Interferenze

1.7K 139 31
                                    

Capitolo 10

C'era solo una regola alla WICKED da seguire rigorosamente: Non disobbedire, ed era una di quelle regole generiche che ti impedivano di fare ogni cosa.
Ad esempio potevano ordinarti di non uscire dalla tua stanza, di non stare sveglio dopo il coprifuoco, di non parlare con i ragazzi, di non parlare e basta, di non sbadigliare persino e ogni ordine diventava automaticamente una regola da seguire perché quel 'non disobbedire' comprendeva tutto ciò che ti dicevano di fare o non fare.
Una regola come "non russare", invece, era specifica e non ti privava di alcuna libertà se non quella di russare.
Era estenuante.

Stringevo ancora il biglietto di carta in mano mentre pensavo a come potesse sentirsi Minho in quell'istante. Sicuramente era stata la rabbia a farlo scattare in quel modo, ma ero sicura non fosse l'unico sentimento che bolliva in pentola.
Lo raggiunsi. Cercai di non pensare a cosa potesse dire Newt al riguardo.

«Quei bastardi figli di splof hanno ucciso tutti i nostri amici,» stava blaterando Minho mentre calciava qualcosa, con la scarpa, sul terreno sabbioso. «ed è colpa mia!» esclamò ancora schiavo della rabbia.

Gli posai una mano sulla spalla tentando di rassicurarlo. «Non è colpa tua, loro erano già morti quando li abbiamo lasciati soli nel Labirinto, perciò se la colpa deve essere di qualcuno, è di tutti noi.» dissi ripensando al fatto che se fossimo riusciti a convincerli a seguirci, ora sarebbero tutti salvi.

Mi si strinse il cuore a quel pensiero. Perché li avevo lasciati indietro così facilmente? Perché non li avevo costretti a seguirci?
In quel momento, assurdo, ma riuscii a rimpiangere anche la morte di Gally.

«E di mio fratello, che mi dici?» scattò, gli occhi fiammeggianti.

Mi venne da piangere a sentirgli pronunciare la parola fratello, era riuscito ad accettarlo solo dopo che lo aveva perduto. La cosa era davvero triste.

Mi strinsi nelle spalle. «Mi dispiace.» sussurrai scossa da un singhiozzo.

Senza guardarmi negli occhi, Minho si asciugò una lacrima che gli era scesa sulla guancia e tornò dentro dai ragazzi. Lo seguii muta.

«Allora... Minho stava dicendo la verità quando ha detto che la WICKED lo ha costretto a baciare Riley.» stava dicendo Thomas. Parlò ad alta voce, ma sembrò rivolgersi a se stesso.
I due ragazzi erano rivolti di spalle per cui non ci videro arrivare.

Newt gesticolò con le mani, la mandibola contratta. «Ma se è così, perché la WICKED avrebbe dovuto uccidere i nostri amici?» chiese. «Insomma l'ha...» si interruppe, il disagio nella sua voce era cristallino. «baciata. Perciò non ha disobbedito a un caspio di niente!» Batté il pugno sul muro li accanto.

«Si,» rispose l'altro. «ma forse non è a quello che si riferivano.»

«E allora a cosa?»

«Mi era stato detto di non dirvi niente,» intervenne Minho, sembrava aver recuperato un po' della calma che era andata perduta. «di non dirvi che era un test.» spiegò meglio.

«Perché ce lo hai detto allora?» si informò Thomas assumendo un'espressione compassionevole.

Minho alzò gli occhi dal pavimento e guardò un punto lontano. «Non volevo che Newt mi odiasse per qualcosa che non avevo fatto.» Si rivolse a Newt. «Riley è la tua ragazza, mi taglierei via un braccio piuttosto che tradire la tua amicizia.» dichiarò sicuro di se. Alzò un braccio in aria in attesa di qualcosa, i suoi occhi andarono a posarsi su Newt.
Solo dopo capii che Minho aspettava una stretta di mano dall'amico. Pur con qualche secondo di esitazione, Newt gliela strinse.
Mi sentii di troppo in quel momento, feci un passo indietro per trovarmi più vicina alla porta. Avevo deciso di uscire e rendermi utile nel solo modo che conoscevo, ossia contattando Teresa, quando percepii le dita di Newt sul dorso della mia mano. La strinse e un leggero torpore si espanse tra i nostri palmi.
Provai un brivido di eccitazione forte quasi quanto quello che provavo ogni volta che le sue labbra si posavano sulle mie.
Lui sorrise e sorrisi anch'io.

The Maze Runner - Stato TerminaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora