Capitolo 5

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ANNABETH'S POV

Quando tutto il gruppo era entrato, nessuno di loro aveva fatto caso a due uomini vestiti con un lungo cappotto nero e un cappello dello stesso colore a coprirgli il viso.
Ma adesso, Annabeth e Piper, li avevano notati.
Perché essi puntavano contro le due ragazza due pistole.
Purtroppo non c'era nessuno nei paraggi, e le pistole erano nascoste dai due colossi, che davano le spalle al bar.
Annbeth e Piper respirarono e rimasero immobili, finché un voce cupa tuonò:
-"Seguiteci, o spareremo"
Per un attimo le due amiche si guardarono, poi Piper guardò nel bar ed intercettò lo sguardo di Jason.
Proprio mentre la vista le si oscurava, le sue orecchie si tappavano e lei si avvicinava al terreno un stretta calda e forte la avvolse il braccio, e lei si riprese guardando il proprietario della mano.
I due occhi color del mare la fecero tornare sul pianta terra, e poi prese a correre insieme a Percy.
A correre via, velocemente, lontani da quei colossi che volevano chissà cosa da loro.
Jason e Piper fecero immediatamente la stessa cosa, memtre gli altri uscirono dal retro del bar.
Percy e Annabeth corsero per tutto il parco, a perdifiato, finché la ragazza non fece segno a Percy di fermarsi.
Si nascosero dietro un albero e spiarono per vedere dove fossero quei tizi.
Non c'era traccia di loro.
Così Annabeth, iniziò a piangere.
Piangere come aveva fatto poco volte in vita sua, perché in quel momento aveva avuto davvero tanta paura.
Mentre singhiozzava come una bambina, Percy l'abbracciò e lei si mantenne a quel corpo forte, muscoloso e caldo per non crollare, per non distruggersi.
Sua madre era morta così.
Degli uomini l'avevano rinchiusa in una casa, dove la donna era stata violentata e poi uccisa.
Annabeth non voleva fare la stessa fine.
Pianse, ancora e ancora.
Percy la strinse un po' di più a se e le diede una bacio sulla guancia.
Annabeth quasi rabbrividì a quel contatto, il suo cuore fece una capriola e lei si rilassò un pochettino.
Rimasero così per una durata di tempo che alla ragazza sembrò infinita.

PERCY'S POV

Durante la corsa, Percy ringraziò mentalmente Jason per avergli fatto notare che le ragazza erano in pericolo.
Trovò riparo dietro un albero, dove Annabeth iniziò a piangere.
Lui l'abbracciò senza pensarci due volte, e quando sentì che anche la ragazza si stringeva a lui fu il ragazzo più felice della terra.
Beh, senza contare il fatto che Annabeth stesse piangendo, cosa che in parte intristiva Percy, però erano futili dettagli.
Rimasero abbracciati a lungo, poi Percy si staccò leggermente da Annabeth, le prese il mento tra le dita e la guardò in quegl'occhi magnetici e tempestosi.
Lei smise immediatamente di piangere e lo guardò timidamente.
Percy pensò che lei fosse bellissima anche così.
Era cotto, amava Annabeth come non aveva mai fatto.
Si guararono intensamente e pian pian si avvicinarono l'uno all'altra.
Erano vicinissimi.
Annabeth prese le mani di Percy e le mise sopra i propri fianchi e strinse le sue attorno al collo del ragazzo.
La distanza tra loro era ormai minima.

SPAZIO AUTRICE
Heilà gentah, scusate l'attesa da luglio fino a l'altro ieri per un nuovo capitolo, ma sono stata davvero impegnatissima.
Ora ho ricominciato a scrivere e ho intenzione di scrivere uno o due capitoli a settimana.
Spero vi stia piacendo, perché io mi diverto un sacco a scriverla.
Se vi piace consigliatela ad altri semidei e per favore commentate e lasciate qualche likes, non mi offendo mica.
Penso che nel weekend posterò qualche altro capitolo, perché mi piace un sacco scrivere.
A voi piace il modo in cui scrivo? Se avete qualche consiglio non esitate a dirmelo
Bye✋

||Giulia

Ti amo, Testa d'AlgheWhere stories live. Discover now