Capitolo 8

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Mi trovavo in salotto con il sedere posato sul divano in pelle e un piatto di biscotti poggiato sul tavolino in vetro ai miei piedi.
Mi trovavo in casa di Cloe, lei era di sopra che stava infilando nella valigia alcune delle sue cose, io sono qui a parlare con sua madre che è la sua fotocopia. E' molto gentile e ha lo stesso sorriso della figlia, ora so da chi ha preso la piccolina.

"Allora Niall, come hai conosciuto mia figlia?"

Mi schiarii la voce posando metà biscotto nel piattino. Preferii non raccontare i dettagli, sarebbe stata una storia troppo lunga e complicata.

"Sono il figlio dell'avvocato Horan, lei era lì per lo stage e abbiamo stretto amicizia fin da subito"

"E' stata un'ottima guida turistica!"

Mi voltai e Cloe fece il suo ingresso con una valigia gialla. Le sorrisi, si venne a sedere accanto a me.

"Da quando ci sei tu il suo umore è cambiato, la vedo sempre sorridente"

Sua madre mi guardò con uno sguardo pieno di amore. Ricambiai con un sorriso imbarazzato, guardai Cloe che teneva lo sguardo fisso sulle mie mani.
Ne prese una, la sinistra, e mi fece alzare insieme a lei. Mi tenne la mano senza intrecciare le dita.

"Mamma, noi andiamo"

La donna si alzò e si avvicinò a noi.

"Stai attenta e fai la brava. Per qualsiasi cosa chiamami. Divertiti tesoro"

Le lasciò un bacio sulla fronte e le accarezzò una guancia, come farebbe ogni mamma. Poi si rivolse a me.

"La affido a te"

"Non si preoccupi, è in buone mani" sorrisi alla mia frase e la guardai. Ricambiò stringendomi la mano.

"Salutami il papà" disse Cloe prendendo la valigia con la mano libera.

La aiutai e caricai il bagaglio in macchina. Dopo aver mandato un ultimo bacio volante a sua madre, partimmo.
Ci fermammo qualche secondo a casa, per posare la valigia, e poi dritti al centro commerciale.

*

Stavamo passeggiando l'uno accanto all'altra, la voglia di prenderle la mano era tanta. C'erano tantissimi negozi e io proprio non sapevo quali fossero i suoi gusti. Magari questa giornata mi aiuterà a conoscere meglio il suo stile.

"In quale negozio vuoi entrare per prima?" le chiesi.

"Niall io non posso farti spendere dei soldi per..." la interruppi, non volendo ascoltare altro.

"Cloe, se lo faccio è perché voglio. Sono davvero felice di spendere questi soldi per te, quindi ora andiamo e tutto ciò che ti piace puoi comprarlo. Io non ho problemi"

Scosse la testa, non volendo proprio accettare.

"Non mi piace spendere i soldi di altre persone, poi mi sentirò in colpa"

Le posai un braccio attorno alle spalle e la feci avvicinare a me.

"Allora, prima i vestiti o prima i trucchi?"

Si mise a ridere.

"Niall!"

Il mio nome uscito dalle sue labbra, con un tono di voce annoiato e di rimprovero, mi fece sorridere.

"Dai piccola Cloe, ti sto pregando. Fallo per me"

Sfoggiai la mia faccia da cucciolo a cui nessuno sapeva resistere. Da bambino la usavo spesso per ottenere ciò che volevo, ero perfido e parecchio dispettoso.

Heartbreak || njh (sequel)Where stories live. Discover now