Capitolo settantatré.

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Limonata.

Louis' pov.

"Mentre scegli cosa mettere io vado ad aggiustarmi i capelli." dico incamminandomi verso il bagno.

"Vada Louisa!" mi prende in giro dalla camera facendomi ridere leggermente.

"Non scegliere vestiti troppo corti!" urlo dal bagno senza ottenere risposta.

Prendo una spazzola iniziando a pettinarmi fin quando il telefono che squilla mi distrae.

Lo sfilo dalla tasca posteriore dei jeans, é un numero sconosciuto.

Rispondo dopo un attimo d'esitazione.

"Louis." sento una voce dall'altro lato del telefono e mi immobilizzo.

Faccio per riattaccare immediatamente ma lui mi ferma.

"Non osare riattaccare o non finirà bene." dice con tono minaccioso.

"Chi ti ha dato il mio numero?" mantengo un tono freddo.

"Non ha importanza, come stai figliolo?" mi chiede fingendo un tono dolce.

"Come se ti fosse mai interessato." parlo a denti stretti.

"Va bene, passo dritto al punto: ora che so dove sei, preferisci tornare da solo o devo venire a prenderti io?" dice con nonchalance.

"Tu sei pazzo, io non mi muovo di qui." cerco di non urlare.

"Louis, te lo sto chiedendo con le buone, non voglio passare alle maniere forti."

"Non mi muovo da qui lo stesso."

"É per la ragazza? Lo sospettavo. Sei così stupido, ti lascerà anche lei." ride dall' altra parte del telefono.

"Non lo farà, e ora lasciami in pace." sto per chiudere la chiamata quando mi ferma di nuovo.

"Ti do dieci giorni per decidere, altrimenti sarò costretto a sbarazzarmi della tua fidanzatina se è lei la causa." e detto questo attacca.

Il cellulare scivola dalle mie mani tremanti cadendo per terra.

Cazzo, lo sapevo.
Sapevo che mi avrebbe rovinato la vita di nuovo.
Chi cazzo é stato a dargli il mio numero?

Mi passo le mani fra capelli tirandoli per la frustrazione mentre sento gli occhi farsi lucidi.

Non può farle del male, non deve nemmeno sfiorarla.

Perché mi sono cacciato in questo guaio? Dovevo lasciarla perdere dalla prima volta che l'ho vista, ma ovviamente Louis è un coglione.

Aveva ragione Jason, avrei dovuto... no, no e no.
Basta.
Vaffanculo a tutti.

"Lou, cos' è successo?" dice Cristal entrando preoccupata in bagno.

Non proprio a tutti.

"Mi... mi è scivolato il cellulare." caccio indietro le lacrime mentre cerco di far star ferme le gambe che tremano.

Si abbassa raccogliendolo e guardandolo.

"Non si è rotto per fortuna." sorride porgendomelo per poi guardarmi.

"Sicuro che non è successo nulla?" mi scruta e io annuisco deciso.

"Sicurissimo, adesso andiamo." cerco di sorridere e penso di esserci riuscito visto che lei mi guarda sorridendo a suo volta.

"Se vuoi che esca con solo una maglia addosso, andiamo pure." ride guardandomi e aggrotto la fronte.

Abbasso lo sguardo e vedo che indossa una maglia lunga nemmeno fino a metà coscia.

Let me love you goodbye, princess. Where stories live. Discover now