My Escape || Kendall Schmidt - Logan Henderson (#Wattys2016)

1.

Pov Logan

Sono un po agitato per l'arrivo del mio nuovo coinquilino. Abbiamo la stessa età, solo che lui viene dal giro della droga, io invece mi sono sempre limitato a bere qualche bicchiere alle feste. Potrebbe giudicarmi male per questo, oppure odiarmi perché i miei genitori sono i suoi psicologi.
Da un'altra parte però, non mi importa molto di cosa penserà, io ho già i miei amici e se lui non vuole aggiungersi al gruppo è libero di fare come vuole. Forse nemmeno i miei amici sarebbero felici di accoglierlo, sono brave persone, ma a volte non accettano facilmente gli altri.

Sto pensando queste cose mentre sono in macchina con mia madre, andando alla stazione dove ci aspetta il ragazzo. Ha voluto lei che la accompagnassi perché mio padre è ancora al lavoro e lei non si fidava ad andare da sola.
Una volta arrivati, mia mamma va subito verso un ragazzo alto e magro, con i capelli biondi e gli occhi verdi, che appena la vede sembra riconoscerla subito.
《Piacere, Kendall》dice senza nessuna espressione sul viso,appena lo raggiungiamo, stringendo la mano a mia madre.
Lei, al contrario, si presenta con il sorriso tirato sulle labbra e un'aria molto professionale:《Piacere, sono la signora Henderson. Lui è mio figlio Logan》.

Pov Kendall

Osservo il ragazzo che mi sta davanti. È poco più basso di me, magro, con i capelli castani e gli occhi di un marrone intenso. Non assomiglia alla madre, e spero che non abbia ereditato da lei il comportamento. Già a prima vista mi è sembrata una di quelle con la mania del controllo.

Senza una parola ci avviamo verso la sua auto, io mi siedo sui sedili posteriori e non dico una parola, perché anche se volessi parlare non avrei la minima idea di cosa dire, ma anche madre e figlio stanno zitti.
Non c'è tensione nell'aria, o preoccupazione, forse un po di imbarazzo da parte di Logan, che appena mi ha visto ha leggermente ingrandito gli occhi, come se fosse rimasto sorpreso.
Dopo 15 minuti, arriviamo davanti a una lussuosa villa a tre piani con grandi finestre su tutti i lati che le danno un'aria luminosa; casa loro, penso. Quando entriamo nel giardino, circondato da una siepe, con piccole aiuole di fiori colorati sparse qua e là, mi dico che questa è davvero casa loro e ne rimango molto sorpreso, quasi incredulo.
Poi capisco che, almeno per questo aspetto, vivere qui sarà molto meglio che stare in quel buco del riformatorio o in quella stanza condivisa con altre 6 persone alla comunità, e per un attimo mi sembra che quelle grandi finestre rappresentano la luce che mi porterà fuori da questo tunnel.

Angolo autrice
Prima ff che scrivo in assoluto. Spero che vi piaccia e che non vi venga voglia di uccidermi...
Ringrazio chi ha già messo le prime stelline al prologo e il primo commento che ho ricevuto che mi ha fatto sclerare di brutto (per la gioia).
Un bacio❤
Anna_darkheart