Capitolo 7

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<< Rayan ha detto che ieri notte stavi leggendo>>. Mio papá mi parla con tono furioso, a colazione. << Rispondi>>. << Si, stavo leggendo>>. Mamma non dice nulla. Papá si alza e manda Rayan a cambiarsi. Non ho mai visto papà arrabbiato; lui non trasgredisce mai le regole. << Tutto quello che ti abbiamo dato in sedici anni non conta, vero?>>. No papá, non conta. << Eruditi, eh? Cosa ti salta per la testa?... Rispondimi! >>. L' orologio a pendolo inizia a suonare. E continua... E continua...

Bip, bip. Spengo la sveglia.
Un incubo.
Mi alzo dal letto. Sembrava tutto vero.
Con un po' di paura mi dirigo in cucina. Loro tre sono al tavolo. Rayan non ha detto nulla.

Esco di casa alla solita ora. Arrivo alla fermata. Cally é lì, come Susy e Clark. La vispa erudita di cui sono innamorato, mi saluta con un leggero bacio sulla guancia. Iniziamo a conversare. Sento lo sguardo incendiario di Clark e Susy bruciarmi sulla nuca. Mi dispiace ragazzi, è lei che mi rende felice, non voi.
Arriva il primo autobus, ma non salgo. Contro ogni immaginazione, nemmeno Susy e Clark usano quel bus. Mi rabbuio, ma Cally mi sussurra: << Sta tranquillo, infondo, se devi cambiare fazione, non avrai grane>>. Cally ha ragione. Distendo i nervi.

Arriviamo al centro. Cally mi sta per salutare, allora decido di fare la cosa più stupida della terra: la bacio. Davanti a tutti. Lei non rifiuta il bacio.
Quando ci stacchiamo lei mi dice sottovoce: << Mi chiedevo quanto ci avresti messo a deciderti. Se vuoi una risposta: si, signor Ken, mi voglio mettere insieme a lei>>. Mi stampa un bacio sulla guancia e corre via.
Mi giro e tutti mi stanno fissando. Ho un sorriso di soddisfazione in volto e vado verso la classe.

Dopo scuola siamo di nuovo al rifugio. Questa volta lei é seduta sulle mie gambe e guardiamo il cielo attraverso i rami. << Sai Ken, questa è la cosa più pazza che abbia mai fatto>>. Si gira e mi bacia.
Quando arriva l' ora, ci salutiamo e facciamo un tratto di strada insieme, tendendoci per mano.

Torno a casa. Davanti alla porta d' entrata c'è la mia famiglia. Li saluto con un cenno e vado ad aprire l' uscio.
Chissà di quanto ho ritardato. Scopro che sono solo cinque minuti che attendono. Mia madre mi guarda: << Dov' eri?>>. << Clark mi ha chiesto un appunto della lezione, sono andato da lui>>.
Mi vado a fare una doccia e scendo per cena.
<< Figliolo, domani si terrá il test attitudinale. Sappi quali sono i nostri nemici>>. Si riferisce agli eruditi, mio padre.
Credo abbiano capito cosa succederá tra un giorno.

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