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*Harry's Pov*

Come mi aspettavo, a me e Louis il test non poteva andare meglio. Studiare in due è decisamente meglio che farlo da soli. A pensarci, diverse cose sono meglio se fatte in due.

Non posso fare a meno di lasciare le immagini di ieri pomeriggio scorrermi davanti agli occhi. Le labbra di Louis premute sulle mie, la scarica di brividi che ha scosso il mio corpo mentre mordeva il mio collo, il modo in cui le sue mani piccole e leggere toccavano tutte le parti più sensibili del mio corpo.

In un certo senso però sono sollevato dal fatto che Niall ci abbia interrotto. Dopo quello che mi è successo, non riesco a fidarmi delle persone in quel modo. Anche se si tratta di Louis. Almeno per ora. So che, se la nostra relazione durerà, dovremo arrivare a compromessi per forza. Per adesso preferisco non pensarci. Ci sono tanti altri modi per dimostrargli che ci tengo.

Tiro un sospiro di sollievo appena guardo l'orologio appeso sopra alla lavagna della nostra classe, notando che mancano solo altri cinque minuti, poi anche per oggi è finita.

Qualcuno bussa alla porta, e il professore autorizza chiunque sia ad entrare. La porta viene aperta da Ellen, che entra sorridente tenendo dei fogli in mano.

"Buongiorno ragazzi. Professore, non si preoccupi, sarò veloce." Il professor Finn annuisce ed Ellen si schiarisce la gola.

"Probabilmente lo saprete già tutti, ma mi sento in dovere di ricordarvelo. Oggi ci sono le visite dei vostri familiari. Potrete passare tutto il pomeriggio in loro compagnia, vi consiglio di sfruttare questa opportunità per dimostrare quanto vi state impegnando a stare meglio." Si interrompe, guardandoci senza smettere di sorridere.

"Cercate di rilassarvi e passare un buon pomeriggio. Troverete i vostri familiari all'entrata principale subito dopo pranzo." Detto questo saluta velocemente ed esce dalla classe.

Perché io non ne sapevo niente? Nessuno mi ha mai detto niente, non posso essere l'unico. Mi guardo intorno confuso, nessuno sembra aver reagito come me. Dunque gli altri sapevano. Forse mi era stato detto ma io non stavo ascoltando. Ho un brutto presentimento, comincio a sentirmi a disagio e senza pensarci mi mordo il labbro, sentendo la frustrazione accumularsi nel mio corpo.

Sento qualcuno picchiettarmi la spalla, e girandomi noto due occhi azzurri come il mare in inverno, fissarmi. Louis mi sussurra, cercando di non farsi scoprire dall'insegnante."Stai bene Harry?"

Annuisco, anche se sento una strana agitazione impossessarsi del mio corpo. Non sono pronto a rivedere i miei genitori, le persone che sono parte del motivo per cui io sono qui. Non ho la minima intenzione di passare tutto il pomeriggio con loro, sarebbe troppo imbarazzante. Dubito fortemente che ci potrebbe essere anche un minimo di conversazione tra noi. Potrei darmi per malato e rimanere nella mia camera tutto il tempo, ma qualcosa mi dice che ormai è troppo tardi.

"Harry? Cosa c'è?" Louis insiste, facendomi ritornare alla realtà appoggiando una mano sulla mia. Guardandomi intorno noto che ci siamo solo io e lui nella classe, capendo che non ho nemmeno sentito la campanella suonare.

"Uhm, niente,niente. Andiamo" Gli rispondo alzandomi e sorridendogli. Non è un sorriso falso comunque, mi piace vedere che ci tiene a me e si interessa di come sto, mi fa sentire questa strana sensazione nel mio stomaco, e non riesco a smettere di sorridere. Prima di uscire dalla classe però sento qualcuno prendermi per un polso, impedendomi di continuare a camminare. Mi giro, vedendo che Louis mi guarda con un'espressione preoccupata. "Tutto a posto, sicuro? Sai che puoi parlarmi". Scuoto la testa, e in risposta lui avvolge le braccia intorno al mio collo lasciandomi un bacio leggero sulle labbra, facendomi dimenticare per un attimo tutto il resto.

Your Guardian Angel  {Larry Stylinson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora