Epilogo

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5 anni dopo

Pov Logan

Allungo una mano per raggiungere la sveglia, che non accenna a smettere di suonare. Appena l'ho spenta, apro gli occhi e mi alzo dal letto. Per prima cosa, come tutte le mattine, apro la finestra per far entrare aria e luce.
Faccio per voltarmi verso il letto, per godermi la vista di Kendall che dorme beato, è così bello quando lo fa, ma noto subito che non è sotto le lenzuola.
Non me ne preoccupo, anche se è strano che si sia svegliato prima di me, di solito non si alza neanche con la sveglia.
Comunque, siccome devo andare al lavoro, decido di non perdere tempo e vado giù a fare colazione, magari lo troverò in cucina.
Mi aspetto di trovarlo lì a preparare la colazione per entrambi, cosa che ogni tanto si diverte a fare per sorprendermi, ma non c'è.

Decido che la mia giornata deve cominciare lo stesso, magari è soltanto andato da qualche parte e si è dimenticato di scriverlo su un bigliettino, data la sua memoria corta.
Mi preparo la colazione, un paio di toast con del burro e del the, poi vado in bagno a fare una veloce doccia e infine in camera da letto a vestirmi. È strano ripetere le stesse azioni di tutte le mattine in silenzio, senza la voce e i passi di Kendall ad accompagnarmi. Tra di noi, solo lui riesce a comunicare con parole sensate di prima mattina.

Dopo essermi vestito, come è mia abitudine, quasi un'ossessione, sistemo il letto. Non mi piace vedere le lenzuola messe male, anche se oggi dal lato di Kendall sono stranamente più ordinate del solito.
Questa mattina mi sembra troppo strana, mi rendo conto ora che ripetere sempre le stesse azioni con Kendall le rende meno noiose, come se non negli eventi straordinari ma nella normalità si rafforzasse il nostro legame.
Penso a queste cose mentre sono seduto sul letto, dalla parte di Kendall, che non ho ancora sistemato. Mi risveglio dai miei pensieri e mi alzo, ma infilo una mano sotto il cuscino di Kendall e vi trovo un bigliettino.
"Ecco dove l'ha lasciato" penso, aspettandomi di trovare scritto nel biglietto il posto dove è andato così presto. Con gioia, comincio a leggere.

"Caro Logan" fisso queste prime due parole, strano che un biglietto cominci così, ma forse è una lettera per me e non se la sentiva di darmela di persona, perciò se ne è andato. Comunque vada, queste due parole mi fanno salire la curiosità.
"sai che non sono bravo con le parole, dopo tutti questi anni ancora non ho imparato, ma penso non ci sia un modo per riparare il danno che ti farò con questa lettera." qui comincio a preoccuparmi.
"Ti devo ringraziare. Per essermi stato accanto in tutti questi anni, per aver reso la mia vita migliore da quando ti ho incontrato. Mai avrei pensato che qualcuno avrebbe potuto salvarmi la vita in quel modo, ma tu l'hai fatto. Non ti sei mai arreso con me, anche se me lo sarei meritato tanto volte" i miei occhi diventano umidi, sento che le lacrime stanno per scendere, e una volta iniziato non si fermeranno.
"Ricordi la promessa che ci siamo fatti di rimanere insieme per sempre? Ci avevo davvero creduto, ero felicissimo. Ma sai anche tu quante cose cambiano, e quanto in fretta possono cambiare e stravolgerti. Non cercherò di addolcirti l'impatto. Ho infranto quella promessa".

Mi chiedo se voglio davvero continuare a leggere. Farlo significherebbe distruggermi completamente, mentre se non lo faccio potrei addirittura fingere che non sia vero.
Decido di andare avanti.

"Sono un vigliacco, ho preferito lasciarti questa lettera e andarmene nel mezzo della notte piuttosto che confessarti tutto faccia a faccia. Pensa di me quello che vuoi, io stesso mi ritengo da alcuni mesi a questa parte un essere spregevole".
Da alcuni mesi?
Indovino subito quello che dirà dopo: mi ha tradito.
"Vedi, tre mesi fa ho incontrato una ragazza"
Una ragazza? No, non è possibile. Non è assolutamente possibile. Kendall è gay, lui...
"Non ti descrivo come l'ho conosciuta, ma all'inizio eravamo semplici amici".
Usciva più spesso, in effetti. Non gli ho mai chiesto dove andasse, ho imparato da lui a farmi gli affari miei e a fidarmi.
Ma la fiducia può essere tradita.
"Non voglio nemmeno parlarti di lei, ti farebbe stare male, anche perché io stesso non ho capito che qualità abbia in più di te. Ma forse sta tutto dentro di me, forse il mio periodo gay è finito, anche se non sono sicuro che queste cose vadano a periodi".

Improvvisamente nella mia mente tutto si collega. Già prima di incontrare questa ragazza forse non era più gay. Abbiamo continuato a stare insieme, ma da quanto tempo non facciamo sesso? Per quanti mesi ci siamo semplicemente messi a dormire su questo letto, per quanti mesi mi sono dovuto arrangiare perché mi mancava troppo?
Anche ieri sera ha trovato una scusa per non farlo.
Si è tolto la maglia per mettersi a letto, evitando di girarsi verso di me. Era come se non volesse fare gesti che mi attirassero. Mi sono tolto la maglia anche io, rimanendo in boxer, poi entrambi ci siamo stesi, guardando il soffitto.
Ricordo perfettamente quello che è successo dopo, è stato come un colpo al cuore. Mi sono avvicinato per baciarlo, sarà stata l'astinenza ma mi sentivo attirato da lui come mi era capitato poche volte. Lui ha ricambiato con un bacio all'angolo della bocca, leggerissimo, niente di più. Gli ho messo una mano sul petto e ho cominciato ad accarezzare i suoi muscoli. Lui ha preso la mia mano tra le sue per un po di tempo, poi con la sua solita delicatezza me la sposta e si gira dall'altra parte, dandomi le spalle.
La stessa scena che si ripete da mesi. Non dice una parola, e non ne riparliamo la mattina dopo. Crede di farmi meno male se non mi respinge con forza, ma non è così. E dentro mi monta una rabbia che non riesco a far uscire.

"Ormai l'hai capito credo, ci siamo messi insieme, e non ho avuto il coraggio di dirtelo fino ad adesso, perché tu sei ancora una parte importante di me."
No, non è vero. Una persona importante per te non la fai soffrire in questo modo. Comincio a tremare dal pianto, quasi non vedo più le lettere davanti a me, tremolanti a causa delle lacrime.
Prima di riprendere a leggere, devo asciugarmi gli occhi un paio di volte.
"Sei libero di non crederci, dirai che se tu fossi stato importante non ti avrei tradito, ma credimi, ho cercato di resistere in ogni modo, di togliermi dalla testa quella ragazza, di convincermi che ti amavo ancora. Ci ho provato con tutte le mie forze, poi non ce l'ho più fatta e mi sono arreso."
Come ho fatto a non notare niente di tutto questo? O almeno, non ricordo che avesse avuto questo periodo. O mi sta mentendo anche su questo, come mi ha mentito negli ultimi tempi?
"Vorrei dirti che mi dispiace, ma non basterà mai. Non esiste una frase per chiederti scusa per tutto quello che ho fatto, spero che tu possa dimenticarmi, è l'unico modo che abbiamo per stare meglio entrambi."
Sotto, c'è il colpo finale che mi piega in due.
"Addio Logan"

Sì, addio a Logan. Tra le lacrime e gli spasmi incontrollati, guardo verso la finestra, aperta. Sarebbe tanto semplice. Sedermi sul davanzale, spostarmi finché le gambe non hanno più sostegni, e infine togliere le mani e lasciarmi cadere nel vuoto.
Metterei fine alle mie sofferenze, e aumenterei quelle di Kendall. Forse si sentirebbe in colpa se io gli dicessi addio definitivamente.
Da quando sono diventato così?
Forse lui si sta sentendo davvero in colpa, e io lo voglio far soffrire ancora di più? Forse anche lui ha pianto, sta piangendo...

Prima di fare qualsiasi cosa, mi avvicino al mio comodino e apro il terzo cassetto. Dentro, vi trovo solo una scatolina di velluto rosso. La prendo sul palmo della mano. Al suo interno c'è un anello ancora più piccolo, d'argento. L'anello di fidanzamento.
Se solo glielo avessi dato prima... Ma sarebbe cambiato qualcosa?
Lo osservo a lungo, è lucido, brilla nella luce della stanza.
Non lo posso fare, non posso dire addio a tutto il mio mondo. Posso andarmene da questa città, posso cambiare lavoro e trovare nuovi amici, le possibilità sono infinite. Ma non posso rinunciare a tutto, alla vita. Non posso far stare male anche tante altre persone, non ne vale la pena.

Mi avvicino alla finestra, l'anello ancora in mano. Me lo rigiro tra le dita, quasi con superiorità, ammirandolo.
Lo prendo solo tra pollice e indice. Non posso sprecare la mia vita, ma questo sì.
Senza pensarci, carico il braccio all'indietro e lancio con tutta la mia forza. Lo vedo brillare per una frazione di secondo, colpito da un raggio di sole, poi lo perdo.
Ti dimenticherò Kendall.

My Escape || Kendall Schmidt - Logan Henderson (#Wattys2016)Where stories live. Discover now