Capitolo 2

27.4K 307 7
                                    

Ha un viso e un espressione cosi innocente Anastasia, le sue gance si fanno sempre piu rosse per la leggera timidezza che prova ora nei miei confronti; noto con piacere il suo modo di accavallare le gambe, è cosi intrigante, sexy, eppure cosi eccitante.
Il suo corpo è tutto ben proporzionato, ogni curva è al punto giusto; non è esagerata nelle misure, i seni cosi perfetti, starebbero in una coppa di champagne..le labbra di un rosso intenso e assai carnose, salterei addosso immediatamente a questa bellissima ed eccitante ragazza.

"Allora Anastasia, cosa mi racconti di te?", chiedo con immensa curiosità, voglio sapere il piu possibile su di lei, se questo vuol dire sapere anche della sua vita sessuale, ben venga.
"Beh sono una sottomessa, ma questo mi sembra chiaro; lo faccio perchè è una cosa che mi gratifica molto, essere a servizio di un uomo, obbedirgli, è qualcosa di veramente intenso per me..", risponde sfoggiando un bellissimo sorriso che mi piace molto.
"E come mai conosci Elena? Cioe siete amiche? In che rapporto siete? Vorrei tanto capirlo..", nelle parole che ha detto prima Anastasia, ho avuto la sensazione che non fosse del tutto sincera, quando parlava del fatto della gratificazione.
Su dai, trovatemi una ragazza che con quell'espressione vuole essere convincente.

"Elena ed io siamo amiche, e a lei devo un immenso grazie, ma scusami, non mi va di parlare di tutto cio".
Liquida in fretta l argomento lasciandomi nella curiosità piu assoluta; nonostante lei debba essere solo una sottomessa per me, esigo di sapere tutto di lei, ogni minima cosa della sua vita, ogni particolare, anche quello piu insignificante.

Ci dirigiamo verso casa mia, ora voglio conoscerla in privato, parlarle dell'accordo, del contratto e fare una chiaccherata con lei..

...ANASTASIA...
La casa di Christian, è una delle piu belle che abbia mai visto; quello che mi affascina di piu, è la grande vetrata che ti permette di vedere chiaramente lo Skyline Seattle; è un qualcosa di assolutamente affascinante.
Ho imparato ad amare Seattle, in ogni suo angolo e situazione, ho dovuto imparare ad amarla, dopo che sono andata via da Portland, lasciando li da sola mia madre.

Volete sapere di mia madre?
Beh lei non è una di quelle madri assai premurose, che si preoccupa che alla propria figlia non manchi una singola cosa..certo devo ringraziarla del fatto che è riuscita a tirarmi su da sola, senza l'aiuto di mio padre, ma quando sono andata via, non ha opposto resistenza, forse perchè sapeva che io ero costretta in cuor mio, ad andare via, dopo tutto quello che mi è successo..

I miei pensieri vengono interrotti da Christian che mi offre un calice..

"E' bollinger, spero che sia di tuo gradimento", dice porgendomi il calice, quest uomo è cosi bello, ed è assurdo che io possa essere la sua sottomessa, merita sicuramente qualcosa di piu del mio corpo, ma evidentemente a lui vado bene cosi..

"Vieni Anastasia, accomodiamoci sul divano, sarai anche piu comoda quando mi racconterai di te", oddio ma quindi devo parlargli veramente di me?
Del mio passato e di quello che mi è successo?
Per un momento è come se mi franasse la terra sotto i piedi, come se stessi ritornando indietro a qualche anno fa, e fa ancora cosi male, ma nonostante siano brutti ricordi, fanno parte della mia vita e devo imparare a conviverci..

Prendo fiato, pregando che Christian non scappi quando sentirà il mio racconto..

"Non sono di Seattle io, sono di Portland; sono arrivata qui circa quattro anni fa, non sapevo esattamente cosa avrei mai fatto una volta arrivata qui..sono stata in un certo senso costretta, non potevo piu stare a casa mia, non me la sentivo, ho lasciato mia madre li a Portland, ma riesco a vivere anche senza di lei. Avevo un fidanzato, poco piu grande di me, credevo che fosse l uomo della mia vita, evidentemente ero cieca quando lo pensavo, in seguito si è rivelato tutto l'opposto di cio che desideravo..un giorno ho scoperto di essere incinta di lui, io ero felice ma allo stesso tempo spaventata, non sapevo che fare; lui nel frattempo era entrato in un brutto giro(lui intanto mi scruta da capo a piedi, mi osserva con molta attenzione, anche il mio corpo ed il modo in cui mi pongo); una sera i suoi amici hanno cominciato a fare gli idioti con me e in seguito anche lui, perchè aveva scoperto del bambino..si insomma, alla fine quel bambino per colpa loro l'ho perso, e io sono dovuta in un certo senso scappare da Portland..ho avuto molta paura..la mia vita è stata sempre in salita..Poi Elena mi ha salvata finalmente..".

M interrompe per la prima volta durante il mio discorso..

"In che modo ti ha salvata?", chiede Christian sorseggiando il bicchiere di bollinger.
"Ci siamo incontrate in un locale, per caso; io ero ubriaca, non so minimamente cosa stessi farfugliando, quindi Elena mi ha proposto questo: diventare una sottomessa e lei in cambio mi avrebbe aiutata..".

Penso di essere stata esaustiva con Christian, raccontandogli della mia vita, ora cosa penserà di me?

Inaspettatamente mi abbraccia..Christian, il dominatore? Perchè lo ha fatto?

TI DARO' CIO CHE VUOIWhere stories live. Discover now