Capitolo 6

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La sto aspettando in atrio. Sono preoccupato... E se non si presentasse?
Invece la vedo. Scende le scale e mi raggiunge. Mi saluta, mi prende per mano e mi trascina fuori. Inizia a correre e ride felice. La sua allegria é contagiosa. La seguo.
Sfilo sotto lo sguardo di Susy e mi sento... Libero! Voglio infrangere ogni regola della mia fazione prima di andarmene. Una piccola rivincita dopo anni di sopportazione.
Oggi é giovedì, sabato noi iniziati prenderemo parte al test attitudinale e domenica ci sará la cerimonia. Voglio godermi questi giorni e imparare quante più cose possibili sugli eruditi... Insieme a Cally.

I pensieri mi frullano nella testa, mentre Cally si dirige verso il parco abbandonato. << Dai Ken, ti porto nel mio rifugio >>. Non posso essere più su di giri di così! << Eccoci. Anche se adoro essere un' erudita, ogni tanto ho bisogno di staccare e quindi mi rilasso qui>>.
Siamo in mezzo a decine di alberi e lei va verso due arbusti più bassi e più folti. Si infila dietro essi e diventa invisibile. Ecco il suo rifugio: una nicchia fra i rami di questi due cespugli.
Mi invita ad avventurarmi e mi ritrovo seduto sopra una coperta blu, circondato dalle foglie. << È meraviglioso>>. Dico, perchè lo è veramente. << Vengo sempre qui un' oretta al pomeriggio. Ho scoperto questo luogo circa due anni fa e da allora, viaggio sempre con la mia fedele coperta nello zaino, in caso ci sia necessitá di una fuga rapida dalla quotidianità>>.
Una formica mi sale lungo la gamba e Cally la segue con lo sguardo. << Sai mi sei sempre stato simpatico. Sei diverso dagli altri abneganti, ho notato subito la tua voglia di evasione>>. Oddio, quindi se l' aveva notato lei... Non voglio pensare alla faccia che sto facendo. Cally ride: << Ok, allora iniziamo: cosa vorresti sapere sugli eruditi?>>.
Il tempo passa tra racconti di avventure passate e risate.
<< Ora devo tornare a casa, i miei genitori tornano dal lavoro>>. Dico. Cally mi dà un bacio sulla guancia << A domani Ken>>. E torniamo verso le nostre famiglie.

Sto cercando la chiave della porta, quando Susy mi raggiunge: << Ken, ti stai cacciando in un brutto guaio>>. << Ah, si? Beh sai cosa ti dico? Non mi interessa. La vita è mia, vattene>>. << Perciò questo vuol dire che cambierai fazione...>>. << Non sono cose che ti riguardano>>. Mi irrita la sua gelosia ( perché non si apre questa dannata porta?!). << Ken, ti prego...>>. << No Susy. Sei solamente gelosa perché... Perché io la amo! >>. La porta si sblocca, entro e la sbatto. Crollo a terra, tra lacrime di gioia e di amarezza.
Non riesco a tollerare ancora. Il bicchiere é pieno ormai.
Decido di fare una doccia.

La serata scorre lentamente. Non parlo con nessuno e, dopo cena, mi chiudo in camera. Non riesco a dormire, perciò leggo.
Sono immerso nel libro e non sento i passi di Rayan. << Fratellone... No... No, ti prego. Non andartene>>. Aveva giá capito. Vedermi con il libro in mano, gli ha dato la conferma.
<< Lo devo fare>>.
Rayan esce dalla stanza piangendo.

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