Quando si tocca il fondo...

1.7K 136 7
                                    


Risalire.....

Amber si svegliò con quella parola in testa. L'aveva usata la preside il pomeriggio prima. Le aveva detto che adesso di sarebbe risolto tutto e che lei avrebbe solo dovuto iniziare a salire la vetta della felicità. Gli era sembrata una frase così strana che si era trattenuta dal ridergli in faccia. Perché, cosa assurda e a cui prima non avrebbe mai creduto, adesso era felice. Albus glielo aveva sempre detto che le cose si sarebbero risolte per il meglio ma lei temeva di soffrire di più. E invece ora non aveva altro che voglia di ridere e saltare di gioia. Era da tantissimo che non si sentiva così. Solo Albus aveva saputo tirarla su durante gli anni scolastici, perché lei riusciva a dimenticare cosa succedeva a casa sua solo con lui. E adesso sarebbe finito tutto ed Albus era la sua ancora di salvezza.

+++++

iniziando a scavare.......

Rose piangeva. Non aveva mai pianto così tanto. Forse solo da piccola.
All'età di cinque anni giocando con i cugini si era arrabbiata ed era riuscita a distruggere la casetta sull'albero dove stavano. Albus e James non si erano fatti niente, erano riusciti a tenersi, invece Lily era caduta dall'albero. Ricordava ancora come aveva pianto quando l'aveva vista cadere e quando, dopo averla raggiunta l'aveva vista svenuta.
Per fortuna l'albero era basso e lei si era svegliata solo con un bernoccolo. Però da allora aveva giurato che non si sarebbe più arrabbiata.
Fu scossa da un singhiozzo più forte quando le parole di Scorpius gli tornarono in testa come se gliele stesse gridando di nuovo.
Fu da allora forse che si era sentita diversa?
Che si era costruita quella barriera tra lei e gli altri?
Certo solo in quel modo poteva riuscire a non arrabbiarsi continuamente...aveva paura di fare del male agli altri...
si doveva consolare però. Il suo carattere non era solo quello. A lei piaceva leggere, piaceva restare isolata.....
ma era davvero nato tutto da quell' incidente????
Stai quasi una vita a pensare di essere davvero te stessa e poi ti ritrovi a pensare che tutto sia solo frutto del mettersi dietro ad una barriera e non vivere come si voleva...
certo che Scorpius la odiava. Si comportava da ipocrita e nessuno glielo aveva mai detto...

*****

Lily entrò nella stanza di Rose ma la trovò vuota. Dove poteva essere?
Scese sotto di corsa da Albus che aspettava una sua risposta. -non è nella sua stanza!-. Lo sguardo di Lily era davvero preoccupato.
Lui si passò le mani tra i capelli.
Non aveva visto Rose a colazione ma capitava alcune volte che per andare in biblioteca a studiare la saltava quindi non si era preoccupato molto, ma arrivato a lezione lei non c'era.
Era da almeno tre anni che Rose non saltava una lezione, e l'aveva saltata solo perché aveva la febbre a 40. preoccupato era uscito dall'aula ed era andato a cercare Lily. Magari aveva la febbre e non era riuscita ad alzarsi dal letto. E lui non poteva salire nel dormitorio delle ragazze e aveva bisogno di Lily.
Ma dove poteva essere?

In quel momento scese James dalla sua stanza. Guardò la sorella e il fratello preoccupato.
-non dovreste essere a lezione a quest'ora?- chiese.
-hai la mappa del malandrino?- chiese Albus speranzoso. James la fece uscire dalla tasca e l'aprì e gli altri due si misero a cercare.
-chi cerchiamo?- chiese James infastidito dal fatto che non gli dicessero cosa succedeva.
-stiamo cercando Rose- disse Lily che continuò a cercare.
Ma controllarono tre volte a testa ma Rose non era da nessuna parte.
-è impossibile. Non uscirebbe mai da scuola!- sbraitò Albus iniziando la ricerca un'altra volta, imitato dagli altri.

*******
La stanza era piena di specchi. Ma lei era lì con tutta se stessa. Chi era quella ragazza riflessa?
Era davvero lei oppure era solo una maschera?
Non voleva più vedersi... non voleva più vedere quella maschera.
Lo specchio davanti a lei andò in mille pezzi.
Rimase solo un'intelaiatura di legno.
Ma gli specchi erano ovunque intorno a lei.
Si vedeva ovunque.
La rabbia la fece boccheggiare.
Tutti gli specchi si inclinarono e poi andarono in frantumi. Non rimaneva altro che polvere intorno a lei, per terra. Ma lei non si era sfogata abbastanza. La stanza tremò. Iniziò a cadere polvere dal soffitto. Si formarono crepe nel muro.
Il primo pezzo di muro che cadde su proprio davanti a lei.
Era grande quanto un piede e non fece un rumore molto forte.
Rose guardò l'architrave che aveva davanti. Sbriciolò una delle colonne che la teneva su e poi, poco prima di farla cadere del tutto fece lo stesso con l'altra colonna.
Il l'architrave cadde, tirando con se tutto il soffitto, e con tutto il suo peso distrusse completamente le due colonne già frantumate. Era una stanza incantata quindi non sarebbe crollata la scuola.
Ma il soffitto fece per crollargli addosso.

********
-è nella stanza delle necessità. La mappa non raffigura le persone se sono dentro!-quasi gridò James.
Si fiondarono tutti fuori dalla sala comune proprio mentre l'ora suonava. Lily agguantò Hugo quando uscii dall'aula di babbanologia e insieme andarono fino al muro dove doveva esserci la stanza delle necessità.
Ma la porta non comparve. Il muro rimase muro.
Rose si era richiusa dentro e non voleva che nessuno entrasse.

*******
La stava forse prendendo in giro?
Non gli sembrava giusto?
Non pensava che il suo potere la potesse beffeggiare ancora di più. Una specie di bolla la proteggeva. Il soffitto era caduto tutto giù ma toccando la bolla si era frantumato in polvere. E neanche la polvere si era depositata su di lei.
Il suo potere l'aveva protetta anche da quella.
Non lo trovava giusto. Si era sentita bene quando aveva visto il soffitto cadergli addosso. Guardò di nuovo in alto e vide che il soffitto era ricomparso.
La stanza si stava riparando.
Aspettò fino a quando non si riparò tutto. Poi allargò la bolla di energia che la proteggeva. Tutto si incurvò, si iniziò a incurvare il pavimento, sul soffitto e sui muri si formarono crepe profonde.
Il suo destino era forse quello di distruggere tutto?
Destino...
quante volte si era detta che il destino non esisteva?
E se si sbagliava?
Tutto intorno a lei tornò a crollare.....

***********
Non pensavano neanche più alle lezioni. Non riuscivano a pensare ad altro che come riuscire a far aprire quella porta. O almeno a farla apparire.
Albus guardò sua sorella Lily, suo fratello James e poi anche suo cugino Hugo ed ebbe un dejavù.
Gli sembrava di ritornare a quando erano fuori dall'infermeria ad aspettare di sapere come stava Rose.
Ma mancava qualcosa. Qualcosa era diverso. Ci pensò un attimo.... cosa c'era di differente?
C'era un'altra persona. C'era Malfoy quel giorno. C'era anche lui preoccupato, che andava avanti e indietro con chissà quali pensieri nella testa.
E invece adesso non c'era....
Ricordò lo sguardo di Rose quando gli aveva detto di trovarlo.
Forse era lui la causa di tutto.
Prese la mappa del malandrino dal fratello e iniziò a cercarlo.
-che ti prende Albus? Ti è venuta qualche idea?- domandò James sorpreso.
-torno subito- disse Albus scappando via con la mappa.
I tre si scambiarono sguardi stupiti e preoccupati.

Quando lo vide in pratica gli saltò addosso. Lo prese per il collo della camicia e lo spinse contro il muro.
-che hai fatto a Rose?- gli sputò in faccia.
Scorpius parve sorpreso ma poi il suo sguardo divenne freddo.
-calmati Potter. Non gli ho fatto niente!- rispose lui cercando di non far vedere che non riusciva quasi a respirare.
Per fortuna per Albus non c'era nessuno in quel corridoio.
Se fosse passato un professore sarebbe stato nei guai.
-Malfoy allora spiegami dov'è Rose!- ordinò.
Lo vide spalancare gli occhi preoccupato.
-come dov'è? Non è a lezione?- chiese.
-no. È chiusa nella stanza delle necessità da sola! Non ci sente e non ci fa entrare. E non è un comportamento da Rose oppure sbaglio?-. Albus strinse le mani intorno al collo di Scorpius. Era furioso. Era quasi un sollievo potersi sfogare su di lui.

-no...non è da lei....-. Scorpius quasi lo sussurrò, come se lo dicesse a se stesso.
Poi sorrise freddo e sbruffone, guardando Albus.
-ho solo fatto la cosa migliore per lei. Quello che tu gli hai sempre detto fin dall'inizio. Non siamo più amici. Gli starò lontano e mi comporterò da Malfoy, è questo il mio destino, no!- disse.
Vide Albus confuso. Poi lo guardò con odio. Un odio profondo.

-non potrai mai odiarmi più di quanto io odi me stesso- sussurrò Scorpius guardando il soffitto. La rabbia di Albus svanì. La presa si allentò. Quanto dolore c'era in quegli occhi. Non ne aveva mai avuto idea. Un tale dolore l'aveva visto negli occhi di Amber ma non aveva mai immaginato di vederlo in quegli occhi di ghiaccio di Malfoy.

Scorpius lo allontanò. Poi riprese la sua cartella che era caduta a terra e se ne andò per la sua strada. Lontano da Rose.

-Albus dove sei andato?- chiese Lily preoccupata vedendolo tornare.
Albus stava per rispondere ma in quel momento comparve una porta sul muro. E poco dopo si aprii.

E Rose uscì...

Il DestinoKde žijí příběhy. Začni objevovat