Capitolo XXXII (R)

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Al risveglio di Maximilian lo aggiornai sulla riuscita del piano e l'alleanza ormai stipulata. Il ragazzo non si svegliò veramente prima che metà mattinata fosse passata, il suo intontimento aveva dell'incredibile. Io non mi sentivo così fuori dal mondo, ma con tutta probabilità dovevo sembrarlo.

Le scosse erano cambiate la notte prima dell'ultima prova. Ora erano più forti e più oppressive, con degli effetti postumi decisamente più evidenti. Un nuovo livello di fastidio che ormai sembrava quasi scontato, oltre che obbligatorio.

Il tentativo di opporsi, e poi di fuggire, dei mie due soldati aveva spinto il nostro nuovo gruppo ad avvicinarsi al fiume. Piuttosto che caricarci Maximilian in spalla e partire verso le ultime tappe, avevamo deciso di aspettare che rinvenisse. I tre bunker rimasti erano comunque vicinissimi, il tempo scorreva a nostro favore e il punto di arrivo non si sarebbe di certo spostato. Quei bunker erano importanti per il mio gruppo quanto per quello alleato: per sfuggire agli altri concorrenti e non essendo provvisti dell'immunità data per convenienza ai due ex cospiratori, questi avevano preso la struggente decisione di non fermarsi in alcuni ritrovi. Per questo motivo Maximilian aveva accettato l'alleanza, nonostante la voglia di non immischiarsi con noi gli si leggesse sul volto anche a problemi risolti. I punti extra gli servivano per guadagnarsi un buon posto in classifica, a noi solo per assicurarci la vetta.

Eravamo un buon assortimento, non il migliore ma di certo non il peggiore in giro per la foresta. William e Maximilian, però, non riuscivano a capire quando la loro giurisdizione di semplici alleati aveva fine. Quando decisi di liberare i membri del mio gruppo, puniti ormai abbastanza, me ne dissero dietro di tutti i colori. Una sulla destra e uno sulla sinistra, si divertirono a farmi venire il mal di testa.

«Mio il gruppo, mie le decisioni!» sbottai alla fine. «Ho io i loro tesserini, mi basta appoggiare i pollici su entrambi e sono eliminati. In più gli ho già parlato e mi hanno promesso che faranno i buoni. Vero?»

Cercai conferma, muovendo il capo come un'ossessa sperando mi emulassero. Con loro non bisognava mai abbassare la guardia, anche ora che sapevo come tenerli al guinzaglio. Già che avevo deciso di portare avanti quel gioco di ruolo e vincere anche quella prova, tanto valeva tenerli. Anche perché mi serviva un gruppo per togliere qualunque possibilità di lamentarsi alla Rappresentante o Abeltiji nell'ultimo colloquio. I concorrenti non piovevano ancora dal cielo.

Esral annuì impercettibile, mentre Shawn si prendeva gioco di tutti a parole. Non mi rendevano mai le cose facili. A vederli così non gli avrei dato fiducia neppure per curare una pianta ibrida. E quelle erano autosufficienti...

«Visto? Tutto risolto. Ora andiamo.» Spinsi entrambi in testa alla fila, meno li guardavano meglio era.

«Almeno tienili legati» suggerì William. «Non hai idea di quanto ci ho messo a prenderli!» bisbigliò tra i denti, ancora indispettito.

«Non sono prigionieri» gli ricordai.

«Dovrebbero invece» insistette lui. Avremmo continuato così tutto il giorno, perciò lo lasciai da solo a lamentarsi e corsi a occuparmi dei miei problemi.

Si erano riappropriati dei loro zaini e con delle espressioni funerarie si unirono al gruppo. Mi accodai a loro, non per controllarli ma per capire come stessero. Avevo passato abbastanza tempo con entrambi da sapere quanto il peso degli ultimi avvenimenti gravasse su di loro, li avevo feriti nell'orgoglio e questo gli doleva molto più dei pugni scagliati da William in mio nome. Era esattamente ciò che volevo provassero, però in quelle espressioni vacanti non trovavo il gusto della gioia che avevo assaporato in preda all'ira.

Non mi ero pentita della scelta di farmi valere, lo ero un po' del modo in cui avevo deciso di affrontare la situazione. Avevo usato metodi adatti all'Elezione, e non so cosa mi facesse sentire più in colpa tra i loro musi lunghi e l'immagine delle espressioni vittoriose che la Rappresentante e l'Osservatore Abeltiji avrebbero assunto al prossimo colloquio.

Election [I libro, Rose Evolution Saga]Where stories live. Discover now