VIII CAPITOLO

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- Tieni questo Bea - dice mia mamma porgendomi un orribile costume intero. Che? Non posso mica andare in piscina con i miei compagni e con la classe V.I.P. della scuola conciata così! Ma ti prego!

- No mamma non posso mettere questo, è orribile!

- Ma allora come hai intenzione di vestirti scusa domani? - già perché ora è già martedì pomeriggio e domani mattina farò due ore di piscina. Oggi a scuola non è successo niente, ma proprio niente per tutto il giorno. Non ho visto né Stefano, né Sofia, che domani però ci sarà. Comunque sia ora mi restano solo un paio d'ore prima che i negozi chiudano.

- Mamma me ne prendo uno nuovo - dico e esco con i miei soldi in mano.

Arrivo davanti al primo negozio di costumi che trovo e vedo quello che sto cercando. È molto semplice: lillà nella zona del reggiseno che è diviso da una linea viola chiaro dal resto del tessuto viola scuro. È molto bello e semplice: è mio.

Torno a casa dopo non appena mezz'ora e mia madre rimane stupita della mia rapidità: già anche io ogni tanto ho fortuna.

Preparo la borsa e finisco di fare le ultime cose prima di andare a dormire.

§

La sveglia suona come sempre presto e io devo ancora fare un sacco di cose. Quando sto per prendere il mascara realizzo che non è waterproof e che quindi non posso tenerlo per andare in piscina, mi vedranno tutti struccata! Non che io creda che il trucco sia fondamentale, tanto che fino all'anno scorso non l'usavo praticamente, ma il fatto è che quelle poche persone che mi guardano si sono abituate a vedermi così, e senza trucco sembrerò un mostro. Porco schifo!

Non fa niente, faccio un grande respiro e cerco di sistemarmi il meglio possibile. Non sono poi così tanto male in fondo.

Esco di corsa da casa e prendo come sempre la metro. Dalla solita stazione poi vado fino davanti a scuola dove il professore di Educazione Fisica ci attende con delle biciclette. Sta scherzando vero?

- Oh buongiorno Pozzato! Vediamo di non cadere oggi - mi dice. Non lo sopporto giuro! Ma d'altronde faccio talmente schifo, ho bei voti solo perché studio la teoria.

Salgo sulla bici e noto che anche la professoressa dell'altra classe ha portato delle vetture ai suoi alunni: sono risciò.

Se non l'avessi visto con i miei stessi occhi non avrei potuto crederci. Risciò? Com'è possibile?

I due professori si mettono a confabulare e io tento goffamente di salire sulla bici. Il punto è che il mio equilibrio già precario è danneggiato dal peso della borsa. Sono davvero un disastro!

- Pozzato. - mi chiama il prof.

- Sì? - rispondo.

- Loro sono in diciassette e i risciò sono da due, vai in quello con il sedile libero - davvero? Ma io li amo!

La professoressa mi accompagna e mi dice che il guidatore è un po' un idiota che lei non sopporta e io ho già capito di chi si tratta. La mia vita sembra una telenovela!

- Fubini la ragazza viene con te - dice la prof a Stefano il quale sbuffa rumorosamente: tutti i suoi amici lo osservano e gli fanno battutine, ma lui è davvero il capo.

Mi siedo e mi sento davvero imbarazzata. Oggi a quanto pare è in luna storta quindi meglio tacere.

Iniziamo a pedalare e io faccio un po' fatica a seguire la spinta della sue gambe, ma lui se ne accorge e rallenta.

- Sei carina struccata - mi dice.

- Perché cambi così tanto umore? - gli chiedo perché è un indovinello a cui neanche Edipo saprebbe rispondere.

YOU KNOW YOU LOVE ME (Wattys2016)Where stories live. Discover now