Capitolo 17.

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Chris:<< Lo so che ho sbagliato. Ti chiedo scusa. E ti chiedo scusa anche per quello che ha fatto Abby. Ho visto quando ti ha picchiata l'altro giorno e ho sentito che ha ammesso che ti ha picchiata. Scusa se non ti ho creduta. Mi sento una merda per non aver creduto l'unica persona importante per me. Ti prego perdonami perché senza di te non posso starci. Mi manchi un casino. Non ce la faccio senza di te.>>
Io:<< A me sembra che finora il problema non te lo eri mai posto.>>
Chris:<< Lascia stare.>>
Io:<< Ecco appunto. Come dico qualcosa che non ti sta bene ti chiudi in te ed io ho bisogno di qualcuno che abbia bisogno di me e che pensi: ha un carattere di merda, è acida, è scostante, paranoica fino allo stremo, ma ne vale la pena.>>
Chris:<< Cazzo io ho bisogno di te. Come devo dirtelo? Ogni sera tua madre mi avvisava quando ti addormentavi ed io entravo, mi sdraiavo accanto a te e ti stringevo forte tra le mie braccia per almeno un'ora. Sei così bella quando dormi... Il fatto è che... che... Solo insieme a te sto bene.>>
Non sapevo se credergli o no.
Io:<< Perché sei andato via se senza di me non stai bene?>>
Chris:<< Perché non sapevo di starci così male. Non immaginavo che perderti sarebbe stato così brutto. Perderti mi ha devastato. So che tu sei andata avanti con la vita e non ho ancora capito cosa sia successo tra te e Luke, ma voglio che tu faccia parte di nuovo della mia vita. Ti prego.>>
Io:<< Cos'è quel sangue che hai sulle mani?>>
Chris:<< L'ho fatto di nuovo. Nulla aveva più senso così volevo smettere di esistere per evitare di farti altro male, poi è arrivata Abby e l'ho fatta una merda. Poi ho pensato a quello che mi dicesti tu la prima volta che ti conobbi "Tagliarti non è una cosa che la rende fiera di te, so per certo che non vorrebbe che butti la tua vita così, c'è chi vorrebbe una vita ma non può averla e tu vorresti buttare la tua così? Sei proprio un'egoista..." Così ho lasciato tutto e sono corso da te. Perché ho capito che di te ho bisogno per stare bene.>>
Io:<< Posso vedere?>>
Si tolse la maglia. Aveva tagli enormi sulle sue braccia.
Lo abbracciai. Mi è mancato da morire.
Io:<< Vieni qui. Dobbiamo disinfettare i tagli.>>
Quelle braccia con quelle vene che io amavo tanto.
Presi del disinfettante ed iniziai a pulire i tagli.
Improvvisamente mi tolse la maglia. Pensai che volesse fare l'amore con me. Cosa che desideravo in quel momento. Non dissi nulla.
Chris:<< Dobbiamo disinfettare anche i tuoi tagli. E dovresti smettere di farti del male.>>
Io:<< Come lo sapevi?>>
Chris:<< L'ho capito dai tuoi occhi. E sono andato ad intuito, se non ci fossero stati tagli...>>
Io:<< Se non ci fossero stati i tagli?>>
Chris:<< Avrei fatto la figura del pervertito. Hahahaha.>>
Non era quello che voleva dire. Voleva dire che se non ci fossero stati tagli avrebbe fatto l'amore con me. Glielo si leggeva negli occhi. Oh, CAZZO.
Mi disinfetto tutti i tagli. Mi abbracciò forte e ci sdraiammo sul mio letto. Mi abbracciò ancora.
Io:<< Promettimi che non mi farai più del male, che non ci faremo mai più del male. Promettimi che non andrai mai più via. Promettimi che non mi lascerai mai più sola. Promettimi che comunque vada tu sarai sempre con me. Promettimi che mi sopporterai sempre, anche quando non mi sopporterai più. Promettimi che ti prenderai cura di me. Promettimi che sarai sempre sincero. Promettimi tutto questo.>>
Chris:<< Te lo prometto. Ti prometto tutto questo. E ti prometto anche che sarai sempre la mia piccola e più importante di te non ci sarà mai nessuno. Te lo prometto.>>
Ci addormentammo così. Abbracciati.
Il mio corpo contro il suo. La mia pelle contro la sua.
Il mattino seguente mi alzai di colpo.
Io:<< Cazzo. Dobbiamo vestirci. Se mamma ci vede così penserà che abbiamo fatto qualcosa. Muoviti metti la maglia.>>
Misi la maglia e poco dopo che ci eravamo vestiti entra mamma:<< Avete fatto pace?>>
Chris:<< Si. Finalmente possiamo tornare a fare i matti insieme.>>
Mamma:<< Oh mi fa davvero piacere. Aly io vado a lavorare. Ci vediamo più tardi.>>
Io:<< Va bene mamma. A più tardi.>>
Andò via.
Chris:<< Menomale che ti sei svegliata.>>
Io:<< Chrì io devo fare una cosa. Ci vediamo più tardi.>>
Chiamai Luke:<< Ehi, puoi uscire? Solito posto? Perfetto.>>
Andai da lui.
Luke:<< Cos'è successo?>>
Io:<< Chris... abbiamo parlato.>>
Luke:<< Avete fatto pace?>>
Io:<< Si. Mi farebbe piacere che lui ti conoscesse. Gli piaceresti e lui piacerebbe a te.>>
Luke:<< Mi farebbe davvero piacere. Ed è bello che ora siete di nuovo amici.>>
Io:<< Già. Amici...>>
Luke:<< Cosa c'è che non va?>>
Io:<< Nulla, ho bisogno di un po' più di tempo prima di poterti dire questa cosa...>>
Luke:<< Prenditi tutto il tempo che ti serve, io ci sarò sempre.>>
Io:<< Grazie. Andiamo. Ho casa libera, ti faccio conoscere Chris.>>
Chiamai Chris:<< Chrì tra cinque minuti a casa mia.>>
Andammo a casa mia. Mi sentivo agitata. Quasi sotto pressione. Chris era lì che mi aspettava. Entrammo. Nessuno sapeva cosa dire.
Io:<< Allora... cosa vorreste mangiare?>>
Chris:<< Perché vuoi cucinare tu? Meglio se ordino una pizza.>>
Luke:<< Perché cucina male?>>
Chris:<< Cucina male? Una volta mi preparò dei biscotti. Stavo per morire. Aveva messo il sale al posto dello zucchero ed erano bruciati. Sono stato male per quasi una settimana. Fidati, meglio se ordiniamo una pizza.>>
Luke:<< Hahaha bene allora vada per la pizza.>>
Io:<< Però non è giusto. Era la prima volta che preparavo dei biscotti.>>
Scoppiarono a ridere. Mi faceva piacere che avevano trovato un modo per parlare.
Chris:<< E quella volta che mettesti lo zucchero sulle patatine fritte? Non la conti?>>
Io:<< Era pura distrazione. Come se tu non sbagliassi mai...>>
Chris:<< Io so distinguere il sale dallo zucchero.>>
Alla fine ordinammo una pizza e restammo a parlare tutti e tre fino a quando non è tornata mamma.
Mamma:<< E questo ragazzo chi è?>>
Io:<< Ah mamma. Lui è Luke. Luke lei è mi madre, Wendy.>>
Luke:<< Piacere di conoscerla signora Wendy.>>
Mamma:<< Piacere mio, caro. Dammi pure del tu e non chiamarmi signora, mi fa sentire vecchia, chiamami Wendy o come vuoi tu.>>
Luke:<< Va bene.>>

Storia di due angeli.Where stories live. Discover now