Capitolo 7

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Era una magnifica mattina di sole, e non gli andava proprio di rimanere in casa. Vedere Jerry Lee sdraiato all'ombra, le suggerì di fare una passeggiata in sua compagnia. Si chiese, se era il caso di domandare a Leon il permesso di allontanarsi, per non impensierirlo in caso l'avesse cercata.

Scese al basso e fissò la porta del suo studio, da una certa distanza. Il solo pensiero di rivolgergli parola, la suggestionava e ci rinunciò.

Si avviò verso la porta e uscì all'esterno, fissando Jerry guardare nella sua direzione.

" Jerry Lee" lo chiamò.

Lo fissò alzarsi fulmineo e correre da lei. Gli saltò addosso, gettandola a terra e leccandole il viso. Claudia scoppiò a ridere, quel cagnone le provocava un solletico indescrivibile.

Leon nell'ascoltarla dal suo studio, si precipitò alla finestra, sorridendo a sua volta nel vederla ridere.

" Andiamo a fare un giro? - le chiedeva accarezzandolo - ho bisogno di una guardia del corpo"

Leon li fissò avviarsi e rapido, li seguì a distanza temendo che si perdessero.

Jerry Lee, camminava davanti a lei, come se volesse in qualche modo cautelarla e quando la osservava fermarsi a guardare qualcosa, lui la affiancava osservandola a sua volta.

Era serena con Jerry Lee accanto, si divertivano insieme. Sorrideva, tutte le volte che Claudia si nascondeva, e quando Jerry la trovava, ad attenderlo c'era sempre un abbraccio. Si rincorrevano contenti, finché qualcosa non attirava la loro attenzione e si fermavano a guardare incuriositi. Portava un gran rispetto agli animali, l'amore che gli trasmetteva era ricambiato senza riserve.

Li osservò sedere sotto un albero, mezz'ora dopo, osservando il panorama sottostante. Si concentrò su Claudia mentre stringeva a sé il suo cane, desiderando instaurare con lei, per lo meno un rapporto di amicizia, e si promise di provarci al rientro, d'altronde non poteva evitarlo per tutti i tre mesi avvenire. E sperare che in futuro, chiedesse a lui, di fargli compagnia e non al suo cane.

Sedette a sua volta, non avrebbe turbato la sua serenità esponendosi.

" E' molto bello qui, vero Jerry?" Chiese fissando il cielo azzurro, e le montagne piene di vegetazione, respirando profondamente l'aria pulita.

In quell'istante vide Jerry Lee alzarsi di scatto e ringhiare a qualcosa che si trovava alle sue spalle.

" Jerry che c'è?" chiese di colpo, spaventata. Con la coda dell'occhio notò qualcosa oscillare poco distante da lei.

Un serpente!

Aveva paura dei rettili, nonostante non fosse la prima volta che ne vedeva uno. Sapeva bene che in montagna non avrebbe visto delle semplici bisce nere, che fuggivano via al primo rumore ma, delle vere e proprie vipere velenose.

Claudia sbalzò in avanti d'istinto, osservando sconvolta una vipera poco distante. Si guardo attorno e velocemente afferrò un pezzo di legno, intenzionata a colpire il serpente che sbalzava in avanti minaccioso.

" Jerry Lee, allontanati" gli disse temendo il peggio.

Impossibile colpirla, se Jerry gli stava davanti abbaiando, nel tentativo di metterla in fuga. Il cuore le batteva all'impazzata temendo per il povero cane, che reagiva in quel modo solo per proteggerla.

" Jerry Lee, allontanati, ti prego" Gli ripeteva.

In quell'istante vide Leon afferrare il rettile per la coda e lanciarla nel vuoto della scarpata. Era sconvolta. Da dove era apparso? E con quale coraggio era riuscito a toccare quel serpente a mani nude?

I due contendenti (Mafia-Love Story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora