Capitolo 4

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Flashback~quarto anno~prima parte
Pov Harry
Tutto questo doveva essere una pazzia. Mi ricordo ancora di quel primo bacio, quel lieve sfiorarsi di labbra che divenne tutto tranne che casto e che provocò tutto questo. Alla fine rimasi sbigottito, pensavo di aver esagerato. Restai imbambolato tutta la mattina mentre i pensieri vagavano.. Non credevo l'avrei rivisto presto. Mancavano tre giorni alla fine della scuola e mi ero rassegnato a mettere per sempre a tacere il pensiero, sempre più corrosivo per la mia anima, riguardo al serpeverde.
Invece ricomparve, l'ultimo giorno, prima di salire sul treno; mi tirò lontano dagli altri, Ron ed Hermione erano già saliti, ma io non feci in tempo. Ci nascose dietro uno degli archi della stazione.
Da allora stiamo insieme, tipo .
Tipo, appunto, perchè non so quanto una relazione vissuta in segreto possa considerarsi tele. Segreti, segreti e segreti, che si accumulavano e soffocavano fin quando non tornavo a casa, tra le sue braccia.
Quell'anno ero pieno di speranze. Salii sul treno come se significasse riabbracciarlo subito.
E invece no, passai il viaggio uscendo di continuo dallo scompartimento , andando in bagno o seguendo il carrello dei dolci : cercandolo. Ma nulla, lo rividi solo arrivati ad Hogwarts, appena sceso dal treno.
Ero frustrato e deluso, ma mi bastò rivederlo.
Cavolo era più bello di come lo ricordavo. Più alto, i capelli di un biondo che sembrava catturare tutta la luce che il celo li non lasciava filtrare e quel sorriso furbo quanto leggermente crudele.
Era affiancato dai suoi serpeverde, gli rivolsi un sorriso fiducioso sperando stupidamente che ricambiasse.
Come a voler sottolineare la stupidità dei miei pensieri, l'unica cosa che ricevetti fu uno sguardo, quasi a schernirmi, per poi distogliere nuovamente quei suoi occhi argentei. Non degnandomi più di alcuna attenzione.
Assurdo, abbiamo passato l'intera estate a parlare di nascosto tramite gufi e ora, dopo che lui stesso mi aveva rivelato di volermi rivedere, mi ignora completamente.
Assurdo, come riuscì ad uccidere tutto quell'entusiasmo ed emozioni che provavo, rendendomi triste e infastidito.
Assurdo, come mi battesse il cuore per averlo semplicemente visto li davanti a me, in carne ed ossa.
Seguii svogliatamente i miei amici dentro Hogwarts e quasi trascinando i piedi salii al dormitorio con Ron mentre tutti chiacchieravano allegri intorno a me.
-Harry a te come sono andate le vacanze?-
Dean Thomas mi riportò alla realtà con malavoglia, ormai affezionato ai miei discorsi interiori.
-come sempre..- risposi svogliatamente
-ahh.. Io sono andato a trovare dei parenti babbani in Irlanda sapete?-
-incredibile, è bello li?-
Altre persone si unirono alla conversazione ma mi co volle poco a riscollegarmi dalla realtà.
Dissi a Ron che lo anticipavo in sala grande e salutai tutti, avevo bisogno di riposare per riprendere a socializzare, liberandomi dei pensieri che mi intrappolavano.
Ma ovviamente quando parli delle corna spunta il diavolo , con tutte le sue amate entrate in scena...
Non riuscii ad allontanarmi abbastanza dalla Signora Grassa che il platino in questione mi trasse in una stanza vuota dove passare inosservati.
Non feci in tempo a lamentarmi, questa volta, che mi prese il volto fra le mani e mi baciò.
Fu un bacio casto , uno scontro di labbra, ma mi bastò a far tornare nello stomaco tutto il nervosismo salitomi prima.
-Mi sei mancato. Scusa prima non avevo modo di salutarti, com'è stato il rientro?-
Quel fottutissimo sorriso felice e quegli occhi sgranati e brillanti.
Non si può avercela con qualcuno che ti guarda così.
-mi sono trascinato con gli altri, volevo stare di nuovo con te, almeno rivederti come in stazione-
Ed ora ridevo anch'io, non potevo negare la ritrovata felicità di riaverlo avanti a me.
Mi ribaciò, poi lo baciai io, approfondimmo quei baci tanto da dovermi reggere alla parete dietro di me.
Entrambi avevamo la necessità di riunire le nostre labbra, ancora ed ancora.
Quando ci stancammo restammo almeno un ora seduti in quell'aula vuota a parlare di tutto e di niente, seduti abbracciati, io tenevo la mia schiena contro il suo petto e le gambe allungate su un altra sedia.
Credo quello sia uno dei migliori ricordi ad oggi. Uno dei più felici della mia vita.
Ridevamo e scherzavamo come una coppia normale, per un po ci dimenticammo del tempo , del posto e della situazione in cui ci trovavamo. Per lo meno io lo feci.
Passammo il tempo ad Hogwarts così, tra una scusa e l'altra per passare del tempo insieme. Nessuno sospettava nulla e questo non poteva che essere a nostro favore.
Eravamo felici. Sembravamo congelati in una piccola bolla dove il mondo esterno non poteva raggiungerci.
Poi arrivò il torneo tre maghi e infine mi selezionarono anche se non provai mai a lasciare il mio nome.
Draco era cupo, non capivo se era preoccupato o altro.
-non puoi partecipare!- me lo disse una volta ma non intendevo tirarmi indietro e la discussione si chiuse li.
-Harry sta attento- mi diceva ogni volta che ci separavamo dopo i nostri incontri segreti.
Mi lasciava un bacio sulla fronte e mi guardava con occhi sofferenti. Aveva davvero paura per me ma riuscii a sapere i suoi veri timori solo prima dell'ultima grande prova, quella del labirinto.
-Harry, non devi partecipare è troppo pericoloso- Draco era estremamente serio nel pronunciarmi queste parole.
Lo sguardo fisso su di me, accigliato e con gli occhi lucidi di una persona che ce la sta mettendo tutta per convincere. Mi avvicino, impotente davanti al suo sguardo e accarezzandogli un lato del suo viso , faccio aderire con dolcezza le nostre labbra.
-parlami..dimmi cosa nascondi dietro il tuo sguardo preoccupato- resto con una mano sul suo mento alzando lo sguardo e fissandolo al suo.
-Voldemort, li ho sentiti, lui tornerà a breve e ti vogliono. Harry li sarai solo e potrebbero ucciderti.- i nostri visi ancora così vicini, passa una mano sulla mia nuca e poggia la sua fronte sulla mia.
-se sarà li lo affronterò, il torneo è controllato. Tornerò te lo giuro-
-no Harry, non capisci, è troppo pericoloso. Resta, resta con me , ti scongiuro farò qualunque cosa.-
Il suo sguardo era arrivato a supplicare. Mi allontano, smetto di sentire il suo respiro sulla mia pelle e la sua mano. Mi faccio un paio di passi indietro che però davano l'impressione di avere un muro davanti.
Li sento chiamare per dare inizio alla gara.
-devo andare- sgrana gli occhi incredulo.
-Harry ti sto pregando, io , un sanguepuro serpeverde , come puoi non darmi retta-
Lo sguardo ora deluso continua anche a mostrarsi preoccupato.
Decido di rompere quel muro avvicinandomi e baciandolo velocemente, senza alcuna reazione, rimase immobile.
-tornerò- acciglio lo sguardo allontanandomi definitivamente, l'ultima cosa che vidi era Draco che guardava a terra fermo e dritto, mi volto e raggiungo gli altri.
Non mi girai di nuovo non sapevo se nel frattempo avesse rialzato il suo sguardo ma non potevo permettermi di controllare.
Se i nostri sguardi, ancora una volta, si fossero incrociati sarei rimasto li, incapace di ribellarmi alla determinazione nei suoi occhi.
Ma non accadde, non mi fermò e io partecipai.

Il tempo uccide -DRARRY Fanfic-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora