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Quando aprii gli occhi, mi resi subito conto che avevo un mal di testa così forte che mi sembrava di impazzire. Era come un martello che picchiava ripetutamente dentro di me.

Mi girai sul fianco e la serata precedente mi comparve davanti agli occhi come un film. Io che bevevo, che iniziavo a ridere senza più smettere, Kyle che mi riportava a casa e poi la mia confessione. E lui che aveva dormito con me. Solo che adesso non c'era più. Il letto era freddo, di certo si era alzato da un bel po'. La verità è che non mi ero mai svegliata durante la notte, ma era probabile che se ne fosse andato poco dopo che mi ero addormentata.

Era triste rendersi conto di essere da sola. Di nuovo. Ma in fondo, che mi aspettavo? Era già stato troppo gentile ad aiutarmi e poi ad ascoltare la mia storia. Speravo solo di non pentirmi di aver raccontato tutto ad un ragazzo che conoscevo da così poco tempo. Non mi era mai successo di affezionarmi a qualcuno, eppure con lui era stato così facile e così spontaneo.

Quando diedi un'occhiata al cellulare, lo sguardo mi cadde sull'ora. Erano le due del pomeriggio ed io avevo dormito.. all'incirca undici ore. Accidenti, era strano svegliarsi a quell'ora.

Uscii in corridoio trascinando i piedi. Stavo morendo di fame, ma non sapevo se fare colazione o passare direttamente al pranzo.

"Alla buon'ora, signorina" scherzò Mayra, voltandosi nella mia direzione. Era ai fornelli e mi sembrava stesse mescolando qualcosa.

"Buongiorno anche a te, May" risi "che cucini?".

"Bistecca!" esclamò. Ora che mi ero avvicinata, avevo notato che non stava mescolando, ma girando da un lato all'altro le fette di carne nella padella.

"Sembra appetitosa" commentai, ricordando immediatamente che era il cibo preferito di Kyle. Perché improvvisamente mi ero messa a pensare a lui? Dovevo darci un taglio.

"Ce n'è anche per te, tra qualche minuto sono pronte".

La ringraziai e corsi a farmi una doccia. L'acqua calda che mi scivolò lungo il corpo contribuì, almeno in parte, ad alleviare il dolore alla testa. Dopo il pranzo avrei preso una pastiglia e poi sarei stata decisamente meglio. Mi misi dei leggins ed maglietta larga e lunga, di quelle che danno alle manifestazioni con i loghi e gli sponsor. La mettevo solamente in casa, per essere più comoda.

Mi sedetti a tavola proprio mentre anche Maeve entrava nella stanza. "E così la principessa si é svegliata!".

Sorrisi. "A quanto pare sí, anche se con la testa sono più addormentata che mai".

"Devi dirci qualcosa?" mi domandò con un sorrisino malizioso. Mayra posò al centro del tavolo il piatto di portata con il cibo e prese posto.

"Già, Phoebe. Devi dirci qualcosa?" chiese anche lei. Era una delle poche volte in cui vedevo le sorelle Hamilton così complici. Iniziavano a spaventarmi.

"Emh, no. Ragazze, cosa dovrei dirvi?".

"Per esempio spiegare perché alle undici Kyle é uscito dalla tua stanza, dicendoci di rassicurarti quando ti saresti svegliata e non l'avresti trovato".

Spalancai gli occhi. Oh, cielo. Ed io che avevo pensato che mi avesse abbandonata in piena notte.

"Non è come credete" mi difesi.

Mayra ridacchiò. "Non devi giustificarti! Moriamo dalla curiosità di sapere una cosa".

"Dite pure" acconsentii, pur essendo del tutto ignara di quello che avrebbero potuto chiedere.

"Com'è a letto?".

Per poco non mi strozzai con un pezzo di bistecca. Era ovvio che avessero pensato ad una notte di passione, ma sentirlo domandare con così tanta schiettezza era piuttosto imbarazzante. Mi schiarii la voce. "Non l'abbiamo fatto, dico sul serio".

InconsapevolmenteTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang