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Megan pov

Una piccola parte di me stava quasi pensando, mentre aprivo gli occhi, che la scorsa notte era stato un terribile sogno. Non ci credo ancora, mi sono travestita da poliziotto e sono entrata a casa di Raven l'altra notte. È stata la prima cosa eroica che io abbia mai fatto.

Non avevo mai avuto nessuna avventura o conflitto nella mia vita prima. Mi lamentavo raramente al ristorante e negli ultimi giorni, ho assalito due donne. Wow. Cosa mi è successo?

Stash.


Sembra così caldo e tranquillo e non riesco a non sorridere mentre gli studio il viso...come puoi fare del male a qualcosa di così bello? Ed ecco ancora quelle labbra.

Devo baciarle.

Mi abbassai un pochino, non avevo mai toccato la sua bocca così delicatamente, amando la sensazione delle sue labbra soffici.

"Mmh.."La sua voce era colorata di piacere.

I suoi occhi rimasero chiusi ma le sue labbra continuarono a baciare l'aria, volendone ancora.

Sorrisi, dandogli solo una carezza delicata con le mie labbra.

Le sue labbra si incresparono in un sorriso, i suoi occhi rimasero chiusi.

"Sono ancora arrabbiata con te." dissi con voce ferma.

E i suoi occhi si aprirono, sembrava si vergognasse.

"Beh, mi dovrai perdonare." disse molto chiaramente.

"Devo?"

"Posso farmi perdonare, Megan." Il suo sorriso divenne cattivo mentre iniziò ad alzarsi.

"No, no." Sorrisi, portandolo a sdraiarsi di nuovo nel letto, "Oggi, tu ti riposerai e farai il bravo tutto il giorno. È parte del mio  'mi importa di te ' piano."

"Ma, Megan... Non vuoi uscire e giocare con me? Possiamo andare in un'altra libreria...o in un supermercato..."

Le sue dita stavano cercando di spostarsi sotto la maglietta del mio pigiama ma le spinsi via.

"Stash, no." Sorrisi mentre mi alzai dal letto, "Ti preparerò la colazione, tu farai il bravo e rimarrai a letto oggi."

Grugnì e mise il muso non appena mi spostai in cucina e iniziai a preparargli la colazione. Spostai la televisione in camera e lasciai che Stash la guardasse  mentre preparavo. Una volta ogni tanto, lo sentivo ridere e rimanevo ancora una volta stupita dal modo in cui superava le cose.

La terapia può aspettare fino a domani. Ha bisogno di una pausa, una bella giornata di relax.

Ho sette giorni per trovargli una via d'uscita. Non lo farò tornare indietro.

Non appena ci sedemmo sul letto insieme, per mangiare e guardare la TV, il cellulare di Stash suonò.

Lo prese velocemente e diede un'occhiata, guardandomi e dicendo, "Non dire una parola."

Rispose e disse, "Sì, Carmen."

Dopo una pausa disse, "Sì, lo so."

La sua bocca divenne una linea dura e ascoltò, poi disse, "Mi dispiace."

Incredibile. Si sta scusando con lei?! Dopo che l'ha lasciato fuori con quella troia l'altra sera?! Ho un vero lavoro da fare questa settimana con lui durante la terapia.

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