Rommates-6

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Roommates

Prima di uscire dalla doccia, Camila si avvolse in un morbido asciugamano: non faceva più caldo, tutto era cambiato. Dopo aver chiuso la porta dietro di lei, studiò con attenzione il casino che era stato lasciato in camera durante le attività notturne. Vestiti sparsi ovunque, le lenzuola arruffate verso la fine del letto insieme alla coperta.

Si diede da fare, mettendo a lavare ogni cosa e indossando vestiti comodi, ma quando trovò il vibratore di Lauren sotto il cumulo di lenzuola, sbuffò irritata poichè avrebbe dovuto lavare pure quello.

L'unica cosa che voleva fare era buttarsi nel letto e nascondersi, finalmente permettendo a se stessa di piangere. Le lacrime si erano fermate all'inizio della litigata, ma poteva benissimo sentirle pronte a scendere, un singhiozzo le usciva ogni volta che le tonavano in mente le ultime ventiquattro ore. Come un fine settimana così perfetto era riuscito a trasformarsi nelle sue peggiori giornate? Per la prima volta aveva sentito che lei e l'amica si stavano connettendo in maniera intensa, mai com'era successo prima, non solo fisicamente, ma anche emotivamente. Ora si chiedeva se Lauren le desse con sincerità tutte quelle carezze e i baci.

Stava caricando la lavatrice con le lenzuola, ancora persa nei suoi profondi pensieri, quando Dinah finalmente la colse di soppiatto e la obbligò a sedersi sul divano, con tutti gli outfit pronti per essere mostrati: Camila offrì commenti positivi, ma sembravano forzati e la polinesiana lo sapeva; d'altro canto la cubana voleva davvero sembrare più entusiasta, ma era più forte di lei. Nella sua mente c'erano ancora Lauren e la doccia: le dita della più grande dent-

"Mila, mi stai almeno ascoltando?"

Camila alzò la testa di colpo "Si, si, certo. Concordo, le tue cosce stanno bene" Finse un piccolo sorriso, ma Dinah le rispose con uno sguardo incredulo, mani pronte sui fianchi.

"Hai intenzione di dirmi cosa c'è che non va?"

"Non è nulla, non mi sento solo bene tutto qui" Mentì, strofinandosi gli occhi con i palmi delle mani con l'intento di scacciarsi i corpi nudi di se stessa e Lauren dalla mente. Sperava che il suo strano comportamento potesse essere scambiato come un semplice mal di testa.

"Sai che non ti credo Chanch, ma ti salvo dall'ultima busta di vestiti per la tua insanità"

Camila sorrise, volendo però poter dire alla migliore amica cosa le passava davvero per la testa.

"Va bene ragazza, ho già torturato Lauren prima, quindi non sentirti in colpa" Dinah continuò sedendosi di fianco alla cubana, la quale si smosse appena sentito il nome della compagna di band "Perchè non vai a sdraiarti mentre io finisco qui per te? Ti preparo anche un gelato con la banana"

Camila, con un sorriso stampato sulla faccia si avvicinò all'amica e le diede un forte abbraccio. "Grazie China" Disse con tono basso contro il busto della polinesiana "Sei la migliore" Era così grata di avere qualcuno come Dinah al suo fianco; ti supportava, senza essere invasiva e sapeva esattamente come farti stare meglio.

La maggiore la ringraziò ancora e poi si sdraiò sul materasso, finchè l'altra non ritornò con ciò che aveva promesso e l'aiutò a sistemare le lenzuola. Dinah le aveva fatto dimenticare il dolore che aveva provato quella mattina, con un libro ed un fantastico gelato, ma quando il sole iniziò a calare, i suoi pensieri ritornarono e la rabbia si impossessò di nuovo del suo corpo.

Era così infuriata: infuriata con Lauren per averle mentito e per averla tenuta un segreto, quando le aveva dato così tanto! Infuriata a se stessa per aver lasciato coinvolgere il suo cuore, quando sapeva che l'unico risultato sarebbe stato dolore. Voleva credere che Lauren provasse lo stesso, ma non capiva comunque perchè la maggiore si vergognasse di lei se in realtà le importava.

Bunkmates & Roommates (Traduzione Italiana)Where stories live. Discover now