Capitolo 17

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Era trascorso un anno e Don Salvatore con angoscia, fissava la foto dei suoi figli, di qualche tempo prima. Gli mancavano i suoi adorati ragazzi, soprattutto Claudia espatriata a Londra, sotto sua richiesta per gli studi universitari.

Dopo la terribile esperienza, era caduta in una forte depressione che aveva messo a dura prova l'intera famiglia, avevano vissuto momenti davvero orribili ma, fortunatamente Claudia si era rivelata la ragazza forte che conosceva, ed era riuscita a superare lo sconforto.

Gli mancava Annalisa, la figlia maggiore, sposata da quasi un anno; Alessandro che aveva esiliato in terra lontana, in America, dove avrebbe vissuto il resto dei suoi giorni sotto l'affidamento dell'amico fedele, Don Queen; Leonardo, il figlio prediletto che aveva preteso di andar via per un periodo illimitato.

Claudia lo chiamava spesso, Annalisa andava a trovarlo, Alessandro una volta la settimana lo chiamava e non mancava mai di dirgli "Papà perdonatemi", contrariamente a Leon che non si era fatto sentire. Tuttavia, grazie a molti conoscenti, l'aveva individuato. Stava bene e sapeva, dove si trovava. A sua insaputa, lo aveva affidato ad alcuni amici per tenerlo d'occhio informandolo dei suoi spostamenti.

Isabella, tra una settimana sarebbe andata anche via, sposando l'uomo che amava e Beatrice quella mattina stessa aveva annunciato di volersi sposare a sua volta, tre mesi dopo.

Non averli più in casa lo addolorava, gli avevano dato gioia e dolore ma, sempre fiero dei suoi figlioli che amava immensamente.

Gli rimaneva solo Maria al suo fianco, Clemente e una grande casa vuota.

" Caro - disse Maria avanzando nello studio, spezzando il filo dei suoi pensieri- stai bene?"

" Sì, certo" rispondeva, rimettendo a posto la foto sulla scrivania e alzando lo sguardo su lei.

" Sei un gran bugiardo Salvatore, ti si vede a un miglio di distanza che non è così".

" Solo un po' di malinconia - ammise - tra poco resteremo soli, è questo mi angoscia"

Maria sorrise avvicinandosi a lui: " Hai ragione ma, presto avremo dei nipotini di cui occuparci".

Salvatore la fissò contrariato: " Non illuderti, sono ragazzi moderni, pensano prima alla carriera e poi a crearsi una famiglia"

" Io non ne sarei così sicura, papà" disse Annalisa entrando insieme al marito nello studio.

" Aspettiamo un bambino" annunciarono contenti.

Maria sorrise commossa, osservando l'emozione nel volto del marito, mentre stringeva Annalisa e poi il genero.

" Dobbiamo festeggiare" annunciò il padrino contento.

Quella sera, durante la cena con le sue figlie, vedere le sedie vuote di Alessandro, Leon e Claudia lo rese nuovamente malinconico. La sua unica consolazione, era la telefonata di Claudia che solitamente lo chiamava dopo cena, raccontandogli come aveva trascorso la giornata. Osservava il telefono speranzoso che squillasse e iniziò anche a sentire un certo timore, superato l'orario abituale. Ignaro che Claudia si trovava, in quel momento, sulla soglia del suo studio a fissarlo contenta, dopo un lungo viaggio in aereo. Quando si accorse di lei, gli sembrò, un brutto scherzo della sua immaginazione ma, velocemente la raggiunse e la strinse a sé.

" Mi sei mancata bambina mia"

" Anche tu papà".

Poco più tardi, riuniti in salotto, Claudia raccontava alcuni aneddoti della sua vita a Londra. Preferiva stare nel superficiale e non raccontare a suo padre, di un set fotografico di cui aveva fatto parte. Raccontava che vivere a Londra le piaceva molto, che aveva trovato degli ottimi amici con cui condivideva l'appartamento e con il quale si ritrovava spesso a studiare e raramente a divertirsi, poiché a causa della lingua, lei ci impiegava ore nello studio, confronto a loro che erano inglesi di nascita.

I due contendenti (Mafia-Love Story)Where stories live. Discover now