002: Love is a lie,lie.

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[ɴᴏᴡ ᴏʀ ɴᴇᴠᴇʀ ʙʏ ʜᴀʟsᴇʏ]

Mi incammino per andare in giardino cercando di mantenere l'equilibrio e non far cadere il vassoio che ho in mano

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Mi incammino per andare in giardino cercando di mantenere l'equilibrio e non far cadere il vassoio che ho in mano. Ho sempre amato il giardino del Canopo Cafe', ricordo di aver portato qui il mio curriculum proprio a causa di questo giardino. Non è niente di eccezionale ma questo quadrato di terra umida e fiori è sempre stato il mio angolo di paradiso, il mio Eden se così può definirsi tale. Gli alberi di limone, le margherite e persino i cespugli mi hanno sempre aiutata a estraniarmi da ogni cosa che mi opprimeva. Vi è solamente un tavolo rotondo posizionato al centro, a volte, dopo aver finito il mio turno sono rimasta seduta lì per ore ad ascoltare il suono della natura che superava di gran volta il trambusto delle macchine in corsa. E nei giorni di solitudine mi ha anche tenuto compagnia.

La voce di Jungkook mi distrae così tanto che devo concentrarmi a non rovesciare sul pavimento le tre bevande bollenti. Non è la sua voce suadente a farmi sentire in questo modo, la causa della mia testa tra le nuvole è questa angosciante ma delicata melodia. È come se la conoscessi già oppure è soltanto frutto della mia immaginazione e delle poche ore di sonno che ho in corpo. Cosa del tutto probabile.

«Ecco i due latte macchiato e un caramel macchiato, desiderate altro?» resto con la testa china e sistemo le tazze in ceramica sul tavolo «Abbiamo una torta alle noci, ve ne porto un pezzo?» quando i miei occhi vanno a finire sul ragazzo castano seduto al centro, ringrazio di aver già posato le bevande sul tavolo.

«Eunji! Ci hai messo tanto!» Jungkook mi sorride e porta il bordo della sua tazza sulle labbra «Vedo che certe abitudini proprio non cambiano»

Non sento più la forza vibrare nel mio corpo stanco, anche perché quello che ho davanti non mi sembra nemmeno reale. I suoi capelli castani sono diventati più lunghi e luminosi, il berretto che ha indossato è di un delizioso color caramello che risalta alla perfezione il suo incarnato dorato. Sarà pure diverso, sarà anche diventato più alto e bello ma il suo sorriso è sempre lo stesso: è rimasto gentile e amabile, proprio come me lo ricordavo.

È il sorriso del mio primo amore e starmene qui in palata a guardarlo sta diventando imbarazzante.

«Eunji!» il ragazzo accanto a lui sporge la testa verso di me «Ti ricordi di me? Sono Park Jimin! Da bambino venivo spesso al negozio di tua madre»

Park Jimin adesso dovrebbe avere la mia stessa età. Mi ricordo di lui, veniva al negozio di mia madre ogni martedì, comprava due pacchi di caramelle alla liquirizia e dopo aver pagato usciva via saltellando.

«Sì, mi ricordo» riesco a dire mantenendo un tono di voce vergognosamente basso «Desiderate altro?»

Jungkook e Jimin sembrano essere sorpresi dalla mia freddezza. Mi accorgo solo adesso che insieme a loro c'è un altro ragazzo: al contrario di Jungkook, la sua carnagione è cerea ed è in contrasto con il celeste acceso dei suoi capelli. La sua presenza in questo tavolo è del tutto irrilevante poiché beve il suo caramel macchiato senza alzare nemmeno un attimo lo sguardo dallo schermo del suo cellulare.

La mia attenzione finisce di nuovo su Jungkook. Questa volta i miei occhi increduli osservano la sua t-shirt nera, gli sagoma perfettamente le spalle e lascia intravedere di poco le sue clavicole sporgenti.

Cerco di schiudere la bocca «Io,» ci provo,mi sforzo a dire qualcosa ma la voce non riesce ad fuoriuscire. Sono paralizzata, come se avessi visto un fantasma, e forse è davvero così.

Ho di fronte lo spettro di tutti gli anni in cui ho sofferto in silenzio. Delle sere in cui avevo bisogno di aiuto ma nessuna mano era lì pronta ad afferrarmi. «Torno dentro, se avete bisogno di qualcosa, non esitate a chiamare» parlo velocemente, mi volto e poi scappo via.

Quando rientro nel locale, poggio la schiena contro il muro e mi lascio cadere a terra. Cerco di fare dei respiri profondi e porto il vassoio al petto, bum bum bum, il mio cuore sbatte forte contro la mia gabbia toracica come se fosse un canarino impazzito e affamato.

«Eunji va tutto bene?» Bora viene in mio soccorso «Hai un colorito cadaverico! Sono davvero degli idol quelli che ci sono lì fuori? Ti hanno detto qualcosa di sgradevole?»

Forse sto piangendo, o forse no, non ho ancora chiaro ciò che stia succedendo ma su una cosa sono certa: mi sento impaurita «Bora è Jungkook» dico con la voce spezzata «È qui, Jungkook è a Busan».

«Cosa?!» esclama Bora «Jungkook? Quel Jungkook?» mi rendo conto che il suo tono di voce è troppo alto ed è sconvolta quasi quanto lo sono io.

«Bora non urlare,potrebbero sentirti!» so bene che rimproverarla è inutile, Bora non è in grado di contenere l'emozione «È qui, insieme a lui c'è Park Jimin e un ragazzo coi capelli celesti»

«Min Yoongi» mi blocca Bora «Suga, il rapper del gruppo, il mio bias per essere più precisi»

«Credi che in questo momento possa davvero interessarmi sapere chi è il tuo bias?» La rimprovero cercando di mantenere quel poco di calma che mi è rimasta in corpo «Che poi ti piace davvero quel mix di pallore e arroganza?aish Bora, hai dei pessimi gusti!»

Bora mi fulmina con lo sguardo quando vede i tre ragazzi rientrare dal giardino. Park Jimin mi saluta agitando una mano mentre capelli celesti cammina per la sua strada con le mani nelle tasche e senza nemmeno voltarsi. Noto che oltre a essere arrogante è anche un gran maleducato.

Jungkook. Eccolo, nel suo un metro e settanta di altezza che prima di uscire si ferma davanti a me e inizia a osservarmi dalla testa ai piedi. Lo fa come se stesse cercando di memorizzare ogni centimetro del mio imbarazzo. E io davanti al suo sguardo diligente non posso far altro che abbassare lo sguardo verso il pavimento lucido.

«Ci rivedremo presto, gattina masochista».

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a/n
spero di riuscire ad aggiornare una volta al giorno, ricordatevi che ho altre storie e quindi a volte sarò impegnata a scrivere quelle. Aggiungerò le nuove canzoni nella mia playlist spotify "Caramel Macchiato", detto questo, a presto 💟

CARAMEL MACCHIATO Donde viven las historias. Descúbrelo ahora