Capitolo 7

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Stavano trasmettendo un noioso film in tv, a Cloe sembrava piacere. E' un film romantico da quello che ho capito, e ora lui sta partendo per lavoro ma non riesce a dire addio alla sua ragazza.
La rossa è seduta accanto a me con gli occhi fissi sullo schermo. Non ha mangiato molto a cena, è una sua abitudine mangiare poco.

Mi rendo conto di quanto lei sia importante proprio in questo momento. Stanno trasmettendo il derby, eppure ho rinunciato alla partita per lei.

Stavo ripensando a ciò che le era successo, ricollego tutto al sogno e a mio padre. Lui la trattava male, forse c'entra qualcosa con la realtà. Ma non riesco proprio a capire il perché di quel sogno. Forse dovrei lasciar stare.
Mi distraggo da un singhiozzo, vedo Cloe con un fazzoletto in mano che cerca di trattenere le lacrime.
Sorrido e mi avvicino di più a lei, porto un braccio attorno alle sue spalle e la stringo a me.

"Se ne sta andando via, non può lasciarla!"

Strofino la mano sul suo braccio.

"Dai, è solo un film" commento.

Lei resta in silenzio per qualche minuto, poi i titoli di coda compaiono sullo schermo facendola sospirare.

"Preferisco i lieto fine"

Io rimango a guardarla mentre con il broncio cerca di cambiare canale. E' così dolce e buffa allo stesso tempo.

"Che si fa ora?"

Prendo il telecomando e spengo la tv.

"Cosa farai domani?" le domando cambiando totalmente discorso.

"Devo tornare a casa"

La smorfia sul suo viso mi fa comprendere che non ha assolutamente voglia di affrontare il suo ragazzo, se così si può chiamare.
Non capisco perché non lo denuncia. Forse non vuole, forse ha paura o forse nella peggiore delle ipotesi è innamorata di lui.

"Io sono solo qui, posso ospitarti se vuoi" le proposi.

"Sei davvero molto gentile, ma non posso. Non credo che i miei mi lascino fare questa piccola 'vacanza' da te" disse formando le virgolette sulla parola vacanza con le dita.

"Non ti conoscono" continuò.

"Tu vuoi?" le chiesi io.

Mi guardò negli occhi, accennò un piccolo sorriso e annuì.

"Mi piacerebbe molto. Poi vorrei conoscerti anche io meglio, questa convivenza potrebbe aiutare"

Sfilai il mio telefono dalla tasca dei jeans e glielo porsi.

"Chiama i tuoi, chiediglielo, non ti costa nulla"

Esitò per molto, prese il telefono ma non digitò nessuna cifra su di esso.

"Pensa se ti diranno di si" cercai di convincerla.

Dopo un po' annuì, digitò il numero e portò il telefono all'orecchio. Prese un gran respiro prima di parlare.

"Mamma... si sto bene, sono da un amico" mi guardò di sfuggita arrossendo.

"No mamma... Mamma! Ma ti pare?... Si va bene. Volevo chiederti se potevo restare da lui per qualche giorno, è solo e vorrebbe un po' di compagnia"

Si mordicchiò il labbro mentre ascoltava attenta sua madre dall'altro capo del telefono.

"Siamo solo amici... si c'è ancora Harry" faticò a dire quel nome.

"Davvero? Grazie infinite mamma! Credo di restare per una settimana, non so bene di preciso... si certo, va bene. Grazie ancora!"

Mi porse il telefono e fece un grosso sorriso.

Heartbreak || njh (sequel)Where stories live. Discover now