -Non prenderemo nessun cucciolo. Fly down amico- aggiunge Ashton, dandogli una pacca sul braccio.

-Allora potete anche tornarvene da dove siete venuti- afferra il bordo di una coperta e si tuffa indietro sul divano, coprendosi la faccia.

-Ma io ho male alla pancia- Cal si scosta la stoffa dagli occhi e mi guarda stringendo le palpebre, esaminando la mia espressione da cane bastonato.

-Avanti- dice Ash spingendomi poco in avanti - i suoi occhi gridano "adottami", non volevi un cucciolo- quello sorride e allarga le braccia.

Mi stendo con Cal e Ashton fa per tornare nella sua stanza.

-prova a suonare la tua batteria ancora una volta e sei un canguro morto- gli punto un indice addosso e lui fa labbruccio.

-BADABUM PSS- muove le mani come se stesse battendo i tamburi con le sue bacchette.

-Ash- lo richiamo con tono di avvertimento.

-BADABUM CHA PSS- continua imperterrito, aggiungendo un effetto.

-Ashton- lo chiamo.

-BADABUM CHA CHA PSS SHA!- si aggiunge quell'idiota cinese al mio fianco.

-O LA FINITE O VI GIURO CHE VI PRENDO LA FACCIA, LE FONDO INSIEME, LE FACCIO RINSECCHIRE SOTTO IL SOLE E LE USO COME ASSORBENTI INTERNI.-

-Sempre la solita Gil- mormora Calum prima di prendermi a massaggiare la pancia e addormentarsi.




Sono appena tornata dal cinema, ho visto Città di carta e l'ho adorato, non tanto quanto il libro ma mi è piaciuto.

Se lo avete visto ditemi come vi è sembrato e la vostra opinione, seguitemi su twitter (wannahugthemm) e stay tuned per nuovi aggiornamenti!

Votate, commentate e divertitevi!

-Gil



Vivere con i 5SOS (cinque sotto un tetto)Où les histoires vivent. Découvrez maintenant